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28 marzo 2024

Treviso

Chirurgia robotica, all'ospedale Cà Foncello oltre 200 interventi nel 2022

L’équipe dell’Urologia e della Chirurgia 1 hanno raggiunto un importante traguardo grazie al robot Da Vinci

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

dottor Marco Massani, dottor Mario Mangano

TREVISO - L’équipe dell’Urologia e della Chirurgia 1 dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, hanno raggiunto un importante traguardo: 220 interventi chirurgici realizzati nel 2022 con l’ausilio del robot Da Vinci, la piattaforma più avanzata per la chirurgia mini invasiva disponibile oggi. Questi risultati sono doppiamente importanti perché seguono la rilevante contrazione delle sedute del blocco operatorio nel periodo pandemico. 

La chirurgia robotica è una tecnologia minimamente invasiva che consiste in una piattaforma robotica comandata dal chirurgo che opera dalla consolle: il chirurgo agisce su dispositivi chiamati “masters” ed impone i movimenti agli strumenti chirurgici robotici che vengono inseriti nel paziente attraverso millimetriche incisioni cutanee. Questa tecnologia comporta una maggiore precisione dell’atto chirurgico e consente di realizzare dissezioni accurate anche in distretti anatomici poco accessibili “a cielo aperto”. Il risultato è quello di una minore invasività dell’atto chirurgico, minori perdite ematiche, minore durata della degenza, minori complicanze post-operatorie e, non per ultimo, migliore risultato estetico con rapido recupero funzionale. 

“L’utilizzo della piattaforma chirurgica robotica – spiegano il dottor Mario Mangano direttore dell’Urologia - è ormai diffuso nei pazienti con patologie urologiche. Negli interventi eseguiti per tumori della prostata e del rene, la fedele riproduzione del gesto chirurgico è in grado di offrire significativi risultati funzionali”.   “Lo stesso sistema robotico - precisa il dottor Marco Massani direttore della Chirurgia 1- trova una larga applicazione nella chirurgia generale nel cui ambito l’approccio con il classico bisturi è stato sostituito da piccoli fori cutanei. Nel corso degli ultimi anni agli interventi di resezioni del colon sono stati aggiunti altri più complessi come pancreas, fegato, torace, garantendo risultati eccellenti in termini di recupero e radicalità oncologica”.  Il risultato dei 220 interventi realizzati con il robot Da Vinci è stato raggiunto in virtù dell’incremento delle sedute chirurgiche, al fine di recuperare le liste d’attesa, non solo grazie ai chirurghi ma all’intero gruppo composto da anestesisti, infermieri e tutto il personale che lavora nel blocco operatorio.

 

Nella foto i medici Marco Massani e Mario Mangano

 



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Isabella Loschi

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