29 marzo 2024
Categoria: Istruzione -
Cerchio o Ellisse? - E' così che ci fottono!
Cerchio o Ellisse 2 - Il Complottismo NON ESISTE!
Buona visione,
Francesca
.
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Francesca Salvador
10/03/2014 - 22:25
COMMENTI DAL WEB
1 settimana fa (modificato)
andiamo in ginocchio a casa di un consigliere comunale per una raccomandazione di un posto di lavoro che può cambiarci la vita poi ci meravigliamo e definiamo complottistico il fatto che una decina di persone fra le più potenti al mondo possano aver l'ambizione di influenzare le scelte di tutto il pianeta. strano mondo il nostro...
Christian F.
2 settimane fa
I complottatori si inventano tutto solo per avere l'attenzione addosso e rompere il cazzo a chi lavora e risolve i probblemi della gente onorevole. Se potessi dire la mia opinione direbbi questo Non esiste nessuna venerabile massoneria e nessuna mafia.
"Baciamo le mani e statevi muti."
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Michele Bastanzetti
11/03/2014 - 10:00
LA STRAGE DEGLI INNOCENTI
quasi che dica: Sig.ra Francesca Salvador perché è contro la vaccinazione di quei poveri bambini siriani che, nei campi profughi orami simili a lager, sono falcidiati (anche ) dalle malattie?
PS: pubblicato ieri uno spaventoso rapporto di Save the Children sulla TRAGEDIA dei bambini siriani. Una tragedia epocale di cui i primi responsabili sono il dittatore Assad e la Russia putinesca che ha posto il suo veto a qualsiasi intervento ONU, dovendo tra l' altro "tutelare" l'importrantissima base navale che ha in Siria.
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Francesca Salvador
11/03/2014 - 12:49
DOMANDE PER I LETTORI
la mie domande sono:
- è ladro solo chi ruba, o anche chi tiene il sacco?
- chi è bugiardo, è anche ladro?
- chi sostiene e giustifica i criminali, può essere chiamato a sua volta "criminale"?
Le vostre risposte mi potranno essere di aiuto per alcune analisi future.
Grazie
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 10:59
"L'INFERNO IN TERRA"
« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »
Ma è difficile farlo capire a chi ha fatto la prima scelta senza nemmeno rendersene conto.
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 12:10
"L'INFERNO IN TERRA"
« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. »
Ma è difficile farlo capire a chi ha fatto la prima scelta senza nemmeno rendersene conto.
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 0:15
Parola di marinaio
Le notizie così riportate risultano troppo superficiali e soprattutto non analizzano affatto la situazione. Ragionare in questi termini sembra proprio il miglior modo per giustificare q
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 0:15
Parola di marinaio
Le notizie così riportate risultano troppo superficiali e soprattutto non analizzano affatto la situazione. Ragionare in questi termini sembra proprio il miglior modo per giustificare q
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 0:15
Parola di marinaio
Le notizie così riportate risultano troppo superficiali e soprattutto non analizzano affatto la situazione. Ragionare in questi termini sembra proprio il miglior modo per giustificare q
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 8:25
CORREZIONE CAUSA PROBLEMI TECNICI - PAROLA DI MARINAIO
Le notizie così riportate risultano troppo superficiali e soprattutto non analizzano affatto la situazione. Ragionare in questi termini sembra proprio il miglior modo per giustificare quanto mostrato nel film della Sig. Francesca.
Mi piacerebbe che tutti cercassimo di ricercare la verità e non ci accontentassimo di una superficiale, seppur semplice, visione.
La superficialità e la trascuratezza in politica estera portano solo danni, basti pensare alla Libia. Ma se si cita la Siria perchè non elencare la serie di fallimenti ottenuti negli ultimi anni non solo in Libia, ma in Iraq, Serbia, Afghanistan, ecc.. Dr. Bastanzetti di bambini e profughi in difficoltà ve ne sono troppi ovunque, ma spesso non sono di così grande interesse se non vivono in luoghi che non presentino interessi meno nobili, ma più immediati.
E non centrano nulla i dittatori, essi sono un problema dei loro popoli, non nostro. Ogni popolo deve trovare la forza di liberarsi da solo, compresi noi della trascuratezza, delle cattive abitudini, della corruzione, ecc. Se fossero altri a spingerci a farlo (Europa) diventeremmo nuovamente schiavi di qualcun altro e questo a me non piace, non so a Lei.
