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28 marzo 2024

ARMAGEDDON SULLA VIA DI DAMASCO

Categoria: Notizie e politica - Tags: Siria, Damasco, rai

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Francesca Salvador | commenti | (53)

 

Armageddon sulla via di Damasco.

 

 

Racconto di guerre imperiali viste da chi c’era.

 

Guerre condotte con bombardamenti, invasioni, rivoluzioni colorate, colpi di Stato e con l’arma principe dell’imperialismo: il terrorismo.

 

Guerre contro popoli e uomini liberi che, dal Vietnam alla Libia, dalla Serbia all’Iraq, sono condotte da una minoranza infima di potenti dalla voracità illimitata, oggi impegnati nella battaglia finale, Armageddon

 

Oggi la Siria sembra sprofondare sempre di più in un baratro di sangue e massacri senza fine.

 

NATO, Qatar, Arabia Saudita e le altre dittature del Golfo, alleati degli Usa e collisi-collusi con Israele per un ruolo dominante nel Medio Oriente, in Siria stanno facendo di tutto, fomentando finte rivolte e infiltrando mercenari dell’integralismo islamico, per continuare questa strage, non per fermarla.

 

Sono Assad e il popolo siriano che tentano disperatamente di fermarla.

 

Contrariamente a quanto ci racconta il menzognificio della stampa asservita al colonialismo occidentale, la Siria era rispettosa di tutte le sue minoranze e della volontà del popolo.

 

Il massacro siriano è stato ordito dagli Usa fin da molti decenni fa.

 

Non si vuole che in Medioriente sopravviva un paese laico, progressista, antimperialista, mille volte più democratico delle satrapie arabe e non piegato da Israele.

 

La polveriera siriana, creata e innescata dai vecchi colonialisti sconfitti, è solo il detonatore dell’aggressione all’Iran, ultimo Stato islamico sovrano e non obbediente all’Occidente.

 

Sono tutte guerre che, con la scusa della democrazia e della “lotta al terrorismo”, puntano allo scontro con Russia e Cina e, dunque, a un dominio totalitario mondiale.

 

Siamo in mano a una cosca di guerrafondai famelici e psicopatici.

 

 

Fulvio Grimaldi è un giornalista che nell'arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, Abc), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra.

Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di Stato ed è passato a Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista. fino a quando non è stato allontanato dal quotidiano, nel maggio 2003, subendo un licenziamento a causa di contrasti politici, essendosi trovato in dissidenza con la linea di partito relativamente ad alcune questioni internazionali (Iraq, Palestina, Cuba e Jugoslavia).

Ha poi lavorato all'autoproduzione di video-documentari su crisi globali e guerre, occupandosi quindi di politica internazionale: spiccano in particolare le sue posizioni filopalestinesi e a favore dei processi di integrazione in atto nell'America Latina.

Inoltre è stato l'unico testimone italiano della strage di Derry del 1972 (Bloody Sunday), che ebbe modo di documentare ampiamente. Si è occupato molto della ex-Jugoslavia, rimproverando una visione unilaterale da parte dell'informazione "ufficiale", da lui ritenuta antiserba e filocroata.

 

"Cari amici,

sono felice di comunicarvi, che il 13 gennaio sarà nostro ospite il giornalista Fulvio Grimaldi.

Durante la serata, proietteremo il suo docufilm “Armageddon sulla via di Damasco”

Seguirà dibattito con l’autore.

Io ho già visto il documentario e devo dire che Grimaldi ha svolto un lavoro molto serio, onesto e indipendente, nulla a che vedere con la solita propaganda propinataci tutti i giorni da giornali e TV sul libro paga degli psicotici manipolatori dell’informazione.

Sarà una serata all’insegna della vera informazione, vi prego di non mancare.

Arrivederci al 13!

Francesca"



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"Sono Assad e il popolo siriano che tentano disperatamente di fermarla."
Sì con le armi chimiche!
Scrivete anche che ruolo ha avuto Assad nell'assassinio dell'ex-Primo Ministro libanese Rafīq Ḥarīrī a Beirut nel 2005 visto che sembra rappresentato come un bravo ragazzo cosa che in realtà non è.

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Ti sbagli di grosso, ma non è colpa tua.

Tutti i media hanno raccontato un sacco di menzogne, come sempre.

Le armi chimiche non le sta usando l'esercito siriano, ma i ribelli armati dall'impero anglo-USraeliano.

Mai detto che Assad sia un bravo ragazzo, ma ho scritto che Assad con la partecipazione del popolo, sta tentando di fermare questi assassini stragisti armati da Cia & company.

Intanto i civili siriani muoiono, con la complicità ributtante delle nazioni occidentali.

Potresti venire, lunedì, il pubblico può porre liberamente qualsiasi domanda.

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volevo passarti questo link,

se ti fa piacere, in seguito possiamo condivedere alcune considerazioni...

http://www.youtube.com/user/newsanna/videos?

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Sicuramente i ribelli sono armati da Stati Uniti e anche loro avranno sicuramente ucciso civili che non c'entravano nulla con questa diatriba interna alla Siria. Il problema sta nel fatto che molti stati africani e del medio oriente sono governati da pseudo-dittatori che sono nominati a vita e fanno il bello e cattivo tempo. E' logico che dopo Tunisia Egitto e Libia anche altri in altri stati ora il grosse fette di popolazione cerchi di ribellarsi a dittature che durano da molte decine d'anni. Se Assad avesse indetto delle democratiche elezioni magari candidandosi lui stesso: se aveva consenso sarebbe rimasto al suo posto altrimenti il potere sarebbe passato nelle mani di qualcun altro. Ma purtroppo questo non fa parte della mentalità di quell'uomo: lui rappresenta il 12% della popolazione: gli alawiti,in uno stato dove la maggioranza è sunnita.Su circa 200mila soldati di carriera, gli alawiti sono 140mila: e sono l'80% degli ufficiali. Soprattutto, sono esclusivamente alawiti i due principali corpi di élite, la Guardia Repubblicana e la IV Divisione Corazzata, guidati da Maher, il fratello di Bashar Assad.
Assad ha subito bollato le manifestazioni di piazza come terrorismo, quando ancora non circolava neppure un'arma, e ha abilmente speculato sulla paura delle minoranze di finire perseguitate dalla maggioranza sunnita - contribuendo a convertire la paura in realtà: con le sue amnistie, ha scarcerato non gli oppositori laici, ma criminali e islamisti. Contemporaneamente i ribelli, male equipaggiati e male addestrati, e senza altra alternativa, si sono affidati agli jihadisti stranieri. Se i ribelli, infatti, senza gli jihadisti stranieri sarebbero stati presto travolti dall'esercito, neppure Assad senza Hezbollah avrebbe resistito a lungo. Quindi ora c'è una guerra in corso tra Hezbollah e seguaci di Al-Queda cioè tra due minoranze e tutti gli altri cioè sciiti,sunniti cristiani e laici che devono subire questa situazione.
Situazione molto complicata che bollarla solo come un fatto che siano gli Stati Uniti a volerla e a finanziarla è un modo molto semplicistico di sintetizzare il conflitto da parte di giornalisti notoriamente antiamericani come il Sig. Grimaldi.

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Magari fosse così,
purtroppo queste tesi sono sostenute a malincuore anche da molti filo-americani.

Dopo aver visto le prove.

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La cosa che più mi ha colpita,
gentile Politicamente Scorretto,
è il fatto che, anche gli oppositori di Assad, si siano stretti intorno al governo e al popolo per contrastare gli invasori.

Quello che vorrei far capire, è che non intendo imporre dei dogmi, o la Verità assoluta.

Finora ci hanno sempre detto che....

e questa versione la conosciamo a memoria, vogliamo vedere ed ascoltare anche l'altra campana?

Quella di cui nessuna TV o giornale parla?

Vogliamo darci l'opportunità di saperne di più?

Poi, le persone, potranno trarre da sole le conclusioni.

Non credo che la gente sia come la dipinge il Bastanzetti, una massa di decerebrati incapaci di pensare e plagiabili dalla guru di turno.

La gente ha bisogno di informazioni da ambo le parti, poi, può decidere comunque che Assad sia un dittatore sanguinario, colpevole di eccidi di massa della popolazione siriana come Gheddafi, Chavez, i palestinesi ecc ecc.

Ma saranno problemi loro, e soprattutto, potranno scegliere in base a molte più informazioni.

Di cosa avete paura?

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La NATO che recluta ed infiltra fondamentalisti islamici per fomentare la rivolta? Assad che tutela il proprio popolo? bombardandolo - donne e bambini inclusi - con le armi chimiche? e sono armi chimiche vere, mica le artistiche scie che disegnano i nostri cieli!
Tesi deliranti, destituite di qualsiasi minima credibilità. Ma perché, Sig.ra Salvador continua a terrorizzare le persone, almeno "certe persone", con queste angoscianti fantasie?

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DISONESTA' INTELLETTUALE
Michele Bastanzetti
31/12/2013 - 6:49

GURU DE 'NA OLTA

V.M. 18 (inequivocabile etichetta film a luce rossa)? Allora manco li apro. Certo che fare gli auguri di Buon Anno con un hard sarà pure controcorrente ma mi pare una caduta di stile non da poco. Mah… non ci sono più i Guru di una volta…


Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43

METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio.
Ma ora ti metto alla prova.
Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi
DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE.
E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...


Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18

ACCETTATO

Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.




MarcoM

03/01/2014 - 10:36
ma?
Non aveva detto che se Francesca le chiedeva di non scrivere più sul suo blog avrebbe rispettato le sue richieste? E lo ha fatto!
Come al solito tante ciance..



Politicamente Scorretto

03/01/2014 - 21:29
Ai ai ai
Ai ai ai Sig. Bastanzetti...... si rimangia la parola data con la scusa che qualcuno lo ha invitato a non abbandonare?.E lei doveva rispondere che aveva dato la sua parola e che quindi non poteva fare dietrofront,Secondo me non si aspettava che la Sig.ra Salvador le dicesse di non scrivere oiù sul suo blog........ questa volta ha toppato in pieno!




Michele Bastanzetti

03/01/2014 - 14:48

OBBEDISCO!

L'intenzione di lasciar perdere c'era tutta, Preg.mo MarcoM 1) per la dimostrata incapacità della Sig.ra Salvador di reggere un contraddittorio senza lasciarsi andare all' insulto (addirittura con infantili storpiature del cognome dell'inetrlocutore) 2) perché non mi è facile né piacevole sintonizzarmi su certe affermazioni così aberranti di chi vado a leggere. Poi però sono intervenuti alcuni amici, pochi ma qualificati amici, che mi hanno invitato a non abbandonare l'avamposto . Lei mi capirà: l'obbedienza è la dote prima di un buon soldato.





NON HO MAI AVUTO DUBBI, che il sig. Bastanzetti,
abbia sempre assunto una posizione PRONA a

"POCHI MA QUALIFICATI AMICI"


ai quali deve assolutamente "OBBEDIRE",

quale bravo soldatino irregimentato si è dimostrato in tutte le trascorse discussioni.

A me comunque, farebbe piacere se, per la prima volta, mostrasse un po' di dignità nel mantenere la parola data.

Assicuro voi tutti che, non ne sentirò la mancanza.

Ci sono altri blog verso cui veleggiare.

Temo, comunque, che la correttezza non faccia parte della sua personalità.











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Altra domanda: è giusto che la Sig.ra Salvador sfrutti Oggitreviso per pubblicizzare le sue deliranti fantasie e per fare opera di proselitismo? A me la cosa non disturba neanche più di tanto (a parte il peso di commentare certe assurdità) ma forse qualche preoccupazione si può nutrire per l'utenza "debole", per i lettori più suggestionabili.
PS: Ho controllato sulla Costituzione Italiana e non risulta che la Sig.ra Salvador possa abrogare la facoltà di parola mia o di nessuno altro. Almeno fino a quando lei ed il suo gruppo di discepoli non conquisteranno il potere...

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Effettivamente certe teorie sono veramente al limite della fantasia come quella sopra riportata che tutto sia costruito ad arte per portare gli Stati Uniti allo scontro con Russia e Cina cosa che non capisco che vantaggi possa portare agli Stati Uniti. La verità molte volte sta nel mezzo.
Su fatto che sfrutti Oggitreviso mi ricorda molto un'altra persona ai tempi della costruzione di una certa "bretella".;)

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Sig. Scorretto, non mi deluda! un conto è obbiettare su un atto amministrativo sbagliato (la fallimentare bretella), il che è diritto assodato di ogni vittoriese; altro è fare martellante campagna di plagio- disinformazione-proselitismo su questioni del tipo: “l’epidemia spagnola l’han causata i medici somministrando aspirina” – “ la vitamina C guarisce il cancro” – “stanno (chi?) avvelenando la umanità con le scie degli aerei” –“eccovi la ricetta dell’ elisir dell’ eterna giovinezza”- “l’Italia ha perpetrato un genocidio in Libia due anni fa” – “ la guerra in Siria l’ ha scatenata la NATO”e via delirando. Mi par concreto il rischio che quanto sopra getti una luce un tantino torva anche su Oggitreviso, il che dispiace.

