09 ottobre 2024
Categoria: Persone - Tags: giornalista, Brunetta, Berlusconi
In questo post (mooooolto poco giornalistico, sia chiaro) avrei voluto parlare di Brunetta.
Brunetta mi fa tenerezza. Brunetta ha dichiarato che l'altra sera ha portato a spasso il cane e poi è successo un golpe, il cane si è perso e lui "è stato male". Per fortuna che il cane ha ritrovato il padrone e il golpe si è sgonfiato.
Avrei voluto anche parlare del ginocchio di Papi, che si è infiammato. Una brutta cosa, perché se uno è agli arresti domiciliari col ginocchio infiammato, come fa ad andare dal medico della mutua? Oppure: se uno fa dei servizi socialmente utili, con la rotula fuori fase, come riesce a dare il meglio di sè? Sono problemi che inquinano la scia della quotidianità. Fanno risacca e non è un bel godersi.
Perciò in questo post parlerò del lavoro del giornalista. E lo paragonerò al lavoro (indispensabile: se non ci fosse, saremmo fottuti) dell'idraulico.
Pronti? via.
Dunque, mettiamo il caso che abbiate bisogno di installare un lavandino in bagno. Avete il tubo di scarico, l'acqua che arrriva al tubo, ma vi manca il supporto su cui farla scorrere. Vi serve un lavandino per sciacquarvi le mani, e la faccia. Soprattutto al mattino.
Bene. Che fate? Un paio di telefonate.
Gli idraulici sono occupati, ma appena avranno un po' di tempo verranno da voi. Il fatto è che siete già insaponati e tutto e, insomma, un idraulico vi serve proprio. Fate altre quattro telefonate, mandate un paio di mail, chiamate un amico che ha un amico idraulico. Fatto?
Ok. L'idraulico viene a casa vostra. E' gentile. Vi piazza il lavandino al suo posto, lo collega, lo fa funzionare. E' tutto perfetto. Giustamente, a questo punto, voi ringraziate l'idraulico perché se non c'era lui, stavate ancora là insaponati come baccalà insaponati.
Tutto finisce bene.
Se non che vostra suocera, vostro cognato, vostra moglie, vostro figlio (scegliete voi chi) improvvisamente viene a casa vostra e vi dice che quel lavandino non andava installato. Che, insomma, prima di posizionarlo bisognava fare una riunione per vedere se era proprio il caso di metterlo lì, e a quel modo. Vi rompono tanto le palle queste persone che voi richiamate l'idraulico e gli dite di togliere il lavandino. Lui (l'idraulico) è scocciato al quadrato, ma quello è il suo lavoro e anche se gli avete fatto perdere ore e ore, lui fa finta di niente. Sorride. Finché non gli dite grazie, amici come prima. Il lavandino non è al suo posto, per cui, mica dovete pagarlo l'idraulico, giusto? Che il tipo non si metta in testa di percepire qualcosa per un lavoro che fa parte della sua professione: fare l'idraulico vuol dire anche questo: essere soggetti agli imprevisti.
Tutti d'accordo?
Io non faccio l'idraulico. Faccio (anche) la giornalista. Per cui l'altro giorno mi capita che un tale telefoni in redazione. No: non vuole parlare con un altro giornalista. Vuole proprio me. E' importante. Il tipo fa parte di un'associazione che ha centinaia di iscritti e fa volontariato e si occupa del territorio. Insomma, i requisiti ci sono. La redazione gli dà il mio cellulare e il tipo mi chiama. Mi richiama. Fissiamo un appuntamento, perché non mi vuole dire le cose al telefono. Mi deve parlare di persona. Ci troviamo in redazione: una mezzoretta, più o meno. Parliamo. Cioè: lui parla e io prendo appunti. Faccio una foto. Va tutto bne. La notizia è flebile, ma lui ci tiene tanto. Va data, mi dice. Ok, ok. Il tipo mi manda anche delle foto, via mail. Mi ringrazia per la disponibilità eccetera.
Mi fa piacere incontrare persone gentili. Avrei altri cinque o sei pezzi da scrivere che attendono da tempo di prendere forma, ma. Ma il tipo è stato così cordiale. Scrivo prima il suo pezzo. Al pomeriggio, cioè quando sono più libera da telefonate, skypate, eccetera, mi metto al lavoro. Un'oretta? Sì, più o meno. Forse di più. Poi scarico la posta e trovo tra le centinaia di messaggi una mail del tipo in questione.
Si scusa.
E perché? Dice che gli dispiace tanto. Mi ha fatto perdere tempo, ma aveva preso un'iniziativa senza consultare il presidente, il segretario, il vice eccetera dell'associazione. Insomma si era preso una libertà d'informare che nn doveva prendersi. Come? Avevo già scritto l'articolo? Che peccato! E' costretto a scusarsi di nuovo. Gli dispiace tanto di avermi fatto lavorare per niente.
Però ho tutta la sua stima.
E la faccia insaponata.
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Michele Bastanzetti
04/04/2014 - 20:53
NO SE BUTA VIA MAI GNENT !
:-)
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Mario Marangon
05/04/2014 - 14:02
Vogliamo la notizia :-)
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Michele Bastanzetti
05/04/2014 - 14:32
E DAMMELA !..
E' chiaro che la Graziosissima NON ha in mano nessunissima notiziona velinata. E' solo un trucco, te lo spiega il sottoscritto, la "Vecchia Volpe del Blog".
Un abile ma datato trucco giornalistico servito a creare dal nulla un blog ed a creare curiosità-interesse su di se.
Inoltre sai le donne come adorano far le preziose e farsi pregare: "eddai ...ti prego...e dammela..sta notizia...cosa ti costa?...e dammela...sta notizia "
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Mario Marangon
05/04/2014 - 20:12
NON TE LA DO!