Io di queste cose per molti anni ho preferito non parlare anche perchè mi ritenevo ignorante e necessitavo di studiare, conoscere, sperimentare. Conoscere la realtà non è semplice e molte sono le incongruenze. Soprattutto i media non sono mai obiettivi, ma tutti indistintamente raccontano una loro verità.
Così come ci sono molte verità nei media, ugualmente la mia verità dissente dalla sua su molti aspetti, così come le idee della Sig.ra Francesca non sono le mie, nè le sue. Ma Francesca ha il coraggio di mostrare qualcosa da una diversa angolatura e questo è più prezioso di qualsiasi insegnamento standardizzato.
Temo molto i media e la mancanza di obiettività, così come mi dava e mi dà assai fastidio sentirmi criticato o emarginato solo perchè penso con la mia testa. L'ideologia non centra, il mio pensiero è, a seconda degli interlocutori o di sinistra o di destra, ma nella realtà è sempre lo stesso, è il mio pensiero, è quello di un uomo libero e indipendente, è la mia visione. Chi espone le proprie idee per piacere agli altri è assai pericoloso, preferisco gli ultimi, coloro che non hanno referenti, coloro che non possono parlare, come già le dicevo gli sconfitti dalla storia. E fin tanto che ci saranno sconfitti io tiferò per loro.
Suo Felix
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 0:16
Parola di marinaio
Le notizie così riportate risultano troppo superficiali e soprattutto non analizzano affatto la situazione. Ragionare in questi termini sembra proprio il miglior modo per giustificare q
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Michele Bastanzetti
11/03/2014 - 20:00
"NAZIONALIZZATO"
Mi piacerebbe sentire il parere del Ns. Esperto di Marineria, il Comandante Tabarly, in merito.
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Politicamente Scorretto
11/03/2014 - 22:46
Butto un po' di benzina sul fuoco
Guardi su Wikipedia sotto la voce negazionismo e vedrà chi trova. Ha già indovinato? Proprio lui!
P.S. Amo scuotere la nitoglicerina!
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 1:50
NIENTE PAURA!
Come al solito il nostro si limiterà a sputare fuoco e fiamme dalla tastiera, ma non si sognerà nemmeno di alzare il ehmm.. lato B dalla sedia per partecipare di persona, perciò... chissenefrega!
Comunque, parleremo di sovrantà monetaria, mentre, per quanto riguarda il tema dell'olocausto, sarà trattato fra qualche mese...
ciao ciao
Il professor Claudio Moffa e l’Olocausto
8 ottobre 2010
by Pietro Ancona
olocausto1La stampa italiana è tutta mobilitata oggi a chiedere dure misure repressive nei confronti del Professore Moffa definito “negazionista” per i suoi studi sull’Olocausto..Credo che il Professor Moffa abbia il diritto di esprimere le sue opinioni senza essere criminalizzato e trattato come un delinquente. Non è giusto che ci siano argomenti tabù dei quali è vietato parlare. Quanti ritengono le tesi del professore Moffa sbagliate lo smentiscano nel merito citando le loro fonti e dicendo le loro cose. La ”soluzione finale” dei nazisti per gli ebrei c’è stata e non solo per loro ma anche per i rom, per tanti soldati italiani, per i comunisti, gli omosessuali, e tanti tanti altri. Non si parla quasi mai delle vittime non ebree di Hitler ed i rom continuano ad essere deportati e perseguitati in Europa. Ma io sono convinto che l’uccisione di un milione o di sei milioni di esseri umani non attenua nè l’orrore nè la responsabilità dei criminali che l’hanno perpetrata. Per questo non mi sento molto interessato alla guerra di cifre sull’Olocausto. Ma nessuno ha il diritto di imbavagliare chi ritiene inattendibile la versione sostenuta da Israele.oggi a Roma maratoria oratoria pro-coloni Israele che debbono continuare a costruire in gisgiordania previa demolizione delle case dei palestinesi, sdradicamento di ulivi, disseccamento dei pozzi. Con licenza di uccidere. In Israele migliaia di prigionieri palestinesi, donne e bambini in carcere con semplice misure amministrative. Questo nelle Università non viene detto e neppure dai grandi giornali come “Repubblica”.Il prof.Moffa non insegna l’odio come dice la Gelmini. Questo paese vive immerso nell’odio contro tutte le dissidenze ed il Potere ha una grande voglia di repressione. Nel momento in cui si scatena la persecuzione ed il crucifige, esprimo solidarietà al Professore Moffa e spero che continui il libero insegnamento nella scuola italiana garantito dalla Costituzione.Soero che la testa del Professore Moffa non sia fatta rotolare e che non subisca danni per la campagna di odio e di intolleranza che si è scatenata contro di lui. Spero che continuiamo ad essere un paese civile capace di accettare laicamente anche chi non la pensa come tanti altri e fa controcorrente.