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Nel passato era cosa nota al potere, che il risveglio delle persone sarebbe stato deleterio per i loro "affari", ecco perchè, in ogni epoca e società, vigeva la censura e l'indice.

Cit.

MICHELE BASTANZETTI

"Altra domanda: è giusto che la Sig.ra Salvador sfrutti Oggitreviso per pubblicizzare le sue deliranti fantasie e per fare opera di proselitismo? A me la cosa non disturba neanche più di tanto (a parte il peso di commentare certe assurdità) ma forse qualche preoccupazione si può nutrire per l'utenza "debole", per i lettori più suggestionabili."

Quindi ora, abbiamo capito perchè il povero cristo si assume l'onere e l'onore di commentare certe assurdità: lui è l'uomo forte, che deve tutelare il debole cervello dei lettori di OT!

Se io fossi un lettore di OT, sarei alquanto indignato per questa affermazione.

Bastanzettti capisca che le cose stanno cambiando, e ciò che lui fa e continuerà a fare (obbediente e prono soldatino al volere di suoi "pochi e fidati amici") per soffocare le voci dissidenti, non avrà successo.

E la pianti di usare come paravento "la mente debole dei poveri cittadini", tanto, ormai tutti hanno capito il suo gioco.

Ora si è perfino scagliato contro il "mitico" comandante Felix, appena costui si è azzardato a dissentire una virgola dal "verbo" del soggiogato soldatino irregimentato al potere.

Come volevasi dimostrare, il nostro non solo non sa perdere con eleganza, ma manca completamente di dignità continuando a commentare e scrivere in questo blog dopo aver dichiarato:

Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43

METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio.
Ma ora ti metto alla prova.
Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi
DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE.
E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...


Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18

ACCETTATO

Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.










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E’ noto che uno dei sistemi più usati dai manipolatori di coscienze è quello di evocare scenari apocalittici, complotti, oscure entità astratte o concrete che starebbero tramando contro la libertà e la felicità delle gente comune. Tali coscienze, almeno quelle più sprovvedute, a fronte di simili e choccanti rivelazioni nutrono un senso di ammirazione verso chi ha saputo svelare simili scenari e per questo sono portate a conceder a questi "illuminati" la fiducia incondizionata fino a subirne la leadership. Tale leadership, così affermatasi, è in grado poi di pilotare la gente semplice; pilotarla politicamente o per altri vantaggi personali spesso di natura venale.

PS: E' perché non scrivessi questo,Sig.ra Salvador, che bramava di togliermi la facoltà di parola?

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io non ho tolto mai la parola a nessuno

ma quando sono stata invitata ad esprimere la mia volontà l'ho fatto.

Evidentemente ci sono persone senza pudore:


Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43

METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio.
Ma ora ti metto alla prova.
Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi
DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE.
E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...


Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18

ACCETTATO

Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.

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Lei non ha mai tolto la libertà di parola a nessuno semplicemente perchè NON ha la facoltà di farlo (almeno su OT, nel suo entourage non so...). Altrimenti oltre a ridurmi al silenzio, come continua ossessivamente a scrivere che vorrebbe accadesse, mi avrebbe pure spedito in un campo di lavoro in Siberia. Ma come fa a tacere un bravo e libero cittadino quando vede pubblicate certe dannose assurdità?
PS: Sorvoliamo sul fatto che sulle armi chimiche usate da Assad contro i civili l'ispezione ONU ha smentito la Sig.ra Salvador....

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ONU SMENTISCE BASTANZETTI (E TUTTI E DUE PIU LA NATO, RACCONTANO BALLE!)

Ma come fa a tacere una brava e libera cittadina (non prona e obbediente agli ordini superiori come il mitico soldatino Bastanzetti che prontamente, ogni volta reagisce agli ordini con un sano e sonoro:obbedisco!)
quando deve subire le reiterate bugie di costui e dei suoi accoliti?

Oh, uomo senza dignità, disposto a qualsiasi arrampicamento di specchi pur di sommergerci delle sue bugie dopo aver solennemente promesso di tacere.

Nessuno mai, qui, gli aveva intimato il silenzio, anzi... DA SOLO SE LO ERA IMPOSTO, salvo poi far marcia indietro per i suoi disonesti scopi..

Ora, che costui mantenga le promesse

Inoltre ricordo che il blog è un diario personale, nel quale mi piace accogliere interlocutori non in base alla comunanza di idee, ci mancherebbe, ma in base alla correttezza, all'onestà e alla dignità, cose che quest'uomo non sa nemmeno cosa siano.





Cinque bugie sul rapporto dell’ONU sulle armi chimiche in Siria

settembre 18, 2013

Cinque bugie inventate per orientare il rapporto dell’ONU sull’attacco con armi chimiche in Siria
Tony Cartalucci Land Destroyer 17 settembre 2013

Come previsto giorni prima che la relazione sulle armi chimiche siriane delle Nazioni Unite fosse pubblicata, l’occidente ha iniziato a manipolarne i risultati per sostenere la propria vacillante storia riguardante i presunti attacchi con armi chimiche del 21 agosto 2013, a Damasco orientale, Siria. L’obiettivo, naturalmente, è continuare a demonizzare il governo siriano e contemporaneamente sabotare il recente accordo siriano-russo per far controllare e disarmare le scorte di armi chimiche della Siria da parte di osservatori indipendenti.

999688Una raffica di titoli sospetti ha tentato di collegare, nella mente dei lettori disattenti, la “conferma” delle Nazioni Unite sull’uso in Siria di armi chimiche e le pretese occidentali che sia stata opera del governo siriano. Inoltre, i governi statunitense, inglese e francese hanno rapidamente stilato una lista di balle volte a fare presentare il rapporto delle Nazioni Unite come favorevole alle loro accuse infondate contro il governo siriano. L’articolo della BBC, “Stati Uniti e Gran Bretagna indicano che il rapporto delle Nazioni Unite ‘incolpa la Siria’“, ancora una volta afferma inequivocabilmente ciò: “Il rapporto delle Nazioni Unite non attribuisce la colpa dell’attacco, non facendo parte del suo mandato”. Tuttavia ciò non ha impedito al ministro degli Esteri inglese William Hague dal sostenere: “Dalla ricchezza di dettagli tecnici nella relazione, anche sulla portata dell’attacco, la coerenza dei risultati dei test dei campioni nei laboratori indipendenti, le dichiarazioni dei testimoni e le informazioni sulle munizioni utilizzate e le loro traiettorie, è del tutto evidente che il regime siriano sia l’unico che avrebbe potuto esserne responsabile”. E l’ambasciatrice statunitense all’ONU Samantha Power ha dichiarato: “I dettagli tecnici del rapporto delle Nazioni Unite evidenziano che solo il regime avrebbe effettuato questo attacco con armi chimiche su grande scala”. Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius avrebbe detto: “Quando si guardano i risultati con attenzione, le quantità di gas tossico utilizzate, la complessità delle miscele, la natura e la traiettoria dei vettori, non c’è alcun dubbio sull’origine dell’attacco”. Il Washington Post è andato oltre, e forse stupidamente, ha dato una spiegazione dettagliata di ogni montatura che l’occidente usa per strumentalizzare l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite. In un articolo intitolato “Il rapporto delle Nazioni Unite sulle armi chimiche è abbastanza schiacciante per Assad“, dove 5 punti vengono usati per motivare perché il rapporto delle Nazioni Unite “accusi” il governo siriano.

Le 5 bugie
Bugia n°1. Le armi chimiche, consegnate assieme alle munizioni, non sono state utilizzate dai ribelli: questa affermazione fa anche riferimento al “Syria watcher” Eliot Higgins, noto come “Brown Moses“, osservatore, seduto in una poltrona nel Regno Unito, della crisi siriana, che documenta le armi utilizzate nel conflitto sul suo blog. Mentre Higgins spiega che questi razzi, che hanno un calibro particolarmente grande (140 millimetri e 330 millimetri), non sono stati visti (da lui) nelle mani dei terroristi che operano all’interno e lungo i confini della Siria, vecchi suoi post mostrano razzi simili, ma più piccoli, certamente in costruzione e in azione nelle mani dei militanti. Il Washington Post sostiene che in qualche modo questi razzi più grandi richiedano una “tecnologia” cui i militanti non hanno accesso. Questo è decisamente falso. Un razzo viene lanciato da un semplice tubo, ed ai terroristi basterebbe la semplice tecnologia aggiuntiva per i razzi più grandi, quale un camion per montare il tutto. Per un fronte armato che schiera carri armati rubati, trovare un camion su cui montare tubi di metallo di grandi dimensioni sembrerebbe un compito piuttosto elementare, soprattutto se per effettuare un attacco simulato tale da giustificare l’intervento straniero e salvarne la vacillante offensiva.

Bugia n°2. Il sarin è stato lanciato da una zona controllata dal regime. Il Washington Post sostiene che: “La relazione conclude che i proiettili provenivano da nord-ovest del quartiere mirato. Quella zona era ed è controllata da forze del regime siriano ed è terribilmente vicina a una base militare siriana. Se i proiettili fossero stati sparati dai ribelli, probabilmente sarebbero giunti da sud-est, in mano ai ribelli”. Ciò che il Washington Post non cita sono i “limiti” che la stessa squadra dell’ONU ha indicato sulla credibilità delle proprie scoperte, a pagina 18 del rapporto (22 del .pdf), le Nazioni Unite dichiarano: “Il tempo necessario per condurre un’indagine dettagliata su entrambe le posizioni, nonché prelevare campioni, era molto limitato. I siti sono stati visitati da altri individui, sia prima che durante l’inchiesta. Frammenti e altre possibili prove sono stati chiaramente manipolati e spostati prima dell’arrivo della squadra investigativa”. Va inoltre notato che i militanti ancora controllano la zona dopo il presunto attacco e fino all’inchiesta del personale dell’ONU. La manomissione o l’inserimento di prove sarebbero stati effettuati da amici dell’”opposizione”, e sicuramente il governo siriano non punterebbe dei razzi in direzioni che potrebbero implicarlo.

Bugia n°3. L’analisi chimica suggerisce che il sarin probabilmente era parte di un rifornimento controllato, il Washington Post afferma: “Gli investigatori delle Nazioni Unite hanno analizzato 30 campioni, trovando che contenevano non solo sarin, ma anche “prodotti chimici rilevanti, come stabilizzatori.” Questo suggerisce che le armi chimiche sono state prese da un deposito controllato, dove avrebbero potuto essere trasformate per l’impiego da parte di truppe addestrate al loro uso. Solo, per effettuare un attacco sarebbe anche necessario utilizzare agenti chimici stabilizzati e personale addestrato al loro uso”. Dai depositi saccheggiati in Libia, alle armi chimiche segretamente trasferite da Stati Uniti, Regno Unito o Israele, attraverso l’Arabia Saudita o il Qatar, non vi è scarsità di fonti possibili. Per quanto riguarda i “ribelli” privi del necessario addestramento nell’usare armi chimiche, la politica degli Stati Uniti ha fatto in modo che non solo ricevessero l’addestramento necessario, ma aziende della difesa occidentali, specializzate nella guerra chimica, avrebbero affiancato i militanti in Siria. La CNN ha riferito, nel suo articolo del 2012 “Fonti: gli USA addestrano i ribelli siriani nella sicurezza delle armi chimiche“, che: “Gli Stati Uniti e alcuni alleati europei usano aziende della difesa private per addestrare i ribelli siriani su come proteggere le scorte di armi chimiche in Siria, hanno detto alla CNN un alto funzionario degli Stati Uniti e diversi diplomatici di alto livello. L’addestramento, che si svolge in Giordania e in Turchia, comprende come monitorare e proteggere le scorte, e gestire siti e materiali bellici, secondo le fonti. Alcuni contractor sono in Siria per collaborare con i ribelli nel monitorare alcuni dei siti, secondo uno dei funzionari”.

Bugia n°4. Caratteri cirillici sui proiettili, il Washington Post afferma: “Lettere russe sui proiettili di artiglieria suggeriscono fortemente che siano di fabbricazione russa. La Russia è un importante fornitore di armi del governo siriano, naturalmente, ma non al punto di rifornire direttamente o indirettamente di armi i ribelli”. La logica del Washington Post non vale una cicca. I terroristi che operano in Siria possiedono fucili e perfino carri armati di origine russa, rubati o acquisiti attraverso una vasta rete di trafficanti di armi costruita dalla NATO e dai suoi alleati regionali, per perpetuare il conflitto. Inoltre, inscenando gli attacchi, i terroristi e i loro sostenitori occidentali, in particolare gli attacchi la cui ricaduta dovrebbe suscitare un profondo cambiamento geopolitico a favore dell’occidente, avrebbero speso del tempo per far sembrare che l’attacco fosse opera del governo della Siria. L’uso di armi chimiche da parte di militanti contro una posizione di altri militanti, costituirebbe un attacco sotto “falsa bandiera” e ovviamente ciò richiederebbe una sorta di segno o prova incriminante sulle armi usate nel bombardamento.

