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15 maggio 2025

Treviso

Chiesa Votiva: "No all'ennesima colata di cemento"

Volantinaggio nel quartiere di Coalizione Civica per Treviso

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

chiesa votiva

TREVISO - “Chiesa Votiva: una colata di cemento sull’area verde e su un pezzo di storia di Treviso?”. Inizia così il volantino che da oggi, Coalizione Civica per Treviso, distribuisce nella zona della chiesa Votiva per informare i cittadini sulla possibilità di una nuova edificazione proprio nel complesso della chiesa.

“La possibilità che una vasta porzione del complesso della chiesa votiva - strutture sportive, ex-convento, ex-scuola privata - venga divorata dall’ennesima colata di cemento per noi comporterebbe gravi problemi - spiega Luigi Calesso di Coalizione Civica - In primo luogo, si tratterebbe di un altro grave caso di consumo di suolo. Non è certo necessario ricordare ancora come la nostra città sia ai primi posti in Veneto (e anche a livello nazionale) per percentuale di suolo impermeabilizzato rispetto al totale, che le colate di cemento e asfalto non si stanno certo fermando e che continua l’approvazione di piani di lottizzazione per l'edificazione in aree ora verdi”.

“In secondo luogo, la trasformazione in edifici con tutt’altra destinazione d’uso non solo delle strutture sportive ma anche dell’ex-convento significherebbe cancellare un pezzo di storia della città: la storia dei frati a cui fu affidato il compito di costruire la nuova chiesa e quella delle tante generazioni di giovani trevigiani che hanno frequentato le strutture sportive del complesso: campo da calcio e pista di atletica, campetti e palestra. In terzo luogo, la realizzazione in quel punto della città di strutture il cui utilizzo comporti un aumento del traffico veicolare nella zona sarebbe un ulteriore duro colpo alla vivibilità del quartiere che già adesso è intasato dalle auto nelle ore di punta”.

“Mi sembra  - conclude Calesso - che siano motivi più che sufficienti perché il futuro del complesso venga valutato con estrema attenzione nel rispetto di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi da raggiungere in tutte le nuove operazioni edilizie: nessun consumo di suolo; rispetto del patrimonio storico della città e valutazione attenta degli effetti sulla viabilità della zona interessata. Le ragioni del cemento e dell’asfalto non possono prevalere su quelle dell’ambiente e della vivibilità dei quartieri”.


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