Cogito ergo dubito
di Marco Messina
Sul sito Repubblica.it ieri è apparso un articolo che riguarda un professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’università di Teramo, prof. Claudio Moffa, che il 25 settembre scorso ha tenuto una lezione sull’Olocausto, con particolare riferimento alle tesi che negano la versione ufficiale e comunemente accettata sui tragici avvenimenti che insanguinarono l’Europa nel corso del secondo conflitto mondiale. Alcune delle frasi choc pronunciate dal prof. Moffa, che tanto scandalo sembrano destare nella redazione de La Repubblica, sono le seguenti: “Non c’è alcun documento di Hitler che dicesse di ‘sterminare tutti gli ebrei’”; “L’edificio che viene mostrato ai ragazzi delle scuole ad Auschwitz è un edificio che non ha nessuna delle caratteristiche tecniche atte ad essere stato una camera a gas. Il Zyklon B veniva usato per disinfestare gli abiti dei reclusi: se usato al fine di ‘gassarè i deportati, nelle quantità previste e raccontate da Rudolph Höss (comandante di Auschwitz, ndr) al processo di Norimberga, sarebbe stato tecnicamente impossibile. La cifra e i tempi forniti da Höss, di 2000 persone gassate al giorno, non fanno tornare i conti”.
Il disappunto dell’autore dell’articolo, Marco Pasqua, si manifesta inizialmente quando scrive: “[...] il video è pubblicato sulle pagine web del docente, sulle quali appaiono frequentemente articoli in difesa della libertà di espressione, fatta coincidere, in questo caso, con la libertà di negare l’Olocausto”. Si lascia intendere che non può esistere la libertà di negare l’Olocausto. Fare ricerca e dimostrare l’infondatezza o la falsità di fatti storici che, seppur universalmente riconosciuti, non sono mai stati indagati sino in fondo, secondo Repubblica non farebbe parte della libertà di espressione? Il secondo quotidiano più importante d’Italia sarebbe quindi a favore del reato di opinione? O, peggio, di indagine? Sarà questo allora il motivo per cui Repubblica ignora che in Francia esiste la legge Gayssot che dichiara reato mettere in dubbio l’esistenza dei crimini nazisti. E ignora soprattutto il fatto che un ingegnere chimico francese di 41 anni, Vincent Reynouard, è attualmente in carcere per aver diffuso un opuscolo con cui proponeva il suo punto di vista sull’Olocausto nazista. Nessun omicidio, né alcuna violenza. Solo un’opinione. Per Reynouard nessun Saviano si straccia le vesti per difendere la sua libertà d’espressione.
E’ questa la coerenza di Repubblica: da una parte si raccolgono firme per difendere una condannata per omicidio in Iran e dall’altra si mette alla gogna un professore italiano con l’accusa di aver reso partecipe i propri allievi delle sue ricerche storiche.
E’ il paradosso. E non finisce qui. In un passaggio successivo, Pasqua si spinge ad invocare il contraddittorio alle parole di Moffa, dimostrando di aver conseguito il patentino di giornalista senza aver mai frequentato un’aula universitaria, perchè altrimenti saprebbe che regolarmente le lezioni si svolgono senza contraddittorio (mi sembra di riascoltare gli attacchi furibondi alle trasmissioni televisive di Luttazzi, reo di fare ‘satira senza contraddittorio’).
