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29 marzo 2024

Chi non beve, non va in vacanza!

Categoria: Scienze e tecnologie - Tags: estate, acqua, caldo, disidratazione, medicina

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Scarpis Enrico | commenti |

estate, acqua, caldo, disidratazione

 

Uno dei maggiori pericoli in estate, anche se largamente sottovalutato, è sicuramente la disidratazione, ovvero la carenza di acqua nell’organismo. La quantità normale di acqua si aggira intorno al 60-70% del nostro peso: è il costituente principale del nostro corpo ed è risaputo che non potremmo sopravvivere senza acqua.

 

Perdiamo acqua semplicemente...respirando!

Tra le cause più frequenti di disidratazione c’è sicuramente il vomito ripetuto, la diarrea profusa, l’eccessivo uso di lassativi, l’uso di diuretici nei soggetti ipertesi, il diabete mellito o insipido. In estate, tuttavia, la causa più frequente è l’eccessiva sudorazione, non correttamente controbilanciata da un’adeguata assunzione alimentare di acqua.

Il nostro organismo perde continuamente acqua: non solo con le urine,  le feci o con la sudorazione, ma anche con la respirazione! Si perdono, infatti, circa 500 ml al giorno di acqua semplicemente respirando, per la perdita di vapore acqueo presente nelle vie aeree. 

Sebbene il nostro organismo sia in grado di limitare le perdite idriche, concentrando le urine e le feci, è chiaro che l’assunzione di acqua con l’alimentazione risulta fondamentale per il mantenimento della normale quantità di acqua. Soprattutto in questo periodo estivo è necessario bere non solo molta acqua, ma consumare anche frutta e vedura, costituite per lo più da acqua, riducendo o evitando sostanze eccitanti quali il caffè, ma soprattutto l’alcol.

 

Bambini e anziani: categorie a rischio

Un’attenzione particolare va riservata ai bambini, che, viste le loro piccole dimensioni, perdono molto più rapidamente acqua e vanno incontro più precocemente a disidratazione. Spesso, inoltre, i bambini sentono poco la sete, ecco perché i genitori devono necessariamente sforzarli a bere, magari sfruttando qualche bevanda leggermente zuccherina. Utile per rimpiazzare la perdita di acqua e sali, sia per i bambini che per gli adulti, specie se in seguito ad attività fisica, è il consumo di bevande isotoniche come Gatorade® o Pawerade® che contengono il giusto quantitativo di elettroliti, come ad esempio potassio e magnesio, che devono essere reintegrati dopo sudorazione profusa, ma anche dopo vomito e diarrea.

 

 

L’altra categoria a rischio disidratazione è quella degli anziani, anch’essi sentono poco lo stimolo alla sete e spesso fanno uso di diuretici perché ipertesi. Ecco l’importanza di una dieta equilibrata nel contenuto di sale, per evitare l’aumento di pressione, e nel contenuto di acqua per prevenire la disidratazione. I soggetti anziani devono, però, fare particolarmente attenzione, d’altro canto, all’eccessiva assunzione di acqua, di bevande isotoniche (Gatorade®, Pawerade®) o all’eccessivo consumo di frutta. Con l’avanzare dell’età, infatti, i reni perdono progressivamente la loro capacità di gestire i carichi idrici e salini, per questo sarebbe importante consultare il proprio medico prima di aumentare l’assunzione di acqua e anche di frutta, che spesso è ricca di potassio o altri elettroliti, allo scopo di verificare l’eventuale presenza di una insufficienza renale, che può essere lieve e asintomatica.

 

Come accorgersi dello stato di disidratazione?

I sintomi della disidratazione sono abbastanza semplici da riconoscere:

  • intensa sensazione di sete;
  • bocca e lingua asciutta;
  • occhi particolarmente secchi, con sensazione di "sabbia negli occhi";
  • pieghe ascellari ed inguinali non umide;
  • urina scarsa e molto concentrata (di colore giallo intenso);

 

Quando rivolgersi al medico?

È particolarmente importante rivolgersi al medico nel caso di sintomi comparsi dopo intense e prolungate esposizioni al sole, nel caso di febbre e manifestazioni quali pressione bassa e capogiri, soprattutto nell’atto di alzarsi in piedi, battito cardiaco accelerato e irritabilità o confusione mentale. Rivolgetevi sempre al medico qualora siano bambini ed anziani a presentare questi sintomi, perché la disidratazione potrebbe essere più grave e difficile da risolvere rispetto agli adulti.

 

 

Per ultima, ma non meno importante, la raccomandazione di dare da bere anche ai nostri amici animali: rischiano anche loro la disidratazione, ma, purtroppo, non possono parlare per dirci quando hanno sete!

 

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ATTENZIONE! Medicina…in pillole NON dà consigli medici.

Le informazioni sopra riportate e tutti gli articoli del blog hanno solo un fine illustrativo: non costituiscono un consiglio medico, né provengono da prescrizione specialistica. Essi hanno lo scopo di spiegare tematiche mediche in modo comprensibile a tutti, senza, però, avere la presunzione di esaurire l'argomento in poche righe. Vi invito a rivolgervi al proprio medico curante, ai farmacisti e a tutti gli altri specialisti qualificati per chiarire qualsiasi dubbio riguardante la vostra salute. Il rapporto di fiducia, di stima reciproca e di confidenza tra medico e paziente deve essere sempre coltivato e salvaguardato con il massimo impegno possibile.

 

 

photo credit (gatto che beve): <a href="http://www.flickr.com/photos/gerwinfilius/3414562721/">Gerwin Filius</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/">cc</a>

 

photo credit (bottiglietta H2O ed uomo piccolo): <a href="http://www.flickr.com/photos/jflinchbaugh/3164641919/">John Flinchbaugh</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.0/">cc</a>

 

photo credit immagine di copertina: <a href="http://www.flickr.com/photos/gfrphoto/1695650382/">Greg Riegler Photography</a> via <a href="http://photopin.com">photopin</a> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/">cc</a>

 

 

 

 



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