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Michele Bastanzetti
06/04/2014 - 7:11
IMPERATIVO CATEGORICO
Parlano (sarà vero?) di un cannoncino in grado di sparare proiettili da 12 mm.
Toni Negri era un cattivo maestro, istigatore di terroristi assassini. Rocchetta, a vederelo e sentirlo, sicuramente non pare a quei livelli di deviazione.
Per chiunque l'imperativo categorico di una condotta etica, lei da kantiano m'insegna, deve sempre e comunque essere: NO ALLA VIOLENZA!
PS: urca Mario, una illuminazione! forse è questa la notizia velinata della Graziosissima! il cannoncino era alla crema!
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Mario Marangon
06/04/2014 - 10:12
Che kaos
Certo Bastanzetti. E' proprio questo il punto. Non esiste il reato di opinione, ma di fatto sono alla sbarra per questo. Non so nulla sul cannoncino, ma se è da 12 mm è più pericolosa la ruspa anteposta al Tanko. O il trattore da concime di mio zio, vera Testata Biochimica. Staremo a vedere...
Bastanzetti, l'imperativo categorico deve avere un valore universale e la non-violenza non lo possiede. Capisco di deluderla, ma sono per la pace e non pacifista. Se l'Europa fosse stata pacifista avremo ancora il Reich. Deambulo con un bastone in seguito a fracassamento di una gamba, ma quando posso lo uso come arma (in coda delle Poste quando la solita mamma scavalca tutti perché "ha i bambini a scuola"). Eh...
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Michele Bastanzetti
06/04/2014 - 12:04
NON SI SCHERZA
Calibri molto inferiori a questo uccidono. Mi capisci Mario? uccidono! Magari per sbaglio, magari per un colpo di rimbalzo.
NON SI SCHERZA CON LE ARMI.
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Mario Marangon
06/04/2014 - 19:26
Riformato
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Politicamente Scorretto
07/04/2014 - 13:02
Nessuna cantonata
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Michele Bastanzetti
07/04/2014 - 18:48
BATTUTACCIA DA CASERMA
Non vorrei essere scurrile ma, per chi è abituato a calibri per superiori come il Sig. Scorretto, sicuramente si.
(Perdonate la irresistibile battiutaccia da caserma (d'altronde ho fatto la naja...).
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Emanuela Da Ros
06/04/2014 - 7:55
Vellutata di notizie con contorno di cannoncini ripieni di.
certo che vi piace un sacco Dumas, vero?
Anche a me. Mi piacciono i due, tre, quattro moschettieri.
Mi piacciono pure le provocazioni, in genere.
Ma quando mi capitano situazioni come quella che (per mera scribacchioterapia personale) ho descritto, mi sento vinta. Davvero. MI sento battuta. Mi chiedo chi me lo fa fare.
Se non avessi altro a cui dedicarmi (cose amene, tipo: pulire la casa, sbarazzarmi delle cacchine di James, ordinare e riordinare quella ziggurat di documenti/bollette/cedolini che rischiano di sommergermi, leggere (!), scrivere un racconto per bambini, vedere quel film a cui tenevo tanto, portare mamma a fare shopping, bagnare le primule, decidermi ad andare dal parrucchiere che così sembro la versione scarabacciata della Gelmini, eccetera) potrei anche spendere due, tre, quattro ore del mio pomeriggio per fare un esercizio di stile paragiornalistico da buttare nel cestino. Ma, come vi dicevo, avrei altro a cui vorrei/potrei dedicarmi. E se proprio mi venisse la tentazione di ritagliarmi uno spazio di libertà comunicativa, vorrei aggiornare il mio blog con più frequenza, affrontando i temi (ce ne sono un sacco, una marea, un globo, un universo tra i tanti) che mi stuzzicano costantemente. Perché non ho bisogno di una "notizia flebile" finita nel tritanotizie per creare, come dice Michele (per provocarmi) "curiosità-interesse su di me". Basterebbe che mi tingessi i capelli di verde salvia, e avrei raggiunto l'obiettivo.
Il fatto è che ci sono soggetti ben più curiosi e interessanti di me.Che ci sono notizie che meritano davvero attenzione. E quella che ho cestinato, vi assicuro, era bruma.
Uno sbaciucchio.
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Michele Bastanzetti
06/04/2014 - 12:07
PESCE MASSACRANTE
Non me lo sarei mai aspettato da Lei. Credo che dovrà passare molto tempo per riprenderemi da uno scherzo simile!
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Emanuela Da Ros
06/04/2014 - 14:19
Massacro al fritto misto
A proposito: ho letto il pezzo del collega Dal Mas (che mi pare non abbia inteso troppo bene come siano andate le cose). Va be'.
Seconda cosa: tu avrai ricevuto telefonate a iosa, ma io pure ho incontrato una scia di persone che mi chiedevano di "convincerti a candidarti". Non vuoi proprio pensarci, Michele?
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Michele Bastanzetti
06/04/2014 - 15:49
CODARDO PAROLAIO ?
argomenti amministrativi sui quali l'ho pungolato. Temo che il PD non rappresenti la svolta, anche se vincerà.
PS: confermo che in molti mi han chiesto se la mia candidatura era vera e ci son rimasti male quando ho risposto che era tutta una sua (abile) trovata, o Graziosissima.
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Emanuela Da Ros
06/04/2014 - 20:21
che dire?
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Carlo Piasentin
06/04/2014 - 9:28
SONO CURIOSO ANCH'IO
Saluti ai Signori Bastanzetti e Marangon.
Un caro abbraccio a te.
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