Le ultime chicche di Pasqua per screditare Moffa sono, in primo luogo, il suo ‘elogio ad Ahmadinejad’, come se il leader iraniano fosse il primo della lista dei ricercati dell’FBI, e, in secondo, le parole del presidente della Comunità Ebraica Renzo Gattegna, che si chiede quali siano le “reali intenzioni” dei revisionisti della Shoah. Le intenzioni sono spiegate chiaramente dal professor Moffa, il quale, citando lo storico ebreo Norman Finkelstein e il suo libro ‘L’industria dell’Olocausto’, parla di “un arma ideologica indispensabile, grazie alla quale una delle più formidabili potenze al mondo (lo Stato di Israele, nda) ha acquisito lo status di vittima. Da questo specioso status di vittima derivano dividendi considerevoli, in particolare l’immunità alle critiche”. Oltre al legittimo desiderio di fare chiarezza su avvenimenti storici di così grande portata, lo scopo del revisionismo dello sterminio ebreo è essenzialmente politico, cioè dimostrare quanto incerte siano le basi da cui prendono le mosse i sentimenti di solidarietà e comprensione che da sempre siamo abituati a nutrire verso il popolo ebreo e lo stato d’Israele, fino a giustificare o ignorare ogni sorta di crimini e abusi di cui il paese giudeo si è reso protagonista dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ad oggi.
Il clima di intolleranza sollevato da Repubblica verso le divergenze dal pensiero unico indotto viene esacerbato dai commenti degli utenti, che si lasciano andare a insulti, auspici di una subitanea condanna della magistratura (con quale reato?) e inviti ad andare a vivere in Iran, neanche fosse la Cambogia di Pol Pot, peraltro ignorando che proprio su Repubblica qualche giorno fa un giornalista raccontava di un tranquillo viaggio in moto attraverso l’Iran, il paese canaglia nemico dell’Occidente, durante il quale ha ricevuto solo ‘amicizia e ospitalità’. Ma naturalmente questo articolo non prevedeva commenti.
Leggo proprio ora che anche i politici, dal ministro dell’Istruzione a esponenti dell’opposizione, stanno alzando la voce all’indirizzo di Moffa, per il quale si prevedono provvedimenti. Le accuse sono davvero strampalate e mostrano chiaramente che non si sa di cosa si sta parlando. Si va dall’apologia del nazismo (semmai è il contrario, i revisionisti ne ridimensionano la forza) all’odio razziale (come può una ricerca storica produrre odio razziale?) fino all’accusa di ‘dire che la Shoah non è mai esistita’ (i revisionisti non negano l’Olocausto, ma ne contestano i numeri e la storiografia).
Il dubbio è un toccasana per la mente, specie quella di uno studente universitario.
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Michele Bastanzetti
12/03/2014 - 6:09
LA BANALITA' DEL MALE
Per il dinamitardo Sig Scorretto, circa il negazionismo del Sig. Moffa. Non c'è da soprendersi, il male che è nell'uomo, "la banalità del male" che è in lui non morirà mai, proprio come la sua capacità di pensare e di fare il bene.
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Mario Marangon
12/03/2014 - 8:50
Non chiederci la parola
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 9:32
PER MARIO MARANGON
Ben ritrovato!
Grazie per l'apprezzamento.
Un caro saluto
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 9:33
IPSE DIXIT
Giordano Bruno
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Michele Bastanzetti
12/03/2014 - 12:05
DA KANT ALLO SPRITZ
PS: Capisco che, in condizioni di euforia alcolica, esprima i suoi like alla Signora...
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 0:00
Parola di marinaio
Ho passato alcuni giorni lavorando felicemente a una mia ricerca storica presso l'accademia navale di Livorno. Non sono informato di quanto gentilmente ci ha raccontato il Dr. Bastanzetti, ma credo che lui già si immagini la mia risposta al suo quesito. Sebastopoli, penso Lei si riferisca a quella base, è da centinaia di anni la base navale russa nel mar nero. La Crimea è stata ed è Russia, concessa amministrativamente alla Ucraina negli anni 50' (come se la provincia di Treviso fosse assegnata al Friuli su decisione di un presidente della repubblica friulano). Quando l'Ucraina è nata la Russia ha mantenuto la flotta del mar nero nello stesso posto, condividendo banchine e stabilimenti di lavoro con la nascente marina ucraina. Oggi si è arrivati alla resa dei conti e alle divisioni. L'Ucraina vuole entrare nella NATO, la Russia non ama questa prospettiva e lo dimostra con i fatti. Se l'Ucraina crede nelle sue scelte reagisca politicamente con altrettanta determinazione.
