GORIZIA - È stato fermato a Monfalcone (Gorizia) A.B., il 41enne ricercato da giorni per il caso dell’omicidio di Franco Bernardo Bergamin, l’anziano trovato senza vita nell’armadio della sua abitazione di Limena (Padova). I carabinieri lo hanno localizzato nelle ultime ore nell’appartamento della compagna, mettendo fine alla fuga dell’uomo, che era scomparso da oltre una settimana. Gli investigatori stavano cercando Battaglia da mercoledì, quando il cadavere di Bergamin era stato rinvenuto chiuso in una stanza sigillata con cellophane, avvolto in due sacchi neri e nascosto dentro l’armadio. Il primo esame medico-legale ha evidenziato ferite alla testa, compatibili con un corpo contundente.

Bergamin, 80enne ex metalmeccanico, viveva da un paio d’anni a Limena e da tempo ospitava gratuitamente A.B. nel suo appartamento, in cambio di piccoli aiuti domestici. Secondo i vicini, il 41enne era l’unico a entrare e uscire dalla casa, mentre l’anziano, con problemi alle gambe, non si muoveva quasi mai. Una settimana fa, dopo una serata particolarmente rumorosa, di lui non si è saputo più nulla. Il ritrovamento del corpo in avanzato stato di decomposizione ha fatto scattare la ricerca di A.B., che fino a ieri non risultava ufficialmente indagato, ma veniva cercato come persona informata sui fatti. Ora la sua posizione è cambiata. L’autopsia, avviata nelle scorse ore, potrebbe confermare definitivamente la causa della morte.

Un particolare inquietante: la stanza dove è stato trovato il cadavere era stata saturata di deodoranti e la porta d’ingresso chiusa a chiave dall’esterno, nel chiaro tentativo di ritardare il ritrovamento.

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