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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

CHIUDIAMO LE “SCUOLE DI NAZISMO”

L’Anpi critica don Segat per aver accettato i soldi degli Skinheads e averli devoluti alla comunità di Lago. E chiede alle amministrazioni una presa di posizione nei confronti degli estremismi ideologici di destra

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CHIUDIAMO LE “SCUOLE DI NAZISMO”

REVINE LAGO – 500 euro non fanno una stella cometa. Ma la scia di polemiche che i 500 euro che don Ezio Segat, parroco di Revine Lago, ha devoluto alle famiglie immigrate fa luce più di una meteora. E – alla faccina dell’elemosina o del Natale in arrivo – più che armonizzare gli animi, separa le menti. E i cuori. E, purtroppo, non a torto.

Riepiloghiamo. La scorsa estate, Revine Lago ha ospitato il “solito” raduno di Skinheads. Centinaia di teste rasate, ideologicamente orientate verso tesi naziolsocialiste, si sono date appuntamento in Vallata. Il raduno è stato accolto con diffidenza, ostilità (verbali), indifferenza. Ma è durato tre giorni. Poi gli skinheads hanno levato le tende (in tutti i sensi) e se ne sono tornate a fare quello che quotidianamente fanno, ciascuna nel suo piccolo o grande mondo. Prima di partire gli skin hanno raccolto 500 euro. Una somma-obolo. Che hanno consegnato al parroco del paese, don Ezio Segat. Questo, ha preso i denari e li ha distribuiti alle numerose famiglie immigrate che abitano nella zona. E che di shei hanno sempre bisogno. Finita qui? Gnanca par sogno.

L’altra faccia dei 500 euro. A distanza di qualche mese dal fatto (cioé due giorni fa) il nome di don Ezio Segat appare nella lista dei “delinquenti italiani" redatta da Stormfront, il forum ispirato all'ideologia della superiorità della razza bianca e a Don Black, ex leader del Ku Klux Klan.

«Ha preso i soldi raccolti dal veneto skin e li ha dati ai poveri fratelli immigrati» scrive un certo "Costantino" sul forum in merito a don Ezio e lancia poi l'iniziativa della lista dei personaggi colpevoli di occuparsi degli immigrati.

Il commento dal form on line spumeggia in superficie. Arriva a Revine e nella diocesi di Vittorio Veneto. E l’eco di questa donazione fa un casino talmente bestiale che lo stesso vescovo Pizziolo, poche ore fa, interviene per dire la su-. Mons Pizziolo giudica “accuse deliranti” quelle rivolte a don Ezio. Assicura che l’idea di devolvere i 500 euro degli skinheads agli immigrati è condivisa da lui, e conclude augurandosi che l’episodio si chiuda, senza clamore o polemiche.

La coda. L’auspicio del vescovo però è troppo morbido. O tardivo. La pentola è stata scoperchiata ormai e il calderone della polemica vede schizzare fuori umori diversi. Il raduno skinheads che era stato accolto col magone da tanta gente di Revine torna, in qualche modo, a bruciare. Anche la memoria. E l’Anpi vittoriese pubblica una nota di fuoco: “Chiudiamo le tranquille scuole di nazismo”. Ricordando gli efferati episodi razzisti che negli ultimi tempi si sono verificati a Torino e Firenze, l’Anpi sostiene che “l’odio razziale e le idee nazifasciste vengono coltivate e fioriscono in ambienti ristretti ma tollerati.”

Secondo l’Anpi “il raduno che si svolge a Revine Lago agli inizi di settembre è un “tranquillo campeggio estivo di nazismo” dove si alimentano odio e fanatismo con convegni a cui prendono parte per niente rispettabili "criminali di guerra", teorici della razza, nostalgici del nazifascismo, perfino un’associazione italiana per l’apartheid sudafricana!”

Inoltre per l’Anpi vittoriese è paradossale che il parroco di Revine accetti i soldi di un raduno naziskin per usarli nell’asilo intitolato ai Patrioti della Brigata Piave, brigata partigiana che combattè in Vallata durante la Resistenza. “Una scelta – dicono all’Anpi - osteggiata dai genitori dell’asilo e quindi come un pomo della discordia questi soldi maledetti non hanno fatto che creare dei grattacapi e disaccordi nella comunità di Lago.”

Conclusione? Per ora il vescovo Pizziolo chiede di valutare con serenità la questione, mentre l’Anpi vorrebbe che “la faccenda si chiudesse con una netta presa di posizione delle amministrazioni locali nei riguardi dei gruppi di estrema destra e razzisti”

“Bisogna far capire a questa gente – scrive l’Anpi vittoriese - che non è la benvenuta da nessuna parte, non si possono più trovare scuse, bisogna fare propri i principi della Costituzione, ma anche senza scomodare la Carta Costituzionale, basterebbe un minimo di buon senso e potremmo far chiudere definitivamente tutte le scuole di nazismo con annesso campeggio estivo ed aprire invece le scuole dell’integrazione e della convivenza civile.

 


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