Un mio vecchio professore diceva sempre che ogni stato ha i piedi della sua storia ben ancorati alla sua geografia. Russia e Ucraina sono condannate dalla geografia a dialogare o a combattersi. Qualsiasi sia la decisione mi auguro che tutti gli altri attori, più o meno interessati, si facciano da parte. La sicurezza di uno stato non deve diventare insicurezza per lo stato vicino.
.... Dimenticavo io sono per lo stato, per il senso dello stato e per la difesa dello stato. ... quindi a Lei trarre le conclusioni.
Suo Felix
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Felix Tabarly
13/03/2014 - 10:35
Parola di marinaio
dopo averle risposto ieri sera a causa di vari problemi che hanno afflitto il mio p.c. (da me probabilmente causati e non a seguito di un complotto da Lei ordito), ho deciso che la sua sete di conoscenza doveva essere colmata e ho quindi rapidamente provveduto con un blog sul tema ucraino. La ringrazio quindi di avermi tirato in ballo sulla questione al fine di aprire un dibattito sereno sul tema di scottante attualità.
Grazie alla Sig.ra Francesca che mi ha come sempre gentilmente ospitato, alla quale esprimo la mia simpatia per i due filmati. In uno vi sono frasi che dico da anni ... che soffra anch'io della malattia dell'irlandese Bertrand Russel.
Simpaticamente vostro .... Felix
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Denisio
12/03/2014 - 8:41
....
La verità è che l'economia statunitense è potenzialmente al collasso perchè sempre più paesi importanti non vogliono usare il dollaro nei loro scambi, ad iniziare dall' Iran verso la cina per il petrolio ma questo è solo l'inizio perchè è notizia abbastanza recente che la Cina sta vendendo lentamente i titoli di stato Usa che ha in pancia il che significa che se non trovano qualcuno che li ricompra il dollaro perderà il suo valore, e con le attuali tenaglie economiche si trascinerà dietro l'euro mentre il resto del mondo dei Brics cresce.
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 9:43
GIA'
Ecco perchè ne stanno facendo incetta, se tutto crolla, passerebbero al gold standard, e non solo...
E' possibile che gli USA si siano diciamo "appropriati" delle riserve auree di molte nazioni, che ricordiamo, erano custodite in america...
insomma 'sti "ammericani", amici del Bastanzetti, sono un po' sul birichino... ma, niente paura, basta esportare un po' di democrazia negli stati sovrani brutti e cattivi, perchè tutto (petrolio,oro,acqua ecc) torni a girare a loro favore!
Come si dice: "se non vai tu dalla democrazia, la democrazia verrà da te" (con le bombe)
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Francesca Salvador
12/03/2014 - 10:43
L’ITALIA METTE IN VENDITA LE PROPRIE RISERVE AUREE MENTRE LA PRO
Come osserva l’acuto analista Ambrose Evans-Pritchard:«A differenza di Gran Bretagna [in seguito al “divorzio” tra governo e Bank of England attuato dal ministro delle Finanze Gordon Brown tutti i membri del Commonwealth cominciarono a vendere le proprie riserve auree] nel 1998, Spagna, Svizzera, Olanda e altri, la Germania non ha venduto nessuno dei suoi lingotti d’oro, quando questo era di moda. E nemmeno l’Italia. I due Paesi ora possono stare seduti su riserve sostanziali che stanno iniziando ad assumere un significato politico» (4).