Bugia n°5. Le osservazioni del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla relazione, il Washington Post ammette l’esiguità di questo ultimo punto, affermando: “Questo è forse il caso più circostanziale di tutti, ma è difficile ignorare il chiaro sottinteso della conferenza del Segretario Generale Ban Ki-moon nel discutere il rapporto...” Il Washington Post, e gli interessi che guidano il suo comitato di redazione, non riuscivano nemmeno a produrre cinque argomentazioni ragionevolmente convincenti sul perché il rapporto delle Nazioni Unite implichi, in qualche modo, il governo siriano, così mettendo in dubbio le affermazioni relative alla “ricchezza di dettagli tecnici” che accuserebbe il Presidente Bashar al-Assad. Il rapporto delle Nazioni Unite conferma che sono state utilizzate armi chimiche, un punto che non è contestato dalle parti in conflitto, né prima nè dopo che l’inchiesta delle Nazioni Unite avesse inizio. Ciò che l’occidente cerca di fare ora è sfruttare la propria narrativa della relazione e, ancora una volta, creare una giustificazione infondata per continuare la guerra contro la Siria, sia come elemento di una politica estera ufficiale che coperta.




BASHAR AL-ASSAD, LA SIRIA E LA VERITA’ SULLE ARMI CHIMICHE
Postato il Domenica, 09 dicembre @ 08:00:43 GMT di davide

Informazione DI ROBERT FISK
independent.co.uk

Più grande la bugia, più la gente la crederà. Sappiamo tutti chi ha pronunciato questa frase - ma funziona ancora. Bashar al-Assad possiede armi chimiche. Egli può usarle contro il suo popolo. Se lo fa, l'Occidente non starà a guardare. Abbiamo già sentito tutte questa cose lo scorso anno - e il regime di Assad più volte ha ribadito che se - avesse armi chimiche, non le userebbe mai contro il suo popolo.

Ma ora Washington sta giocando ancora la solita stessa carta dappertutto. Bashar ha armi chimiche. Egli può usarle contro il suo popolo. E se lo fa ...

Beh, se dovesse farlo, Obama, Madame Clinton e la Nato s’arrabbierebbero davvero tanto. Ma la scorsa settimana, tutti i soliti pseudo-esperti che non riescono neanche a trovare la Siria sulla cartina ci hanno avvertito ancora del gas mostarda, degli agenti chimici, degli agenti agenti biologici che la Siria potrebbe possedere e utilizzare.
E le fonti?
Dei fantasiosi specialisti che non ci hanno avvertito sull’11 settembre, ma hanno insistito sulle armi di distruzione di massa di Saddam nel 2003: "fonti anonime dei servizi segreti militari". D'ora in poi a diventare un acronimo di UMIS.

Coup de théâtre

E ora, il colpo di scena. Qualcuno dalla Canadian Broadcasting Corporation mi ha chiamato questa settimana per parlare sull'uso di armi chimiche di Hafez al-Assad (padre di Bashār al-Asad, ndr) a Hama durante la rivolta sunnita in città nel 1982. Le loro fonti erano le stesse vecchie UMIS. Ma mi è capitato di essere ad Hama nel febbraio del 1982 - che è il motivo per cui questo canadese mi ha chiamato - e mentre l'esercito siriano di Hafez macellava senza problemi la propria gente (che erano, tra l'altro, funzionari del regime e le loro famiglie), non furono però mai usate armi chimiche.

Non un solo soldato che ho visto ad Hama portava con sè una maschera antigas. E nemmeno un civile. L'aria pericolosamente profumata che io e i miei colleghi abbiamo respirato di agenti chimici dal nostro (allora) alleato Saddam contro i soldati iraniani nel 1980 non era presente. E nessuna delle decine di civili sopravvissuti che ho intervistato in 30 anni dal 1982 non ha mai parlato dell’uso di gas.

Ma ora dobbiamo credere che è stato usato. E così questo racconto infantile è iniziato: Hafez al-Assad ha usato gas contro il suo popolo ad Hama 30 anni fa. Così il figlio Bashar può fare la stessa cosa di nuovo. E non era che una delle ragioni per cui abbiamo invaso l'Iraq nel 2003 - perché Saddam aveva usato gas contro il suo stesso popolo e poteva farlo ancora ?

Stupidaggini

Sì, più grande è la menzogna, meglio è. Certamente noi giornalisti abbiamo fatto il nostro dovere nel diffondere queste fesserie. E Bashar - le cui forze hanno commesso già abbastanza crimini- sta per essere accusato di un altro crimine che però non ha ancora commesso e che nemmeno suo padre ha commesso. Certo le armi chimiche sono una bella rogna, amici. Ecco perché gli Stati Uniti hanno fornito Saddam con i componenti per loro, insieme con la Germania (naturalmente).

Ecco perchè, quando Saddam usa per la prima volta il gas ad Halabja, l’UMIS racconta agli ufficiali della CIA d’incolpare l’Iran. E sì, Bashar ha probabilmente alcune sostanze chimiche in qualche fusto arrugginito da qualche parte in Siria. La signora Clinton è preoccupata che possano "cadere in mani sbagliate" - come se fossero attualmente "nelle mani giuste". Ma i russi hanno detto che Bashar non le userà. Che interesse avrebbe a far arrabbiare la sua unica superpotenza alleata se dovesse usarle ?

E tra l'altro, chi è stato il primo esercito a usare il gas in Medio Oriente? Saddam? No. Gli inglesi, naturalmente, agli ordini del generale Allenby, contro i turchi nel Sinai nel 1917. E questa è la verità

Robert Fisk




La NATO è il principale responsabile mondiale del terrorismo
7 gennaio 2014 |
Al Qa’ida, eterno complemento della Nato
di Thierry Meyssan

La scoperta dei legami che uniscono il primo ministro, Recep Tayyip Erdoğan, ad Al-Qa’ida sconvolge la politica turca. Ankara non solo ha sostenuto attivamente il terrorismo in Siria, ma ha lo ha fatto nel quadro di una strategia della NATO. Per Thierry Meyssan, il caso dimostra anche il carattere artificiale dei gruppi armati che combattono contro il governo e il popolo siriano
Rete Voltaire | Damasco | 6 gennaio 2014

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Finora, le autorità degli Stati membri della NATO sostengono che il movimento jihadista internazionale, che hanno sostenuto in occasione della sua formazione, durante la guerra in Afghanistan contro i sovietici (1979), si sarebbe ritorto contro di loro a seguito della liberazione del Kuwait (1991). Essi accusano Al-Qa’ida di aver attaccato le ambasciate USA in Kenya e in Tanzania (1998) e di aver fomentato gli attentati dell’11 settembre 2001, ma ammettono che dopo la morte ufficiale di Osama Bin Laden (2011), certi elementi jihadisti hanno nuovamente collaborato con loro in Libia e in Siria. Tuttavia , Washington avrebbe messo fine a questo riavvicinamento tattico nel dicembre 2012.

In realtà, questa versione è contraddetta dai fatti: Al-Qa’ida ha sempre combattuto gli stessi nemici dell’Alleanza Atlantica, così come rivela ancora una volta lo scandalo che attualmente sta scuotendo la Turchia.

Si è appreso che il banchiere di Al Qa’ida , Yasin al-Qadi , che veniva designato come tale e ricercato dagli Stati Uniti dopo gli attentati contro le loro ambasciate in Kenya e Tanzania (1998) – era un amico personale sia dell’ex vicepresidente USA Dick Cheney sia dell’attuale primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan. Scopriamo che questo “terrorista” aveva un tenore di vita sontuoso e viaggiava in un aereo privato facendosi beffe delle sanzioni ONU contro di lui. Così, ha visitato almeno quattro volte Erdoğan nel solo 2012, arrivando dal secondo aeroporto di Istanbul, dove, dopo aver scollegato le telecamere di sorveglianza, è stato accolto dal capo dellle guardie di sicurezza del Primo Ministro senza dover passare per la dogana.

Secondo la polizia e i magistrati turchi che hanno rivelato queste informazioni e incarcerato i ragazzi di svariati ministri coinvolti nel caso, il 17 dicembre, 2013 – prima di essere spogliati delle indagini o sollevati dal loro incarico dal primo ministro – Yasin al-Qadi e Recep Tayyip Erdoğan avevano sviluppato un vasto sistema di distrazione di fondi per finanziare Al-Qa’ida in Siria.

Nel momento in cui questo incredibile doppio gioco veniva portato alla luce, la polizia turca ha fermato vicino al confine siriano un camion che trasportava armi per Al Qa’ida . Delle tre persone arrestate, una dichiarava di trasportare il carico per conto della IHH, l’Associazione “umanitaria” dei Fratelli Musulmani turchi, mentre un’altra affermava di essere un agente segreto turco in missione. In definitiva, il governante proibiva alla polizia e alla giustizia di fare il proprio lavoro, confermava che il trasporto era un’operazione segreta del MIT (i servizi segreti turchi), e ordinava che il camion e il suo carico potessero riprendere il loro cammino.

L’inchiesta mostra anche che il finanziamento turco di Al-Qa’ida usava un’industria iraniana sia per agire sotto copertura in Siria sia per condurre operazioni terroristiche in Iran. La NATO disponeva già di complicità a Teheran durante l’operazione “Iran-Contras” presso i circoli vicini all’ex Presidente Rafsanjani, come lo sceicco Rohani, divenuto poi l’attuale presidente.

Questi fatti sono intervenuti nel momento in cui l’opposizione politica siriana in esilio lancia una nuova teoria alla vigilia della Conferenza di Ginevra: il Fronte al-Nosra e l’Emirato Islamico in Iraq e il Levante (ÉIIL ) sarebbero solo dei fantocci dei servizi segreti siriani incaricati di spaventare la popolazione per ricondurla verso il sistema. L’unica opposizione armata sarebbe dunque quella dell’Esercito Siriano Libero (ESL), che riconosce la sua autorità. Non ci sarebbe nessun problema di rappresentatività alla Conferenza di Pace.

Saremmo dinque pregati di dimenticare tutto il bene che la stessa opposizione in esilio diceva di Al Qa’ida da tre anni così come il silenzio degli Stati membri della NATO sulla diffusione del terrorismo in Siria.

Pertanto, se si può ammettere che la maggior parte dei leader dell’Alleanza atlantica ignorasse del tutto il sostegno della loro organizzazione al terrorismo internazionale, si dovrà anche ammettere che la NATO è il principale responsabile mondiale del terrorismo
Thierry Meyssan

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Atene era la più potente tra le città stato greche. Aveva creato una lega detta di Delo e applicava in politica uno strano binomio; era democratica internamente e imperialista all'esterno. Cominciò infatti ad essere arrogante a pretendere tributi e comportamenti di sudditanza nei suoi confronti. Entrò in collisione con la lega peloponnesiaca guidata da Sparta e visse pestilenze, sconfitte, ridimensionamento.
Questa guerra del passato era la più studiata nelle università americane negli anni della guerra fredda perchè contrapponeva una alleanza governata da una potenza marittima - gli USA - ad una alleanza guidata da una potenza terrestre - l'Unione sovietica. Oggi invece andrebbe studiata per come una gestione scellerata delle alleanze e l'arroganza in politica estera possono distruggere una società fiorente.
Lungi da pensare al caso siriano in un ottica di questo tipo, certamente vorrei che la vecchia regola usata nel sistema internazionale passato - quella cioè di non ingerenza negli affari interni di un paese sovrano - fosse rispettata. Morti e lutti ce ne saranno comunque, ma saranno in numero inferiore e soprattutto, una volta finito il problema, non risorgerà più perchè la soluzione trovata è interna al paese. Se la soluzione viene da fuori o prima o poi il discorso verrà riaperto.

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Dunque l’ Egr. Tabarly è per la non ingerenza negli affari interni di uno stato sovrano. Ci spieghi, o Anonimo: 1) quando è che uno stato può definirsi sovrano? Lo sono, ad esempio, gli stati in cui il potere è detenuto da un ditttatore e dove non si svolgono libere elezioni (v. Siria di Assad)? 2) il massacro di civili, i milioni di profughi, l’uso di gas-tortura-stupri-detenzione illegale sono affari interni o questioni che riguardano l’ umanità intera? Forse per il Sig. Tabarly (quella “Croce di Ferro” sulla sua foto insospettisce) anche l’olocausto era un affare interno al Terzo Reich e gli USA non avrebbero dovuto sacrificare i propri ragazzi per debellare Hitler...
PS: Nel contempo lo stesso Egr. Tabarly si indigna per la “mancanza di palle” dello Stato Italiano sulla questione marò, che riguarda l’omicidio di due cittadini indiani e quindi parrebbe un “affare interno”.

