A Cena di Note 2021 | Evento a favore della Città della Speranza.
Cena e Concerto dei RADIOFIERA
Spettacolo - Teatro - Cinema
quando | 31/07/2021 |
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orario | Dalle 20:00 alle 23:30 |
dove |
Nervesa della Battaglia Piazza La Piave 1. - Nervesa della Battaglia |
prezzo | Prenotazione obbligatoria |
info | 346 146 5743 |
organizzazione | Biblioteca comunale di Nervesa |
A CENA DI NOTE 2021: LA RICERCA PER LA VITA
Sabato
31 luglio 2021 – Piazza La Piave
Ore 20:00 – Nervesa della Battaglia (TV)
Cena e Concerto dei RADIOFIERA
Serata a favore della Fondazione
“Città della Speranza” Onlus per sostenere la ricerca
oncoematologica pediatrica
Autorizzazione: 004/21TV
Mercatino dell’Artigianato e dell’Oggettistica dalle ore 17:00
Evento organizzato da Phoenix APS in collaborazione con il Comune di Nervesa della Battaglia | Partner Montello Eventi
(In caso di maltempo l’evento sarà rinviato a domenica 1 agosto)
Info e prenotazioni: 346 146 5743
Menù a scelta: Pesce –
Carne - Vegetariano
(da scegliere al momento della prenotazione)
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MENÙ
1 PESCE - € 25,00
Antipasti: capasanta, crostoni al salmone e spada, tagliatelle
di seppia al pesto e mandorle su letto di rucola
Secondo piatto: coda di rospo con pancetta, patate al forno e
caponata
Dolce: Panna Cotta
Pane
½ Lt. Acqua naturale o frizzante
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MENÙ 2 CARNE - € 20,00
Antipasti: sigaro di speck ripieno, polenta e sopressa, cialda
di verdure e pancetta
Secondo piatto: stinco di maiale
con patate al forno e caponata
Dolce: Panna Cotta
Pane
½ Lt. Acqua naturale o frizzante
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MENÙ
3 VEGETARIANO - €
20,00
Antipasti: praline ai formaggi con erbe, cialda di verdure,
fiori di zucca ripieni
Secondo piatto: spiedino di frittata e zucchine, patate al
forno e caponata
Dolce: Panna Cotta
Pane
½ Lt. Acqua naturale o frizzante
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FONDAZIONE
CITTA’ DELLA SPERANZA
Il nome “Città della Speranza” si ispira ad una analoga fondazione americana: “City of Hope” della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative. In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro. E così fu: il reparto, concepito secondo criteri modernissimi, diede una svolta nella qualità della cura e dell’assistenza ai piccoli pazienti, consentendo anche ai medici e agli operatori di svolgere al meglio il loro compito.
Dopo aver realizzato la Clinica di Oncoematologia pediatrica di Padova, la Fondazione continuò il suo impegno e nel 1998 costruì il nuovo Day Hospital e i Laboratori di Ricerca, nel 2003 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Padova.
Nel 2004 venne inaugurato il Day Hospital Pediatrico e nel 2010 il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico di Vicenza.
L’8 giugno del 2012 infine viene inaugurata a Padova l’ultima grande opera: l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, che con i suoi 17.500 mq è il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d’Europa.
Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica, diretta dalla Prof.ssa Alessandra Biffi, è collegata ai più importanti centri italiani e mondiali e, grazie ai finanziamenti erogati dalla Città della Speranza, è Centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e per la caratterizzazione molecolare di linfomi e sarcomi e Centro di coordinamento di protocolli nazionale ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari.
Dal 2014 la Clinica è Centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto.
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RADIOFIERA
I RADIOFIERA sono una rock-band veneta geneticamente e artisticamente legata al territorio, presente da quasi trent’anni nel panorama musicale indipendente italiano, con 6 album e centinaia di concerti in tutto il territorio nazionale, Europa e Cuba.
Fin dal loro esordio (1992) i RADIOFIERA si sono distinti grazie a un linguaggio artistico inedito per quei tempi, composto di un fluido impasto tra musica rock e dialetto veneto: un mix del tutto naturale per il frontman Ricky Bizzarro, che considera primari nella sua vita entrambi gli elementi: “La mia lingua madre, cioè la prima lingua che ho imparato, è quella che noi chiamiamo dialetto, così come la prima musica che ha attirato la mia attenzione è stata il rock. Sono parti fondamentali della mia persona. Non faccio alcuno sforzo nel metterle assieme”. Una commistione che da subito ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e delle major discografiche, al punto di portare i Radiofiera a firmare un contratto nel 1997 con la multinazionale Sony/Columbia, grazie soprattutto al successo di “Piòva” (Pioggia), brano che l'autorevole M.E.I. di Faenza ha posizionato al 7° posto nella classifica delle 100 canzoni dialettali più belle uscite in Italia negli ultimi vent’anni.
Con “Atinpùri”, per la prima volta nella loro carriera, i RADIOFIERA decidono di inserire in un disco tutti brani cantati in dialetto e di scegliere un produttore esterno al gruppo: Giorgio Canali (CCCP, CSI, PGR). Lo stesso connubio si ripeterà nel 2021, per l'album "DE CHI SITU TI?".
"Il dialetto (veneto n.d.r.) è una lingua che non si scrive, come afferma lo scrittore Luigi Meneghello nel suo libro “Libera nos a Malo”, fatta di puri suoni che evocano immagini e situazioni". “Atinpùri” e "DE CHI SITU TI?" sono quindi puro suono: lessicale e strumentale. Una mescolanza volatile di fonemi e timbri rock densa di visioni e significati.
“La colonna sonora che ha accompagnato le vicissitudini della mia generazione è stata perlopiù composta da musica rock cantata in inglese. All’epoca, nonostante ben pochi di noi riuscissero a capire le parole delle canzoni, eravamo tutti mossi da quei ritmi e da quei suoni. Immaginavamo i testi basandoci semplicemente sulla comprensione di una o due parole al massimo. Credo che lo stesso possa valere per le nostre canzoni. Alcuni capiranno le parole altri solo il lessico del rock. Ha sempre funzionato così.
Purtroppo o per fortuna, come succede per le cose davvero preziose di questo mondo, questo tipo di esperienza non è a disposizione di tutti: bisogna possedere un’anima cromata, un cuore bulimico e un fegato tatuato per poter muoversi liberamente nei territori del rock’n’roll.”
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SPONSORS
Alto Trevigiano Servizi
SuperBeton
O.M.D.srl
Villa Sandi
Hausbrandt
Theresianer
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COLLABORAZIONI
Volatea
hi.tech service