Chiamano aiuto ma tornano lungo il sentiero e incrociano i soccorritori del soccorso alpino
È accaduto questo pomeriggio in provincia di Udine, nei pressi di Casera Scandolaro a quota 1000 metri, lungo una traccia di sentiero che va da Timau a Malga Pramosio
PALUZZA (UDINE) - La stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Speleologico era stata allertata questo pomeriggio, domenica, su chiamata del NUE112 e della SORES per raggiungere un gruppo di escursionisti in difficoltà.
Questi ultimi, nove persone, si trovavano nei pressi di Casera Scandolaro a quota 1000-1100 metri lungo una traccia di sentiero che va da Timau a Malga Pramosio. Sul posto si sono recati a piedi anche i soccorritori della Guardia di Finanza.
> I sei soccorritori del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza li hanno incontrati inaspettatamente sulla strada forestale che conduce a Malga Pramosio, verso la quale i richiedenti soccorso si erano spostati muovendosi dal punto da cui avevano chiamato il NUE112 e dal quale avevano inviato originariamente la richiesta di aiuto.
Erano un gruppo di nove persone di età compresa tra i cinquanta e i diciassette anni, tutti di Pocenìa, Udine.
Avevano richiesto l'intervento dei soccorritori riferendo di trovarsi in difficoltà su sentiero impervio.
Il punto dal quale era stata effettuata la chiamata al NUE112 si trovava effettivamente ad una quota di circa 1200 metri nei pressi di Casera Scandolaro su una traccia di sentiero nera - ovvero non ufficiale e senza segnavia CAI-.
Ma, contrariamente a quanto gli era stato detto dagli operatori, ovvero di non muoversi, loro sono ritornati sui propri passi risalendo per un tratto e hanno poi ritrovato il sentiero ufficiale, incontrando i soccorritori che stavano scendendo a piedi dall'alto da Malga Scandolaro per raggiungerli.
Gli escursionisti sono stati comunque riaccompagnati a valle con il furgone dei soccorritori.