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Avevo già detto in un'altra occasione che Felix appartiene alla prima guerra mondiale e non alla seconda. Se vuole saperne di più potrebbe essere sorpreso dal fatto che il protagonista era anti-nazista e proprio per il suo comportamento ha molti estimatori nei paesi che da soldato ha combattuto. Non è un caso che i nazisti lo avessero condannato a morte. Ciò implica che non posso accettare le sue indicazioni riguardo a una mia simpatia per il nazismo, che personalmente non sopporto, nè tanto meno supporto. Pertanto le chiedo cortesemente di non incorrere più in tali cadute di stile che non le fanno onore.
Comprendo poi molto bene la sua posizione ed è rispettabilissima, Tutti infatti dovremmo lavorare per la creazione di migliori condizioni di vita in ogni parte del pianeta. Ma non credo che l'intervento esterno sia la soluzione ai problemi. Per esperienza so che sarebbe sempre meglio puntare al male minore, e non sempre tale limite può essere deciso con facilità. La sovranità di uno stato esiste e da sempre era rispettata da tutti. E' per un problema di sovranità che i due marò sono detenuti in India. L'India infatti non aveva sovranità su loro, ma convinti della bontà delle nuove teorie dell'ingerenza (spesso chiamata umanitaria), hanno pensato bene di trovare un loro sistema. che non tiene conto della vecchia saggezza interstatale. La definizione di sovranità può essere trovata su qualsiasi buon libro di relazioni internazionali, ma sintetizzando si potrebbe dire che essa dà allo stato un potere supremo gestibile all'interno dei confini e nei confronti dei propri cittadini. Inoltre nei rapporti internazionali implica l'indipendenza nelle proprie politiche, da mettere però a confronto con quelle degli altri stati sovrani.
L'esercizio della sovranità esprime la possibilità di esercitare una supremazia che viene meno se si accetta l'ingerenza di altri.
Non posso convincerla di qualcosa di cui lei è oppositore, ma cercherò di fare un esempio. La primavera araba in Egitto ha portato il paese ad eleggere come presidente un fratello musulmano al posto di Mubarak. Mubarak potrebbe essere definito come un dittatore, forse più blando di un Saddam, ma certamente non si può parlare di lui come di un democratico. Quindi tutti i paesi occidentali hanno applaudito al cambio e alla ritrovata democrazia (più che ritrovata era proprio trovata per la prima volta). Ma ciò forse non era tale e le speranze, della stessa popolazione egiziana sono venute meno e con esse sono sorti altri problemi ben più seri. Con Mubarak la gente mangiava, con Morsi molto meno. In questi casi nessuno stato può ergersi a giudice, nè intervenire, anche perchè quasi sempre un'intervento nasconderebbe interessi di parte (vedasi la Francia in Libia), ma è bene che la storia faccia il suo corso. In politica estera non esistono i buoni e i cattivi, esistono solo i vincitori e i perdenti. Poi se lei mi vuole accusare di essere realista, accetto la sua critica, ma le vorrei suggerire un libro di Panebianco (un accreditato giornalista), titolato democrazia e guerra, dove si dimostra che le democrazie sono più aggressive delle dittature. E non sono balle ma evidenze scientifiche. Perchè non mi ha risposto sulla guerra del Peloponneso che dovrebbe conoscere bene? O è d'accordo con la mia visione?
Ultima. Nei confronti di Assad si è mai domandato cosa pensa la Chiesa cattolica? Sono sicuro rimarrebbe molto sorpreso. Alla prossima.

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Ho letto la biografia (stringata) del Felix e non ho mai affermato che lei, Egr. Tabarly, possa essere filonazista. Ma come ben sa la Croce di Ferro, rivalutata alla grande da Hiltler in persona con abbellimenti vari persino in oro e diamanti, è divenuta uno dei simboli dell' estrema destra. Quindi, poiché il mondo dell' web è una giungla e "accà nisciuno è fesso" bisogna sempre muoversi coi sensi ben vigili...

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Andiamoci piano con i gas. Già un'altra volta si è usata la scusa del nucleare per attaccare qualcuno, accusa che si è poi rivelata infondata. Se si ricorda il Segretario agli Esteri statunitense Powell saprà anche che non si è più ripresentato per la vergogna di esser stato preso in giro. Io non voglio difendere nessuno, semplicemente credo sia opportuno rispettare la sovranità degli stati a meno che lo stato stesso non rinuncia ad essa per validi motivi.

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Dunque "le bombole" che stan viaggiando in questi giorni nel Mediterraneo, scortate anche da unità russe e che son parte frazionale delle 1300 tonnellate stimate del mostruoso armamento chimico del dittatore Assad, secondo lei sono una bufala. Mah...questi marinai quante ne raccontano...

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Le condizioni del fronte siriano sono l interesse strategico principale delle mire egemoniche degli Usa. E' sempre l IRAN sia per i giacimenti petroliferi sia per il fatto che questo stato sovrano vende il petrolio alla cina in yuan anzichè in dollari. Forse qualcuno un po meglio informato nota qualche analogia con gli attacchi usa verso IRAQ E LIBIA. Ricordiamo che la Cina detiene una grossa fetta di titoli di stato Americani e se domani decidesse di venderli, difficilmente troverebbe qualcuno disposto a riprenderseli con conseguenze gravi sul valore del dollaro. Bene, questo è il discorso di quello che le TV e giornali definiscono un dittatore, due volte presidente dell IRAN, professore di Ingegneria che oggi dopo aver perso le ultime elezioni è tornato al suo lavoro , senza scorta, usando i emzzi pubblici per recarvisi, proprio come il "professor" Monti, giusto per fare un esempio.



NEW YORK – E’ l’ottavo discorso di Mahmoud Ahmadinejad all’Onu, il più bello, il più emozionante, il più completo. Il presidente dell’Iran non tralascia un solo problema del mondo senza averne parlato; parla di tutto quello che non va, in tutto il mondo ed in questo senso il suo discorso è realmente qualcosa di unico. Ecco la traduzione della versione integrale del suo discorso:

La terra d’Iran

“Io vengo dall’Iran, dalla terra della bellezza e dell’imponenza, dalla terra della scienza e della cultura, la terra della saggezza e delle virtù, dalla culla della filosofia e dello gnosticismo, dalla patria del sole e della luce, la terra degli scienziati, dei saggi, dei filosofi, degli gnostici, dei letterati, la terra di Avicenna, Ferdowsi, Rumi, Hafez, Attar, Khayyam e Shahriar; sono quì in veste di rappresentante di un popolo grande e dignitoso, tra i fondatori della cultura umana e tra gli eredi di essa; sono il rappresentante di gente saggia, innamorata della libertà e della pace, affettuosa, che ha assaggiato il sapore amaro delle guerre e delle aggressioni e che ama la pace e la serenità.

Il messaggio dell’Iran

Oggi sono quì con voi fratelli e sorelle provenienti da tutto il mondo per parlare per l’ottava volta in otto anni di servizio al popolo del mio paese, e dimostrare al mondo intero che il dignitoso popolo dell’Iran, proprio come il suo passato splendente, ha ancora oggi un pensiero rivolto a tutto il mondo e non rinuncierà a qualsiasi sforzo per lo sviluppo ed il rafforzamento della pace, della sicurezza e della stabilità nel mondo; e l’Iran sa che questo non sarà possibile se non con la cooperazione e l’aiuto degli altri.

Sono quì per riferire a voi rispettabili presenti il messaggio divino degli uomini e delle donne del mio paese. Un messaggio che il maestro dell’orazione della terra d’Iran, Saadi di Shiraz, ha reso immortale in questi due versi:

I figli di Adamo sono uno parte dell’altro, dato che sono creati da un unico gioiello

quando la vita reca male ad una di queste parti, le altre parti perdono la propria quiete

Nei sette anni precedenti ho parlato delle sfide e delle soluzioni e dell’orizzonte dinanzi al mondo ed oggi voglio osservare questo argomento da un’altra angolatura. Passano migliaia di anni dalla diffusione sulla terra dei figli di Adamo, figli che con colori, gusti, lingue e tradizioni differenti hanno tutti sognato la costruzione di una società piena di amore, per raggiungere una vita più bella e stabilire il benessere, la pace e la sicurezza.

Come sarebbe il mondo se…

Nonostante lo zelo incessante dei buoni e dei grandi riformatori e degli amanti della giustizia e nonostante i tanti sacrifici delle masse popolari per raggiungere la felicità e la vittoria, tranne delle piccole eccezioni, la storia dell’umanità è stata piena di sconfitte e fatti amari.

Immaginatevi cosa sarebbe successo se gli egoismi, le mancanze di fiducia, le dittature, non ci fossero state e se nessuno avesse usurpato i diritti altrui? Se invece della ricchezza e del consumo, il rispetto ad una persona dipendesse dalle sue virtù? Se l’uomo non avesse attraversato il periodo nero del medioevo, se i potenti non avessero impedito il progresso in quel periodo? Se non ci fossero state le crociate, ed il periodo dello schiavismo, ed il colonialismo? Se non ci fossero stati i due conflitti mondiali e le guerre in Corea e Vietnam e non ci fossero state le guerre che ci sono state in Africa, America Latina e nei Balcani? Se invece dell’occupazione della Palestina e l’imposizione di un falso regime ad essa e la costrinzione di migliaia di persone a lasciare le proprie case si fosse fatto dell’altro? Se non ci fosse stata la guerra di Saddam contro l’Iran ed i potenti di quel tempo invece del sostegno a Saddam avessero sostenuto i diritti del popolo iraniano? Se non si fosse verificato l’amaro fatto dell’11 Settembre e se non ci fossero state le aggressioni contro Iraq ed Afghanistan e se invece di gettare a mare il corpo di un imputato ucciso senza processo si avesse deciso di processarlo in modo che la verità venisse a galla? Se non si fosse usato il terrorismo e l’estremismo per portare avanti politiche espansioniste? Se le armi si fossero trasformate in penne per scrivere e se i budget militari fossero stati usati per il benessere e l’amicizia tra i popoli? Se non si scatenasse in continuazione il tam tam delle divergenze etniche, religiose e razziali e se queste divergenze non venissero usate per raggiungere scopi politici ed economici? Se invece del finto sostegno alla libertà di espressione quando si tratta di offendere le sacralità umane ed i messaggeri divini – che sono gli uomini più puri ed affettuosi e sono i più grandi doni di Dio all’umanità – si permettesse la critica alle politiche di dominio ed alle azioni del sionismo internazionale? Se le agenzie di stampa mondiali potessero diffondere liberamente le verità? Se il Consiglio di Sicurezza non fosse sotto il dominio di pochi paesi e se l’Onu fosse in grado di agire in maniera veramente indipendente? Se gli istituti economici mondiali non fossero sotto pressione e riuscissero ad esprimersi veramente sulla base delle indicazioni dei propri esperti? Se i capitalisti mondiali non sacrificassero l’economia dei paesi deboli per i propri interessi? Se questa gente non sacrificasse la gente per rimediare ai propri errori? Se a dominare le relazioni internazionali fosse stata la sincerità e tutti i popoli e governi avessero potuto partecipare alla gestione del mondo in maniera giusta e con eguaglianza? E se non ci fossero decine di altre situazioni inconvenienti per l’umanità, immaginatevi che benna vita avremmo oggi e che bella storia avrebbe l’essere umano.

Ma ora bisogna dare pure uno sguardo alla situazione odierna del mondo.

La situazione del mondo di oggi

a) Situazione economica

La povertà ed il divario tra ricchi e poveri aumentano. Il debito estero dei 18 paesi maggiormente industrializzati del mondo ha oltrepassato i 60 mila miliardi di dollari e pensare che solo la retribuzione della metà di questo debito agli altri popoli risolverebbe per sempre il problema della povertà nel mondo. L’economia basata sul consumismo ha portato solo alla schiavitù dei popoli a favore di un gruppo limitato.

La creazione di asset di carta, facendo leva sulla potenza e sul dominio sui centri economici mondiali, è la più grande frode della storia ed uno degli elementi che ha originato la crisi economica mondiale.

Un rapporto dimostra che un solo governo ha creato 32 mila miliardi di dollari di averi ‘di carta’. La programmazione dello sviluppo sulla base del capitalismo, conduce in un vicolo cieco, e crea competizione distruttiva che in pratica ha dimostrato di essere fallimentare.

b) Situazione culturale

Le virtù morali come la lealtà, la purezza, la sincerità, l’affetto, l’altruismo dal punto di vista dei politici che dominano i centri di potere del mondo, sono tutti concetti superati ed un ostacolo al raggiungimento dei loro obbiettivi. Si dice ufficialmente che la politica e la società non c’entra con la moralità e l’etica.

Le culture originali e preziose che sono l’esito di secoli di sforzi e sono il punto d’incontro dell’amicizia degli uomini e dei popoli e sono motivo di varietà e di ricchezza culturale e sociale sono minacciate ed in via di estinzione.

Con l’umiliazione e la distruzione sistematica delle identità culturali si propina alla gente un tipo di vita senza identità personale e sociale.

La famiglia, che è il più prezioso centro per l’educazione degli uomini ed è il nucleo della creazione e della diffusione dell’amore e dell’umanità è stata indebolita a dismisura ed il suo ruolo costruttivo sta per essere distrutto.