L’Italia, tuttavia, rischia di perdere definitivamente questo immenso capitale strategico per via di un incredibile decreto legge volto a modificare l’assetto dei proprietari della Banca d’Italia, controllata (come osservato in precedenza) dai più potenti cartelli finanziari operanti all’interno del Paese, Intesa-Sanpaolo e Unicredit in primis. Il provvedimento varato dall’esecutivo guidato da Enrico Letta prevede infatti un’enorme concessione agli istituti bancari in attesa degli stress-test comunitari, rappresentata dalla rivalutazione del valore nominale della quota societaria della Banca d’Italia attraverso una ricapitalizzazione gratuita da 156.000 euro (equivalenti ai 300 milioni di lire stabiliti nel 1936) a 7,5 miliardi di euro (legata ufficialmente all’accumulo, capitalizzato nel corso dei decenni dalla stessa Bankitalia, di riserve aggiuntive pari a circa 23 miliardi di euro) da attingere alle riserve della stessa Banca Centrale. In base al decreto legge, sarà attuato un programma di ripartizione del capitale della Banca d’Italia in quote nominative di partecipazione del taglio di 20.000 euro ciascuna, completato il quale verrà introdotto il divieto per ogni azionista di detenere quote superiori al 3% delle azioni. Siccome la partecipazione di Intesa-Sanpaolo e Unicredit al capitale della Banca d’Italia ammonta complessivamente a circa il 60%, si è pensato bene di aiutare tali istituti a piazzare le loro plusvalenze (quantificabili in circa 3 miliardi di euro) risultanti dalla rivalutazione del capitale della Banca Centrale e dalla fissazione del tetto massimo sulle azioni imponendo la stessa Banca d’Italia come acquirente temporaneo di tutte le quote in eccesso. Banca d’Italia, «Al fine di favorire il rispetto dei limiti di partecipazione al proprio capitale, può acquistare temporaneamente [versando a Unicredit e a Intesa-Sanpaolo una cifra complessiva superiore ai 4 miliardi di euro] le proprie quote di partecipazione e stipulare contratti aventi ad oggetto le medesime» (5), recita il decreto. Se si pensa che nel 2005 era stata approvata una legge (la 262/2005), mai applicata, che prevedeva la ri-nazionalizzazione della Banca d’Italia con il passaggio del 100% delle quote dai privati allo Stato Italiano, si comprende agevolmente come questa manovra rappresenti in tutta evidenza un colossale “regalo” ai due grandi istituti in questione finalizzato a consolidare il loro potere in vista dell’imminente “unione bancaria” che rischia di sancire la conquista del comparto bancario “periferico” da parte di quello “centrale”, con l’aggravante che la vendita delle quote legate alla ricapitalizzazione (basata sul nulla) della Banca d’Italia equivale di fatto a una creazione di liquidità ex nihilo che anziché andare a vantaggio dello Stato verrà integralmente incassata da Intesa-Sanpaolo e Unicredit. L’aspetto più distruttivo di questa manovra, che si ricollega al tema centrale dell’oro, è tuttavia rappresentato dal fatto che gli azionisti della Banca d’Italia potranno mettere le mani sulla riserva aurea detenuta da Palazzo Koch (che ammonta a circa 2.450 tonnellate), privando il Paese di un strumento che potrebbe rivelarsi fondamentale in un futuro non troppo lontano, come puntualmente sottolineato da Evans-Pritchard.
Privarsi dei lingotti in oro mentre Paesi come la Germania e la Russia premono per l’istituzione di un nuovo Gold Standard rappresenta senza dubbio una mossa strategicamente suicida.
Articolo di Giacomo Gabellini
http://www.nexusedizioni.it/apri/Argomenti/Economia/ARRIVA-IL-GOLD-STANDARD-E-L-ITALIA-SI-VENDE-L-ORO/
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Michele Bastanzetti
12/03/2014 - 12:02
RENATO ZERO
CERCHIO O ELLISSE?
Il triangolo no?
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Politicamente Scorretto
12/03/2014 - 20:44
Non l'avevo considerato!
Bei tempi quando la Sig.ra Salvador parlava di aspirina e scie chimiche..... chissà se mai ritorneranno.....
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Michele Bastanzetti
13/03/2014 - 9:37
LA MONTAGNA DEGLI ITALIANI
I miei vivissimi complimenti Sig. Lacedellicamente Scorretto. Se veramente è riuscito in questa impresa Lei è pronto per scalare, primo Anonimo al mondo, il K2 senza bombole, in ciabatte infradito e pure cantando “La Montanara” !!!
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Francesca Salvador
14/03/2014 - 21:28
PER POLITICAMENTE SCORRETTO
12/03/2014 - 20:44
Non l'avevo considerato!
Ho retto ben 10 minuti del filmato questa volta, poi ero indeciso se tagliarmi le vene o buttarmi dalla finestra. Alla fine ho optato per la canna del gas e dopo aver fatto il pieno sono ritornato in me stesso.
Bei tempi quando la Sig.ra Salvador parlava di aspirina e scie chimiche..... chissà se mai ritorneranno...
Caro Pol, non parlare di "gas"... potrei cogliere l'assonanza e scatenare il putiferio! (tu sai a cosa alludo)
preparati per il prossimo... un'ora e 34 di montagne russe, altro che K2 del bastanza, questa è vera adrenalina...
per l'aspirina e scie chimiche, stai sereno ☺ ☺ e abbi fede, vedrai vedrai, anzi, leggerai leggerai...
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