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19 aprile 2024

Castelfranco

Colate di cemento ad Asolo, indagato un giovane manifestante

L’eurodeputato Andrea Zanoni esprime solidarietà al ragazzo e ai comitati

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Colate di cemento ad Asolo, indagato un giovane manifestante

ASOLO - «Nel Veneto ci sono questioni gravissime, come la corruzione dilagante, su cui si dovrebbe indagare a 360 gradi. Le manifestazioni dei cittadini che cercano di proteggere il proprio territorio non sono il problema». È il commento dell’eurodeputato Andrea Zanoni all’avviso di garanzia scattato nei confronti di un giovane che ha partecipato alla manifestazione del 7 aprile scorso contro l’adozione del Piano d’Assetto Territoriale (PAT) di Asolo, proposto dalla Giunta del Sindaco Loredana Baldisser.

Nei giorni scorsi è stato notificato un avviso di garanzia a Andrea Regosa, che ha partecipato alla manifestazione del 7 aprile in piazza Brugnoli. La contestazione da parte della Questura di Treviso è che il giovane avrebbe organizzato la manifestazione senza permessi ufficiali da parte del Comune per l’occupazione del suolo pubblico.

 

Domenica 7 aprile, i cittadini si erano dati appuntamento nel centro storico per dire no al PAT della Giunta asolana. Un centinaio di persone ha sfilato per il centro con cartelli dove si leggeva “Asolo è il nostro futuro”, “Stop al cemento” e “Salviamo Asolo”. Poi, dandosi la mano, i manifestanti hanno creato una catena umana che ha simbolicamente abbracciato il cuore della città, passando davanti al Municipio.

Uno dei giovani che ha animato l’incontro è stato proprio Andrea Regosa che, con il Comitato Asolo Viva, ha spiegato ai passanti il motivo dell’incontro. Ora il giovane è stato denunciato per violazione delle legge sulle manifestazioni pubbliche.

L’eurodeputato Andrea Zanoni (in foto), membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «È assurdo che finiscano alla sbarra i cittadini che vogliono far sentire pacificamente il loro dissenso contro un progetto, il PAT, presentato dall’Amministrazione asolana, che farebbe sparire ettari di verde per far posto a 350 mila metri cubi di cemento. Sono al fianco di Andrea Regosa, che ha semplicemente detto “no” ad uno scempio ambientale e ai Comitati che si stanno battendo per fermare un progetto scellerato».

 

Secondo il rapporto 2012 della Transparency International, Associazione internazionale non governativa e no profit che si propone di combattere la corruzione, l’Italia si piazza al 72° posto nella classifica della corruzione a livello mondiale, nelle ultime posizioni in Europa mentre Paesi come il Ghana e la Namibia risultano meno corrotti dell’Italia.

«Invito la Digos a un maggior impegno per scovare chi si macchia del gravissimo reato di corruzione anche qui nel Veneto. Mi auguro, inoltre, che venga ritirato il progetto che lascia carta bianca a speculazioni edilizie. Il PAT di Asolo potrebbe far sorgere sulle verdi colline di uno dei borghi più belli dell’Italia nuove orrende cattedrali di cemento».

 


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