La personalità ed il ruolo centrale della donna, che è un essere celestiale ed il simbolo della bellezza e dell’affetto di Dio e la colonna della stabilità della società, è stata strumentalizzata e danneggiata da ricchi e potenti.

Lo spirito umano è triste e la vera essenza dell’uomo è stata annichilita ed umiliata.

c) Situazione di politica e sicurezza

L’unilateralismo ed i doppi standard, l’imposizione delle guerre e della mancanza di sicurezza e dell’occupazione per soddisfare interessi economici o esigenze di dominio, è divenuta pratica abituale.

La corsa alle armi e la minaccia con le armi atomiche e le armi di distruzione di massa attraverso le grandi potenze è diventato una pratica abituale. La sperimentazione di armi sempre più devastanti, super moderne e il minacciare gli altri dicendo che si possiedono queste armi e la promessa dell’uso di queste al momento opportuno, ha dato vita ad una nuova forma di espressione al livello politico che serve a terrorizzare i popoli e sottometterli. Minacciare di una aggressione militare ai danni del grande popolo dell’Iran, ad opera dei sionisti senza cultura, è un esempio palese di quest’amara verità.

La mancanza di fiducia domina le relazioni internazionali e non vi è un punto di riferimento realmente giusto ed equo a cui poter fare riferimento per risolvere le contese.

Persino coloro che hanno migliaia di bombe atomiche e tutta una gamma di armi spaventose, non si sentono al sicuro.

d) Situazione ambientale

L’ambiente è la ricchezza comune di tutti noi ed appartiene a tutta l’umanità ed è la garanzia per il proseguimento della vita umana; ma per via delle ambizioni e delle scorrerie di un gruppo di sprovveduti e irresponsabili, per lo più capitalisti, sta subendo i peggiori danni e come esito, la siccità, le inondazioni, i sismi ed i diversi tipi di inquinamento, stanno mettendo in pericolo la stessa sopravvivenza umana.

Lo scontento è generale

Amici!

Come osservate nonostante il progresso raggiunto, i figli di Adamo non hanno ancora realizzato i loro sogni.

C’è qualcuno tra di voi che pensi che l’attuale ordine mondiale possa regalare la felicità alla società umana?

Tutti sono insoddisfatti delle condizioni attuali e del sistema dominante a livello internazionale e per di più non hanno nemmeno tante speranze nel futuro.

Di chi è la colpa?

Cari colleghi!

Gli uomini non si meritano una situazione del genere e Dio, il Buono, il Saggio, ama tutti gli uomini e non hanno certo voluto per noi una condizione simile. Egli ha chiesto all’uomo, che è il migliore delle sue creature, di vivere sulla terra nel migliore dei modi e con bellezza, giustizia, amore e dignità. Ed allora pensiamoci.

Sinceramente, chi è responsabile della situazione attuale?

Alcuni cercano di definire ‘naturale’ questa situazione ed addirittura definirla volere di Dio e per giunta puntano il dito contro la gente, contro i popoli e presentano loro come i responsabili.

Dicono:

“Sono i popoli che accettano l’ineguaglianza e l’ingiustizia.

Sono i popoli che sono disposti a farsi sottomettere dalle dittature e dall’avidità di alcuni.

Sono i popoli che si arrendono al volere ‘imperiale’ e di dominio di alcuni.

Sono i popoli che si fanno ingannare dalla propaganda di gruppi di potere e quindi alla fine, ciò che capita di male alla comunità internazionale è l’esito dell’operato dei popoli”.

Questo è il ragionamento di coloro che addossano la colpa ai popoli per giustificare le azioni odiose e distruttive di una cricca che domina il mondo.

Anche se queste pretese fossero state verità, non avrebbero giustificato lo stesso la permanenza di un sistema ingiusto al livello internazionale.

Ecco come sono fatti veramente i popoli

Tutti si ricordino che la verità è che la povertà e la debolezza viene imposta ai popoli e che le ambizioni e la brama di ricchezza dei dominatori del mondo vengono esauditi a scapito dei popoli, con l’inganno ed alle volte con la forza delle armi.

Loro per giustificare le loro azioni anti-umane usano la teoria della sopravvivenza del più forte e parlano della ‘razza superiore’.

Ciò mentre la maggiorparte delle persone in tutto il mondo aspira alla giustizia ed è sempre pronta ad accettare la giusitizia ed insegue assolutamente la dignità, il benessere, l’amore.

Le masse popolari non hanno mai desiderato fare conquiste ed ottenere con la guerra ricchezze mitiche. I popoli non hanno divergenze, non hanno avuto nessuna colpa nei fatti amari della storia, sono stati solo ‘le vittime’.

Io non credo che le masse musulmane, cristiane, ebraiche, induiste, buddiste ed ecc… abbiano dei problemi fra di loro. Loro si amano facilmente, vivono in una atmosfera di amicizia, e vogliono tutti purezza giustizia ed affetto.

In generale le richieste dei popoli sono sempre state positive e l’aspetto comune tra di loro, è la loro propensione per istinto verso la bellezza e le virtù divine ed i valori umani.

È giusto dire quindi che la responsabilità dei fatti amari della storia e delle condizioni inconvenienti di oggi, è della gestione del mondo e dei potenti del mondo che hanno venduto l’anima a Satana.

L’ordine mondiale di oggi è un ordine che ha le sue radici nel pensiero anti-umano dello schiavismo, nel colonialismo vecchio e nuovo, ed è responsabile della povertà, della corruzione, dell’ignoranza, dell’ingiustizia e della discriminazione diffusa in tutte le parti del mondo.

L’ordine mondiale attuale

La gestione attuale del mondo ha delle caratteristiche ed io ne voglio citare qualcuna.

Primo: è basata sul pensiero materiale e per questo non sente il dovere di rispettare i principi morali.

Secondo: è basato sull’egoismo, l’inganno e l’odio.

Terzo: effettua una classificazione degli uomini, umilia certi popoli, usurpa i diritti di altri ed è basata sul dominio.

Quarto: è alla ricerca della diffusione del dominio attraverso l’intensificazione delle divisioni e delle divergenze tra i popoli e le nazioni.

Quinto: cerca di concentrare nelle mani di pochi paesi il potere, la ricchezza, la scienza e la tecnologia umana.

Sesto: l’organizzazione politica dei centri principali del potere mondiale, è basata sul dominio e sulla forza che un paese ha e che è superiore a quella di altri paesi. Gli enti internazionali pertanto sono centri per acquisire potere, ma non per creare pace e servire tutti i popoli.

Settimo: il sistema che domina il mondo è discriminatorio e basato sull’ingiustizia.



Cenno alle elezioni negli Stati Uniti ed al movimento del 99%



- E voi, credete che solo per servire l’umanità, un gruppo sia disposto a spendere centinaia di milioni di dollari per la campagna elettorale?



- Anche se ci sono grandi partiti nei paesi maggiormente industrializzati, in questi paesi spendere nella campagna di un candidato è diventata un investimento.



- In questi paesi la gente è costretta a scegliere i partiti; ma ciò mentre una parte minimale della gente ha il tesserino dei partiti ed è membro di essi.



- La volontà della gente, negli Stati Uniti ed in Europa, ha una minima influenza sulle politiche interne ed estere e la gente non sa dove sbattere la testa; anche se la gente forma il 99% della sua società, non può partecipare alla gestione del paese.



- I valori umani e morali vengono sacrificati sull’altare delle elezioni e si fanno solo promesse alla gente per strappare il voto.



Come deve essere il nuovo ordine mondiale?

Amici e colleghi cari!

Cosa bisogna fare? Qual’è la soluzione? Non c’è dubbio che il mondo ha bisogno di nuovo pensiero e nuovo ordine. Un ordine in cui:

1- L’uomo venga riconsiderato la più eccelsa creatura divina e ad esso venga riconosciuto il diritto di avere una vita caratterizzata da aspetti sia materiali che morali e venga riconosciuto il valore elevato della sua anima e venga riconosciuta legittima la sua propensione istintiva alla giustizia ed alla verità.

2- Invece dell’umiliazione e della classificazione degli uomini e delle nazioni, si pensi alla rinascita della dignità e del carattere sacro dell’uomo.

3- Si cerchi di creare, in tutto il mondo, pace, sicurezza stabile e benessere.

4- La nuova struttura venga costruita sulla base della fiducia e dell’amopre tra gli uomini, si cerchi di avvicinare i cuori, le menti, le mani ed i governanti imparino ad amare la gente.

5- Venga applicato un unico standard nelle leggi e tutti i popoli vengano presi in considerazione alla pari.

6- Coloro che gestiscono il mondo si sentano al servizio della gente e non superiori alla gente.

7- La gestione venga considerato un incarico sacro affidato dalla gente alle persone e non una opportunità per arricchirsi.

Come si realizza il nuovo ordine?

Signor Segretario, Signore e Signori!

- Un ordine del genere può realizzarsi senza la cooperazione di tutti alla gestione del mondo?

- È chiaro che queste speranze avranno una probabilità per avverarsi solo quando tutte le nazioni inizieranno a pensare in dimensione internazionale e saranno seriamente decise a partecipare all’amministrazione del mondo.

- Con l’aumento del livello di consapevolezza, ci sarà sempre una maggiore richiesta per una nuova gestione del mondo.

- Questa è l’era dei popoli e la loro volontà sarà determinante per il domain del mondo.

Pertanto è degno un impegno collettivo in queste direzioni:

1) Fare affidamento al Signore ed opporsi con tutta la forza alle ambizioni ed a coloro che vogliono più di quanto spetta loro per isolarli ed indurli a rinunciare al vizio di voler decidere al posto dei popoli.

2) Credere nell’aiuto divino e cercare di compattare ed avvicinare le comunità umane. I popoli ed i governi eletti dai popoli devono credere fermamente nelle proprie capacità e devono avere la forza per lottare contro il sistema ingiusto vigente e difendere i diritti umani.

3) Insistere nell’applicazione della giustizia in tutte le relazioni e rafforzare l’unità e l’amicizia, ampliare le relazioni culturali, sociali, economiche e politiche nell’ambito delle ong e delle organizzazione specializzate, in modo da preparare il terreno fertile per l’amministrazione collettiva del mondo.

4) Riformare la struttura dell’Onu sulla base degli interessi di tutti ed il bene del mondo intero. Bisogna ricordare che l’Onu appartiene a tutti i popoli e per questo discriminare i membri è una grande offesa alle nazioni. L’esistenza di differenze, vantaggi, diritti e privilegi non può essere accettabile, in nessuna forma ed in nessuna misura.

5) Cercare di produrre leggi e strutture basate sempre più sulla letteratura dell’amore, della giustizia e della libertà. L’amministrazione collettiva del mondo è una garanzia per la pace stabile. Il Movimento dei Non Allineati, il più grande ente internazionale dopo l’Assemblea Generale dell’Onu, comprendendo l’importanza di questo argomento e con una profonda compresione del ruolo svolto dalla cattiva gestione del mondo nei problem di oggi, ha dedicato il suo 16esimo summit, a Teheran, alla “amministrazione collettiva mondiale”. In questo summit alla quale hanno partecipato attivamente i rispettabili rappresentanti di oltre 120 paesi, è stata ribadita l’importanza della partecipazione seria dei popoli nell’amministrazione mondiale.

Siamo giunti al punto di svolta della storia

- Fortunatamente siamo ormai giunti al punto di svolta della storia. Da una parte il sistema marxista non ha più posto nel mondo e di fatto è stato cancellato dalla scenza amministrativa e dall’altra parte anche il sistema capitalista è impantanato in una palude che ha creato con le sue stesse mani e non ha nemmeno una via d’uscita; non ha soluzioni per i problemi economici, politici, di sicurezza e culturali del mondo e pertanto è in un vicolo cieco sotto il profilo amministrativo. Il Nam ha l’onore di dichiarare ancora una volta che la sua storica decisione, e cioè quella di negare i poli del potere e le loro dottrine, è stata esatta.

- Oggi, il qui presente, come rappresentante del Movimento dei Non Allineati, invite tutte le nazioni del mondo a svolgere un ruolo più attivo nella gestione del mondo e ad impegnarsi affinchè ciò si possa avverare. La necessità di superare gli ostacoli che si presentano dinanzi a questa prospettiva si sente più che mai.

- L’Onu, oggi, ha perso la sua efficienza e di questo andamento, presto nessuno crederà più negli enti internazionali per difendere i diritti dei popoli. Questo sarebbe un danno gravissimo per il nostro mondo.

- Le Nazioni Unite sono state fondate con l’obbiettivo di creare giustizia e tutelare i diritti di tutti. Ma questa stessa organizzazione oggi è affetta da discriminazione ed è diventata uno strumento, per pochi paesi, per imporre la loro ingiustizia a tutto il mondo. Il diritto di veto e la concentrazione del potere nel Consiglio di Sicurezza, impedisce di fatto che i diritti dei popoli vengano difesi realmente.

