Fonte: http://apertaort.blogspot.it/2010/11/ironia-do-destino.html

Eh sì, proprio le scale. Entro in un centro commerciale della zona per salire a prendere un caffè al primo piano e vedo solo le scale mobili. E mi viene in mente di quando, anni fa, lavoravo a Mestre e pure nel centro commerciale di quella città le scale non c'erano. O meglio c'erano, ma ben nascoste. Me le sono dovute andare a cercare, naturalmente non c'era nessuno che le usava.
Già facciamo fatica a sceglierle quando sono appaiate alle scale mobili (pure in discesa le persone preferiscono farsi “tapirulare” che fare 4 scalini con le proprie forze), figuriamoci se dobbiamo andarle a scovare dietro qualche colonna o nascoste in qualche negozio.

Mi ricordo che all'università ci raccontarono un esperimento molto carino fatto all'interno della metropolitana londinese: registrarono, per un certo periodo, il numero di persone che salivano con le scale mobili e quelli che, a lato, sceglievano le scale normali. Nella notte affissero due vignette: un cuore obeso, in pantofole, con il fiatone, appoggiato alla scala mobile e un cuore muscoloso, in scarpe da ginnastica che saliva le scale. Morale della favola? Molte più persone scelsero le scale normali.

Ora anche nella Ulss9 è partito un progetto simile. Già qualche tempo fa me lo aveva raccontato una dipendente che nell'ultimo periodo si era abituata a fare le scale, a differenza dei colleghi che continuavano ad aspettare l'ascensore. Da quando nell'ospedale sono comparse alcune locandine che invitano al movimento molte più persone hanno abbandonato l'ascensore.

La salute è una scelta individuale, ma talvolta abbiamo bisogno del promemoria...

Se avete un paio di minuti questi sono per voi: TheFunTheory e sempre per la serie “se è divertente faccio fatica volentieri”