- La necessità di riformare la struttura è un argomento importante di cui hanno parlato moltissimo i rappresentanti di diversi paesi, ma finora nessuna modifica è stata apportata.\

- Quì pertanto, chiedo ai membri dell’Assemblea Generale ed al Segretario ed ai suoi colleghi di seguire con serietà l’argomento delle riforme e ideare una prassi adeguata per l’attuazione di queste. In quest’ambito, il movimento dei Non Allineati sarà disposto a dare il proprio aiuto e supporto.

…Lui verrà

Signor Segretario, amici e colleghi cari!

- Far dominare la pace e la stabilità sulla terra e creare una vita felice per gli esseri umani, è una missione grande e storica, ma possibile. Dio, il Benevole, non ci ha lasciati soli in questa missione ed ha affermato che quel giorno, in cui l’uomo raggiungerà la perfezione, arriverà di sicuro, perchè se non arrivasse ciò sarebbe in contrasto con la Saggezza divina.

- Dio ha promesso l’arrivo in terra di un uomo fatto di amore, che ama la gente, che porterà la giustizia, e che si chiamerà Mahdi (che Dio affretti la sua venuta/ndr) e che verrà accompagnato da Gesù (la pace sia con lui) e da altri grandi riformatori che usando le capacità degli uomini e delle donne di questa terra e di tutti i popoli: ripeto usando le capacità degli uomini e delle donne di tutti i popoli, guiderà la società umana nel raggiungimento della felicità.

- L’arrivo del Salvatore sarà una nuova nascita, una niova vita. Sarà l’inizio della vera vita e della pace e della sicurezza duratura.

- Il suo arrive sarà la fine dell’ingiustizia, del male, della povertà, della discriminazione e l’inizio del bene, della giustizia, dell’amore, della fratellanza.

- Lui verrà per dare inizio al periodo di vero progresso e di gioia dell’uomo.

- Lui verrà per cancellare gli ostacoli dell’ignoranza e delle superstizioni e per aprire le porte della scienza e della conoscienza, creando un mondo pieno di sapere, nella quale tutti partecipano alla gestione del mondo.

- Lui verrà per regalare a tutti gli uomini l’affetto, la speranza, la dignità.

- Lui verrà affinchè tutti gli uomini assaggino il sapore dolce dell’essere umani e del vivere insieme agli altri.

- Lui verrà perchè le mani si stringano col calore ed i cuori siano pieni di amore e le menti piene di pensieri puri, tutto al servizio della sicurezza, del benessere e della felicità umana.

- Lui verrà affinchè tutti i figli neri, bianchi, rossi e gialli di Adamo tornino a vivere insieme in una casa dopo un lungo e buio period di lontananza.

- L’arrivo del Salvatore, di Gesù e dei suoi compagni non sarà accompagnato dalla guerra, ma si realizzerà attraverso la presa di coscienza dei popoli, con la diffusione dell’amore, e loro determineranno il futuro eternamente felice dell’umanità con il sole della scienza e della libertà e ciò risveglierà dall’inverno il corpo gelato del nostro mondo. Lui regalerà la Primavera all’umanità. Lui è la Primavera stessa e con il suo arrivo l’inverno dell’esistenza umana, incatenato dall’ignoranza, la povertà e la guerra, rinascerà facendo fiorire l’imponenza dell’uomo.

- Sin da ora si può sentire nell’aria il buon profumo della Primavera. Un Primavera che è iniziata e non appartiene a nessuna razza, popolo o zona particolare e che presto investirà tutte le terre, l’Asia, l’Europa, l’Africa e le Americhe.

- Lui è la Primavera di tutti coloro che vogliono la giustizia, la libertà e che credono nei profeti del Signore. Lui è la Primavera dell’uomo e lo sfarzo di tutti i tempi.

Venite tutti ad aiutare e ad agevolare la sua venuta.

Che sia lodata la Primavera, che sia lodata la Primavera ed ancora, che sia lodata la Primavera!

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Chissà come mai non ha cominciato lui a mettere in pratica quello che ha detto nel suo intervento? A cominciare dai diritti alle donne? Si faccia un giretto in Iran a guardare di persona e poi mi fa sapere!

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Ci sono indubbiamente molte cose su cui migliorare, ma ho scoperto che non ce l'hanno raccontata giusta nemmeno su quello...

Personalmente non ho la possibilità economica di andarci ma conosco molte persone che mi hanno raccontato una versione un po' diversa da quella della TV.

Ad esempio, non molto tempo fa, è partita una campagna mondiale per salvare la vita a una donna iraniana destinata alla lapidazione... bene, devo essere sincera, ci sono caduta anch'io come un pero!

salvo scoprire poi che:

1) questa santa donna aveva assassinato il marito con la complicità dell'amante ed era stata condannata a morte (pena poi commutata)

2) a quanto pare, in Iran la lapidazione non fa parte della procedura del codice penale, laico, quindi non rischiava assolutamente di essere lapidata.

E qui mi sono incazzata!

ma porca miseria, la finiscono o no di prenderci per il...
per i fondelli???

mi viene in mente quando parlavano della Libia terzo mondo, ma mi sa che il terzo mondo lo stiamo diventando noi:


16 cose che i libici non rivedranno mai più
26 ottobre 2011 |

1 – Non vi è alcun bolletta elettrica in Libia; l’elettricità è gratuita per tutti i cittadini.

2 – Non vi è alcun interesse sui prestiti, le banche in Libia sono di proprietà dello Stato e i prestiti concessi a tutti i suoi cittadini hanno, a norma di legge, lo zero percento di interesse.

3 – Avere una casa è considerato un diritto umano in Libia.

4 – Tutti i novelli sposi in Libia ricevono 60 mila dinari (US $ 50.000) da parte del governo per acquistare i loro primo appartamento contribuendo così all’avvio della famiglia.

5 – Istruzione e cure mediche sono gratuite in Libia. Prima di Gheddafi solo il 25 per cento dei libici erano alfabetizzati. Oggi, la cifra è dell’83 per cento.

6 – Se un libico volesse intraprendere una carriera agricola, riceverebbe terreni agricoli, una casa in campagna, attrezzature, sementi e bestiame per avviare la propria attività, il tutto gratuitamente.

7 – Se i libici non fossero riusciti a trovare il sistema medico o scolastico di cui avessero avuto bisogno (in Libia), ci sarebbero stati dei fondi governativi per andare all’estero e non solo, avrebbero ottenuto mensilmente US $ 2.300 / al mese per indennità di alloggio e auto.

8 – Se un libico compra una macchina, il governo sovvenziona il 50 per cento del prezzo.

9 – Il prezzo del petrolio in Libia è di $ 0,14 per litro.

10 – La Libia non ha un debito estero e le sue riserve monetari sono pari a $ 150 miliardi (ora congelate).

11 – Se un libico non è in grado di trovare lavoro dopo la laurea lo stato paga l’equivalente dello stipendio medio per la professione. (ciò vale anche per le professioni per cui non serve una laurea)

12 – Una parte degli introiti derivanti dalla vendita del petrolio libico viene accreditato direttamente sui conti bancari di tutti i cittadini libici.

13 – Una madre che dà alla luce un bambino riceve 5.000 dollari USA.

14 – 40 pagnotte di pane in Libia costano $ 0,15.

15 – Il 25 per cento dei libici è laureato.

16 – Gheddafi rese possibile il più grande progetto mai sperimentato al mondo di irrigazione, conosciuto come il Great Manmade River project, al fine di rendere disponibile più facilmente l’acqua nella regione desertica.




Poi, appena Gheddafi si è azzardato a parlare concretamente della moneta africana, sganciata dal dollaro.... li abbiamo asfaltati di bombe, i soliti "esportatori" di democrazia.

Complimenti, va un po' ora a vedere come vivono laggiù, ne vedrai delle belle!

Ma non vi è bastata la Palestina?

volete ridurre tutto il medio oriente così??

Avanti savoia!!!

spero di vederti lunedì, se vieni, passa a salutarmi






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Grazie,
se lo avessi postato io.... apriti cielo!

ma questa gente non si rende conto di come viene manipolata??
altro ghe guru!

Un anno fa mi sono imbattuta in questo splendido documentario sull' Iran, lo conosci?

http://www.youtube.com/watch?v=H4z0s1-VkHA

dovrebbero proiettarlo in tutte le scuole


ciao

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Gli ultimi sintetici autocommenti della Sig.ra Salvador, supportata dal fido Denisio, confermano che il dittatore Assad, secondo quanto accertato dall' ONU, ha usato armi chimiche (e non scie d'aereo) contro il proprio popolo. A proposito proprio in questi giorni navi americane (sempre loro, bravi!) si faranno carico di smaltire una parte delle 1300 TONNELLATE di armi chimiche che Assad teneva nei propri arsenali; armi che costituivano il più grande arsenale chimico al MONDO!
Ma che diavolo ci voleva fare il sanguinario dittatore siriano di tutte quelle porcherie? servivano contro le zanzare?

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DISONESTA' INTELLETTUALE

ora non si danno neppure la pena di leggere... basta continuare a raccontare bugie



DISONESTA' INTELLETTUALE
DISONESTA' INTELLETTUALE
Michele Bastanzetti
31/12/2013 - 6:49

GURU DE 'NA OLTA

V.M. 18 (inequivocabile etichetta film a luce rossa)? Allora manco li apro. Certo che fare gli auguri di Buon Anno con un hard sarà pure controcorrente ma mi pare una caduta di stile non da poco. Mah… non ci sono più i Guru di una volta…


Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43

METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio.
Ma ora ti metto alla prova.
Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi
DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE.
E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...


Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18

ACCETTATO

Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.

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Signor Bastanzetti, seguivo con un certo interesse e apprezzavo i suoi commenti pertinenti ed intelligenti su varie questioni sociali seppur a volte senza condividerli, ma onestamente per caso oggi ho aperto questo blog e leggendo il tutto mi trovo di fronte ad una persona che ritenevo diversa, lei forse si è abituato a trovarsi troppo spesso attaccato sul piano personale e sa bene che questo avviene quando gli interlocutori non hanno molti argomenti validi e usano certi metodi per abbassare il valore della persona sminuendo così l'impegno o l'argomento. beh lei non è tanto diverso e da oggi il valore delle sue parole e il mio sostegno, a lei, è diminuito.

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Egr. Lafayette, non sono mai intervenuto, in alcuna questione, per motivi di autopromozione e ho sempre cercato di produrre argomenti, non insulti. Questo mi rende del tutto impermeabile alla stima o alla eventuale disistima (incluse le ossessive insolenze della Sig.ra Salvador) che possono derivarmi dal prossimo, col quale amo confrontarmi a prescindere e sempre a viso aperto.
Per tornare al tema, al dittatore Assad: se l'ispezione ONU non fosse stata assolutamente veritiera né Cina né Russia avrebbero accettato il deliberato per lo smantellamento degli arsenali di Assad ed avrebbero continuato ad opporre il loro veto al Consiglio Sicurezza. Purtroppo sono proprio questi veti che bloccano qualsiasi ulteriore intervento dell'ONU e non basta certo dire "BASTA GUERRE" per impedire che nel frattempo centinaia di migliaia di civili indifesi ed incolpevoli conoscano l'inferno.

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DISONESTA' INTELLETTUALE

L'ONU non è riuscita a stabilire se sia stato l'esercito siriano ad utilizzare le armi chimiche, ma i servi di israele (bombe al fosforo, a grappolo, uranio arricchito ecc per la distruzione di massa dei palestinesi) non rieescono ad accettare la realtà-

Menzogne, sempre menzogne ed improperie continue verso chi, come me e alcuni di noi fanno, osa pensare in modo diverso.

DISONESTA' INTELLETTUALE





DISONESTA' INTELLETTUALE
DISONESTA' INTELLETTUALE
Michele Bastanzetti
31/12/2013 - 6:49

GURU DE 'NA OLTA

V.M. 18 (inequivocabile etichetta film a luce rossa)? Allora manco li apro. Certo che fare gli auguri di Buon Anno con un hard sarà pure controcorrente ma mi pare una caduta di stile non da poco. Mah… non ci sono più i Guru di una volta…


Michele Bastanzetti
02/01/2014 - 16:43

METTIAMOLA ALLA PROVA

Cara Francesca In realtà, secondo me, sei lusingata dall' attenzione che ti dedico. Tra l'altro, prima che io entrassi in azione, lo spazio-commenti del tuo blog era un vero mortuorio.
Ma ora ti metto alla prova.
Se vuoi veramente che non scriva più una riga di commento su ciò che pubblichi
DIMMELO ORA A CHIARE LETTERE.
E non scriverò mai più una riga su di te. Forza. Son proprio curioso...


Francesca Salvador
02/01/2014 - 17:18

ACCETTATO

Caro Michele,

Mi sta bene. Lo dico a chiare lettere.

Io sarei felice se tu, da subito, non scrivessi più una riga di commento su ciò che pubblico, e che tu non scriva mai più una riga su di me.

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La Sig.ra Salvador, in piena sintonia col fondamentalismo antiebraico, oltre al solito mantra ossessivo contro di me (che mi lascia totalmente indifferente, vista la fonte) sembra più interessata ad oltraggiare i "servi di Israele" che ad esprimere un briciolo, almeno un briciolo di solidarietà per le masse di profughi che il dittatore Assad ha costretto a fuggire dalla loro terra e che stanno soffrendo nelle tendopoli. Chissà...magari la Sig.ra Salvador è pure negazionista (sapete, quelli che negano l'olocausto) ...

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Non ho nessun dubbio, che un uomo così disonesto, rimanga indifferente verso tutto e tutti, comprese le masse dei civili siriani, iiracheni, palestinesi e libici che i suoi degno compari esportatori di democarazia hanno falcidiato in pochi decenni, ma si sa, la dignità non si compra a peso, soprattutto dalle persone che si mettono in .... certe posizioni


Michele Bastanzetti

03/01/2014 - 14:48

OBBEDISCO!

.... Poi però sono intervenuti alcuni amici, pochi ma qualificati amici, che mi hanno invitato a non abbandonare l'avamposto . Lei mi capirà: l'obbedienza è la dote prima di un buon soldato.


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Mi è passato un brivido lungo la schiena quando ho letto "servi d'Israele ". Forse dovrei cedere il mio nickname alla sig.ra Salvador perché oramai è moooolto più politically uncorret di me!

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Ha visto, Egr. Scorretto, che ho fatto bene a " non abbandonare l'avamposto"? che ho fatto bene a rivedere la mia decisione di non commentare mai più le assurdità della Signora?
Grazie alla mia incalzante tenacia (e a qualche piccola astuzia da Vecchia Volpe dell' web) i veli stanno cadendo uno ad uno. E lo spettacolo non è proprio dei migliori.
PS: Ha notato che la Signora NON ha espresso solidarietà ai profughi e NON ha risposto sul negazionismo? mumble mumble mumble...

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Michele Bastanzetti

03/01/2014 - 14:48

OBBEDISCO!

.... Poi però sono intervenuti alcuni amici, pochi ma qualificati amici, che mi hanno invitato a non abbandonare l'avamposto . Lei mi capirà: l'obbedienza è la dote prima di un buon soldato.

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Chi non esprimerebbe solidarietà ai profughi?

la pelle d'oca viene quando, si conoscono gli antefatti (e le malefatte difese dai vecchi volponi del web)

che prima contribuiscono a creare decine di milioni di profughi, salvo poi, con lacrime di coccodrillo, battersi il petto indignati indicando i problemi da loro stessi creati.

E' la classica tecnica del NWO: problema-reazione-soluzione. Cioè, voglio ottenere uno scopo, creo un problema, ottengo una reazione delle popolazioni, propongo una soluzione che a quel punto viene invocata a gran voce. (alla faccia della libertà!)

Come vede il sig. Bastanzetti non prende le distanze dai criminali sionisti, ma, paladino dei poveri "mentecatti lettori di OT, deboli di mente" (come lui stesso li definisce) si ostina a reiterare la sua disonestà intellettuale.

Questo post era dedicato a coloro che vogliono fare un po' di luce sulle vicende poco chiare che stanno accadendo in Siria, ma come vede, i cani da guardia USraeliani sono sempre in agguato... abbiamo scoperto così il secondo lavoro del nostro...



PS che mi dice, ha visto un po' del documentario che avevo postato?

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Quindi prima i cosiddetti "servi d'Israele" fanno di tutto per creare guerre e poi fanno di tutto per portare la pace come nel 1993 con Clinton Arafat e Rabin. Ora scusatemi ma vado a prendermi un'aspirina (naturalmente quella con la vitamina C).

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NOOO!!! per il bene che le voglio l' ASPIRINA NOOO SIGNOR SCORRETTO !!!
CHE LE VIENE LA SPAGNOLA!!!
PS: a proposito, come xea 'sta spagnola? podarìssitu presentàrmea?

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stai parlando della "farsa" degli accordi di Oslo???

andèmo ben!

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Ho visto i filmati, conseguenze che provoca la guerra civile.E la responsabilità di tutto ciò di chi è? Il 99 per 100 delle volte di chi governa che non ha saputo tenere un popolo unito anche se con fedi religiose diverse come nel caso della Siria dove un uomo ha favorito solo una piccola fetta di popolo e si è arricchito a dismisura seguendo le orme del padre.

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I cani da guardia sionisti del web (che si autoproclamano "vecchi volponi") purtroppo non si rendono conto che ci sono informazioni e atti che non possono essere più nascosti al grande pubblico.

Stornano continuamente l'attenzione della gente verso un false flag, ma il gioco è troppo vecchio e non attacca più.






Le Risoluzioni dell'ONU contro Israele

Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite mai rispettate dallo Stato di Israele.

1) RISOLUZIONE N. 93 (18 MAGGIO 1951)

Il CS decide che ai civili arabi che sono stati trasferiti dalla zona smilitarizzata dal governo di Israele deve essere consentito di tornare immediatamente nelle loro case e che la Mixed Armistice Commission deve supervisionare il loro ritorno e la loro reintegrazione nelle modalita' decise dalla Commissione stessa.

2) RISOLUZIONE N. 101 (24 NOVEMBRE 1953)

Il CS ritiene che l'azione delle forze armate israeliane a Qibya del 14-15 ottobre 1953 e tutte le azioni simili costituiscano una violazione del cessate-il-fuoco (risoluzione 54 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU); esprime la più forte censura per questa azione, che può pregiudicare le possibilità di soluzione pacifica; chiama Israele a prendere misure effettive per prevenire tali azioni.

3) RISOLUZIONE N. 106 (29 MARZO 1955)

Il CS osserva che un attacco premeditato e pianificato ordinato dalle autorità israeliane e' stato commesso dalle forze armate israeliane contro le forze armate egiziane nella Striscia di Gaza il 28 febbraio 1955 e condanna questo attacco come una violazione del cessate-il-fuoco disposto dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

4) RISOLUZIONE N. 111 (19 GENNAIO 1956)

Il CS ricorda al governo israeliano che il Consiglio ha già condannato le azioni militari che hanno rotto i Trattati dell'Armistizio Generale e ha chiamato Israele a prendere misure effettive per prevenire simili azioni; condanna l'attacco dell'11 dicembre 1955 sul territorio siriano come una flagrante violazione dei provvedimenti di cessate-il-fuoco della risoluzione 54 (1948) e degli obblighi di Israele rispetto alla Carta delle Nazioni Unite; esprime grave preoccupazione per il venire meno ai propri obblighi da parte del governo israeliano.

5) RISOLUZIONE N. 127 (22 GENNAIO 1958)

Il CS raccomanda ad Israele di sospendere la "zona di nessuno" a Gerusalemme

6) RISOLUZIONE N. 162 (11 APRILE 1961)

Il CS chiede urgentemente ad Israele di rispettare le decisioni delle Nazioni Unite.

7) RISOLUZIONE N. 171 (9 APRILE 1962)

Il CS riscontra le flagranti violazioni operate da Israele nel suo attacco alla Siria.

8) RISOLUZIONE N. 228 (25 NOVEMBRE 1966)

Il CS censura Israele per il suo attacco a Samu, in Cisgiordania, sotto il controllo giordano.

9) RISOLUZIONE N. 237 (14 GIUGNO 1967)

Il CS chiede urgentemente a Israele di consentire il ritorno dei nuovi profughi palestinesi del 1967.

10) RISOLUZIONE N. 248 (24 MARZO 1968)

Il CS condanna Israele per il suo attacco massiccio contro Karameh, in Giordania.

11) RISOLUZIONE N. 250 (27 APRILE 1968)

Il CS ingiunge a Israele di astenersi dal tenere una parata militare a Gerusalemme.

12) RISOLUZIONE N. 251 (2 MAGGIO 1968)

Il CS deplora profondamente la parata militare israeliana a Gerusalemme, in spregio alla risoluzione 250.

13) RISOLUZIONE N. 252 (21 MAGGIO 1968)

Il CS dichiara non valido l'atto di Israele di unificazione di Gerusalemme come capitale ebraica.

14) RISOLUZIONE N. 256 (16 AGOSTO 1968)

Il CS condanna gli attacchi israeliani contro la Giordania come flagranti violazioni.

15) RISOLUZIONE N. 259 (27 SETTEMBRE 1968)

Il CS deplora il rifiuto israeliano di accettare una missione dell'ONU che verifichi lo stato di occupazione.

16) RISOLUZIONE N. 262 (31 DICEMBRE 1968)

Il CS condanna Israele per l'attacco all'aeroporto di Beirut.

17) RISOLUZIONE N. 265 (1 APRILE 1969)

Il CS condanna Israele per gli attacchi aerei su Salt in Giordania.

18) RISOLUZIONE N. 267 (3 LUGLIO 1969)

Il CS censura Israele per gli atti amministrativi tesi a cambiare lo status di Gerusalemme.

19) RISOLUZIONE N. 270 (26 AGOSTO 1969)

Il CS condanna Israele per gli attacchi aerei sui villaggi del Sud del Libano.

20) RISOLUZIONE N. 271 (15 SETTEMBRE 1969)

Il CS condanna Israele per non aver obbedito alle risoluzioni dell'ONU su Gerusalemme.

21) RISOLUZIONE N. 279 (12 MAGGIO 1969)

Il CS chiede il ritiro delle forze israeliane dal Libano.

22) RISOLUZIONE N. 280 (19 MAGGIO 1969)

Il CS condanna gli attacchi israeliani contro il Libano.

23) RISOLUZIONE N. 285 (5 SETTEMBRE 1970)

Il Cs chiede l'immediato ritiro israeliano dal Libano.

24) RISOLUZIONE N. 298 (25 SETTEMBRE 1971)

Il CS deplora che Israele abbia cambiato lo status di Gerusalemme.

25) RISOLUZIONE N. 313 (28 FEBBRAIO 1972)

Il CS chiede che Israele ponga fine agli attacchi contro il Libano.

26) RISOLUZIONE N. 316 (26 GIUGNO 1972)

Il CS condanna Israele per i ripetuti attacchi sul Libano.

27) RISOLUZIONE N. 317 (21 LUGLIO 1972)

Il CS deplora il rifiuto di Israele di rilasciare gli Arabi rapiti in Libano

28) RISOLUZIONE N. 332 (21 APRILE 1973)

Il CS condanna i ripetuti attacchi israeliani contro il Libano.

29) RISOLUZIONE N. 337 (15 AGOSTO 1973)

Il CS condanna Israele per aver violato la sovranità del Libano.

30) RISOLUZIONE N. 347 (24 APRILE 1974)

Il CS condanna gli attacchi israeliani sul Libano.

31) RISOLUZIONE N. 425 (19 MARZO 1978)

Il CS ingiunge a Israele di ritirare le sue forze dal Libano.

32) RISOLUZIONE N. 427 (3 MAGGIO 1979)

Il CS chiama Israele al completo ritiro delle proprie forze dal Libano.

33) RISOLUZIONE N. 444 (19 GENNAIO 1979)

Il CS deplora la mancanza di cooperazione di Israele con il contingente di peacekeeping dell'ONU.

34) RISOLUZIONE N. 446 (22 MARZO 1979)

Il CS determina che gli insediamenti israeliani sono un grave ostacolo alla pace e chiama Israele al rispetto della Quarta Convenzione di Ginevra.

35) RISOLUZIONE N. 450 (14 GIUGNO 1979)

Il CS ingiunge a Israele di porre fine agli attacchi contro il Libano.

36) RISOLUZIONE N. 452 (20 LUGLIO 1979)

Il CS ingiunge a Israele di smettere di costruire insediamenti nei territori occupati.

37) RISOLUZIONE N. 465 (1 MARZO 1980)

Il CS deplora gli insediamenti israeliani e chiede a tutti gli stati membri di non sostenere il programma di insediamenti di Israele.

38) RISOLUZIONE N. 467 (24 APRILE 1980)

Il CS deplora con forza l'intervento militare israeliano in Libano.

39) RISOLUZIONE N. 468 (8 MAGGIO 1980)

Il CS ingiunge a Israele di annullare le espulsioni illegali di due sindaci e un giudice palestinesi, e di facilitare il loro ritorno.

40) RISOLUZIONE N. 469 (20 MAGGIO 1980)

Il CS deplora con forza la non osservanza da parte di Israele dell'ordine di non deportare Palestinesi.

41) RISOLUZIONE N. 471 (5 GIUGNO 1980)

Il CS esprime grave preoccupazione per il non rispetto da parte di Israele della Quarta Convenzione di Ginevra.

42) RISOLUZIONE N. 476 (30 GIUGNO 1980)

Il CS ribadisce che le rivendicazioni israeliane su Gerusalemme sono nulle.

43) RISOLUZIONE N. 478 (20 AGOSTO 1980)

Il CS censura con la massima forza Israele per le rivendicazioni su Gerusalemme contenute nella sua "Legge Fondamentale".

44) RISOLUZIONE N. 484 (19 DICEMBRE 1980)

Il CS formula l'imperativo che Israele riammetta i due sindaci palestinesi deportati.

45) RISOLUZIONE N. 487 (19 GIUGNO 1981)

Il CS condanna con forza Israele per l'attacco alle strutture nucleari dell Iraq.

46) RISOLUZIONE N. 497 (17 DICEMBRE 1981)

Il CS dichiara nulla l'annessione israeliana delle Alture del Golan e chiede ad Israele di annullare immediatamente la propria decisione.

47) RISOLUZIONE N. 498 (18 DICEMBRE 1981)

Il CS ingiunge a Israele di ritirarsi dal Libano.

48) RISOLUZIONE N. 501 (25 FEBBRAIO 1982)

Il CS ingiunge a Israele di interrompere gli attacchi contro il Libano e di ritirare le sue truppe.

49) RISOLUZIONE N. 509 (6 GIUGNO 1982)

Il CS chiede che Israele ritiri immediatamente e incondizionatamente le sue forze dal Libano.

50) RISOLUZIONE N. 515 (19 GIUGNO 1982)

Il CS chiede che Israele tolga l'assedio a Beirut e consenta l'entrata di rifornimenti alimentari.

51) RISOLUZIONE N. 517 (4 AGOSTO 1982)

Il CS censura Israele per non aver ubbidito alle risoluzioni dell'ONU e chiede ad Israele di ritirare le sue forze dal Libano.

52) RISOLUZIONE N. 518 (12 AGOSTO 1982)

Il CS chiede ad Israele piena cooperazione con le forze dell'ONU in Libano.

53) RISOLUZIONE N. 520 (17 SETTEMBRE 1982)

Il CS condanna l'attacco israeliano a Beirut Ovest.

54) RISOLUZIONE N. 573 (4 OTTOBRE 19859 Il Cs condanna vigorosamente Israele per i bombardamenti su Tunisi durante l attacco al quartier generale dell'OLP.

55) RISOLUZIONE N. 587 (23 SETTEMBRE 1986)

Il CS ricorda le precedenti richieste affinché Israele ritirasse le sue forze dal Libano e chiede con urgenza a tutte le parti di ritirarsi.

56) RISOLUZIONE N. 592 (8 DICEMBRE 1986)

Il CS deplora con forza l'uccisione di studenti palestinesi dell'Università' di Birzeit ad opera delle truppe israeliane.

57) RISOLUZIONE N. 605 (22 DICEMBRE 1987)

Il CS deplora con forza le politiche e le pratiche israeliane che negano i diritti umani dei Palestinesi.

58) RISOLUZIONE N. 607 (5 GENNAIO 1988)

Il CS ingiunge a Israele di non deportare i Palestinesi e gli chiede con forza di rispettare la Quarta Convenzione di Ginevra.

59) RISOLUZIONE N. 608 (14 GENNAIO 1988)

Il CS si rammarica profondamente che Israele abbia sfidato l'ONU e deportato civili palestinesi.

60) RISOLUZIONE N. 636 (14 GIUGNO 1989)

Il CS si rammarica profondamente della deportazione di civili palestinesi da parte di Israele.

61) RISOLUZIONE N. 641 (30 AGOSTO 1989)

Il CS deplora che Israele continui nelle deportazioni di Palestinesi.

62) RISOLUZIONE N. 672 (12 OTTOBRE 1990)

Il CS condanna Israele per violenza contro i Palestinesi a Haram al-Sharif/Tempio della Montagna.

63) RISOLUZIONE N. 673 (24 OTTOBRE 1990)

Il CS deplora il rifiuto israeliano di cooperare con l'Onu.

64) RISOLUZIONE N. 681 (20 DICEMBRE 1990)

Il CS deplora che Israele abbia ripreso le deportazioni di Palestinesi.

65) RISOLUZIONE N. 694 (24 MAGGIO 1991)

Il CS deplora la deportazione di Palestinesi ad opera di Israele e ingiunge ad Israele di assicurare loro un sicuro e immediato ritorno.

66) RISOLUZIONE N. 726 (6 GENNAIO 1992)

Il CS condanna con forza la deportazione di Palestinesi ad opera di Israele.

67) RISOLUZIONE N. 799 (18 DICEMBRE 1992)

Il CS condanna con forza la deportazione di 413 Palestinesi da parte di Israele e chiede il loro immediato ritorno.

68) RISOLUZIONE N. 904 (18 MARZO 1994)

Il CS: sconcertato dallo spaventoso massacro commesso contro fedeli palestinesi nella Moschea Ibrahim di Hebron il 25 febbraio 1994, durante il Ramadan; gravemente preoccupato dai conseguenti incidenti nei territori palestinesi occupati come risultato del massacro, che evidenzia la necessità di assicurare protezione e sicurezza al popolo palestinese; prendendo atto della condanna di questo massacro da parte della comunità internazionale; riaffermando le importanti risoluzioni sulla applicabilità della Quarta Convenzione di Ginevra ai territori occupati da Israele nel giugno 1967, compresa Gerusalemme, e le conseguenti responsabilità israeliane. Condanna con forza il massacro di Hebron e le sue conseguenze, che hanno causato la morte di oltre 50 civili palestinesi e il ferimento di altre centinaia e ingiunge ad Israele, la potenza occupante, di applicare misure che prevengano atti illegali di violenza da parte di coloni israeliani, come tra gli altri la confisca delle armi.

69) RISOLUZIONE N. 1402 (30 MARZO 2002)

Il CS alle truppe israeliane di ritirarsi dalle città palestinesi, compresa Ramallah.

70) RISOLUZIONE N. 1403 (4 APRILE 2002)

Il CS chiede che la risoluzione 1402 (2002) sia applicata senza ulteriori ritardi.

72) RISOLUZIONE N. 1405 (19 APRILE 2002)

Il CS chiede che siano tolte le restrizioni imposte, soprattutto a Jenin, alle operazioni delle organizzazioni umanitarie, compreso il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l'Agenzia dell'ONU per l'Assistenza e il Lavoro per i Profughi Palestinesi in Medio Oriente (Unrwa).

73) RISOLUZIONE N. 1435 (24 SETTEMBRE 2002)

Il CS chiede che Israele ponga immediatamente fine alle misure prese nella città di Ramallah e nei dintorni, che comprendono la distruzione delle infrastrutture civili e di sicurezza palestinesi; chiede anche il rapido ritiro delle forze di occupazione israeliane dalle città palestinesi e il loro ritorno alle posizioni tenute prima di settembre 2000.

Fonti
1. Paul Findley, Deliberate Deceptions: Facing the Facts about the US/Israeli Relationship (Chicago: Lawrence Hill, 1993)
2. http://www.un.org/documents/scres.html


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Ma allora alla luce di tutte queste risoluzioni,che avesse ragione lo zio Adolfo?

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Caro Politicamente scorretto,
è una domanda retorica, una domanda sincera o una domanda per scatenare polemiche?

Ma tu, non eri al corrrente dellle risoluzioni ONU?

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x politicam. scorretto.

vorrei mandarti un link molto interessante e sapere il tuo parere....
ma non oso farlo da qui, chissà come si scatenerebbe il tuo amico.

Quindi o riesci a farmi avere una mail a cui spedirlo, oppure prenderò in considerazione di farne un post, ma non ora.

E' un rischio, poichè i filo-sionisti si scateneranno per settimane

Boh, si vedrà...
ciao

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Vediamo questo link
la mia mail è: politicamentescorretto76@gmail.com
Aspetto e ti faccio sapere.

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Lo sto cercando (ho un archivio spaventosamente incasinato)

intanto volevo portare un esempio di come i media manipolino i discorsi a loro vantaggio...

Questo episodio te lo ricordi?


Olocausto: tre menzogne e nessuna verità
Inviato da Redazione il 13/12/2006

La storia ogni tanto ci regala dei paradossi davvero sorprendenti. Chi avrebbe mai pensato che la Germania di Norimberga si sarebbe ritrovata, solo una sessantina di anni dopo, a difendere a spada tratta una "verità storica" che fino quel momento avrebbe tanto volentieri evitato di riconoscere?

Eppure ieri quella di Angela Merkel è stata una delle voci che maggiormente si è fatta sentire nell'esprimere la propria "indignazione" per le affermazioni sull'olocausto fatte dal presidente iraniano Ahmadinejad. Ma anche Blair non si è fatto pregare, definendo l'episodio "incredibilmente scioccante", mentre il nostro Massimo D'Alema ha preferito il grigio neutro di "una cosa inqualificabile". Grandiosa poi la Santa Sede, che ci ha fatto sapere che l'olocausto "è stata una immane tragedia, dinanzi la quale non si può restare indifferenti".

Ma in realtà questa ridicola sceneggiata che si sta svolgendo sul palcoscenico internazionale è costituita da tre grandi menzogne, che stanno perfettamente incastrate una nell'altra.

La prima menzogna sta nel modo in cui i media occidentali hanno riportato la notizia, mettendo l'accento soltanto sull'aspetto estremista e provocatorio del discorso di Ahmadinejad. Rileggendo le sue parole notiamo infatti …

… che Ahmadinejahd ha detto (BBC): "Just as the USSR disappeared, soon the Zionist regime will disappear," "esattamente come l'Unione Sovietica è scomparsa, presto scomparirà il regime sionista". Ne ha fatto cioè un discorso di cicli storici, e non di popolo, e non si fatica certo a concordare con lui che il sionismo abbia fatto il suo tempo. Vedere un Ariel Sharon, costretto a far rientrare a viva forza gli stessi coloni che lui aveva mandato in avanscoperta oltre trent'anni fa, è stato un esempio che dovrebbe bastare per tutti.

Ahmadinejad qundi non ha fatto un discorso "antisemita", tanto è vero che in Iran vivono più di 25 mila ebrei, che lo stesso Ayatollah Komehini dichiarò a suo tempo una minoranza religiosa da proteggere e rispettare. Gli ebrei in Iran vivono tranquillamente mescolati alla popolazione di maggioranza musulmana, frequentano le loro sinagoghe, e uno di loro è addirittura stato eletto al parlamento. E alla stessa conferenza "revisionista" sull'olocausto hanno partecipato 67 storici ebrei dalla testa ai piedi.

La seconda grande menzogna sta, appunto, nella reazione da gran teatro dei nostri governanti europei, che grazie al solito copione stracollaudato hanno accuratamente evitato di affrontare il vero problema posto da Ahmadinejad (BBC): "Whether the Holocaust occurred or did not or whether it had vast dimensions or not, it has become a pretext to create a base for aggression and threats for the countries of the region." "Che l'olocausto ci sia stato meno, o che sia stato o meno di vaste dimensioni, è diventato un pretesto sul quale basare l'aggressione e le minacce contro i paesi di questa regione".

Alzi la mano chi sostiene che questo, almeno in parte, non è vero.

Ma la terza menzogna, la più grande di tutte, sta nel fatto che l'olocausto è esistito eccome, ma sono per primi i sionisti a non potersi dire del tutto innocenti per quello che è accaduto.

L'odio verso gli ebrei è stato coltivato da 2 mila anni di cultura antisemita che trova il proprio seme nello stesso vangelo cristiano - a proposito di "santa" sede, appunto - e una volta che questo odio, giunto al suo culmine, ha dato origine al nazismo, sono stati gli stessi sionisti a collaborare con i tedeschi affinché l'olocausto venisse a prendere le massime dimensioni possibili.

Cerchiamo quindi di non cadere anche noi nel giochino "ebrei buoni" o "ebrei cattivi", che fa tanto comodo a chi ha tutto l'interesse di occultare i veri problemi: qui non si tratta di stabilire se i morti nei campi di concentramento siano stati due milioni, quattro oppure sei, ma chi quei milioni li ha inizialmente voluti, e chi poi ha fatto di tutto perché quella cifra risultasse la più alta possibile.

Finché "Israel", il popolo ebraico nel suo insieme, non avrà il coraggio di aprire i libri di storia - quelli veri, non quelli che mette sui loro banchi di scuola il Ministero dell'Istruzione di Tel Aviv - e di fare pulizia al proprio interno, i problemi per loro, e quelli da loro creati, non finiranno mai.

Massimo M.

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x politicam scorretto

sinceramente, a me sembra dire cose così ovvie che a volte manco mi accorgo che forse, le mie informazioni sono un po' diciamo... fuori portata:

per chi fosse VERAMENTE interessato al genocidio del popolo palestinese da parte dei sionisti:

http://www.youtube.com/watch?v=iNz-2zJTPN8

http://www.youtube.com/watch?v=pzw5cGPWpyA

ma presumo che nessuno, o quasi, si darà la pena di guardarli.


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Tutte e tre le cose e ci aggiungerei pure provocatoria.
Non ero al corrente di tutte queste ma sapevo che ne avevano avute parecchie.

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ci può stare!

Forse mi sono espressa male io..

volevo capire se il fine era quello di saperne di più, magari con informazioni che possono sfuggire alle maglie del mainstream o per pura polemica (visto che noi due non è che siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda)

Mi sembra di capire che non è per pura polemica, ma che ti interessa veramente.

Mi hai fatto venir voglia di passarti quell'informazione un po' strana di cui ti dicevo, così giusto per sapere cosa ne pensi.

Aspettiamo che il Bastanzetti distolga l'attenzione e si scateni con il post successivo....






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