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28 marzo 2024

Il mondo in un pallone

- Tags: world cup, mondiali, calcio, football, passione

Anuska Pol | commenti | (15)

Non avrei mai pensato di scrivere un post dedicato al football.

Sono arrivata in Inghilterra con un certo grado di saturazione riguardo al mondo del calcio in ogni sua forma. Ho provato sollievo all’idea di non dover lavare calzettoni puzzolenti e scarpe incrostate di terra e fango (e chi mi dice che i ragazzini dovrebbero arrangiarsi a tenere pulite le loro attrezzature o ha una lavanderia dedicata e isolata o ha un imbianchino a disposizione ogni quindici giorni); e mi sono sentita liberata dal “sequestro familiare” che comportano 3 allenamenti settimanali, più la partita del sabato pomeriggio, più tornei di vario tipo sparpagliati duranti l’anno, spesso nei fine settimana. Per non parlare della TV quasi sempre sintonizzata su un anticipo, posticipo, Champions League, Coppa Italia e non so cos’altro ancora.

Ma Tom adora il calcio, davvero (e così suo papà e mio marito Alessandro). Non riesce a camminare se non dà qualche pedata a qualunque oggetto possa in qualche modo rotolare. Già dopo un paio di giorni presso il nostro primo indirizzo londinese l’ho trovato che conversava amabilmente, con le sue 50 parole di inglese, con un altro coinquilino ben più grande di lui, Mahmut, originario di Istanbul e supporter del Fenerbache, di Milan, giocatori, del campionato inglese ecc. mentre io avevo scambiato sì e no due frasi di circostanza. Ovviamente appena trovata la dimora definitiva mi ha chiesto un pallone e siamo andati al parco; e lì non ci ha messo molto a trovare qualcuno con cui fare due tiri, di tutte le età.

Praticamente è stato Tom con il suo pallone e la sua conoscenza sull’argomento che ha aperto molte porte qui, senza nemmeno sapere bene la lingua.

Perché, se ci dimentichiamo del calcio-mercato e degli ingaggi milionari, dei diritti TV e dei calciatori capricciosi come vere e proprie star, ma torniamo ai fondamentali, dobbiamo ammettere che il calcio è davvero universale e democratico. Che sia quello giocato per strada o in spiaggia con le porte fatte con le ciabatte, che sia quello visto su uno schermo o letto sulla Gazzetta, è un linguaggio semplice e immediato, un passpartout.

Per questo la World Cup, anche con tutti i problemi e le contestazioni del caso, rimane una grandissima festa collettiva ed è difficile rimanere indifferenti anche se non si ama il calcio.


Tom stasera (sabato) seguirà Italia-Inghilterra a casa di un suo amico, Karum, ognuno tiferà il proprio paese e poi dormiranno insieme. E la mattina dopo? Alle 8 appuntamento per andare ad un torneo di calcio che durerà tutta la domenica, naturalmente.

E io che pensavo di essermela scampata per un po’ frown.

Comunque avete visto l’ultimo spot, “The Last Game”, di una nota marca sportiva che inizia con la N? E’ talmente bello che ci fa diventare simpatico perfino Ibra.

 



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Nike è diventata una parolaccia che non si può più scrivere?

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Beh, dipende dai punti di vista.
Comunque si può dire benissimo. Anzi w gli spot della Nike e i suoi bravissimi creativi.

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Se la NIKE vuole la pubblicità si Oggitreviso,
one of the best on line paper in the world,
with the most important bloggers and commenters,

che la paghi regolarmente perdio!

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Ancora una volta devo confessare di essere d'accordo con lei.
E le assicuro che non è paura dei suoi caustici commenti.

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E' assai improbabile che due intelletti vivaci ed elastici come i nostri non entrino spesso in sintonia.

Si, ma stasera che tifa il Tom?

ENGLAND or ITALIA?

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Tutti gli amici di Tom, dalle svariate origini, tifano England.
A proposito, ma vendono anche in Italia le bandierine da appiccicare ai vetri delle auto effetto "sto portando il Presidente". Qui impazzano

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Un amico dice di averne vista una con su scritto "sto portando il nuovo sindaco" diretta al Castello di San Martino (sede vescovile).

PS: esempio di caustica battuta in salsa cenedese.

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Dice che su un' altra invece c'era scritto "sto portando l'ex sindaco" ed era diretta in Pizzoc, con un tizio in vespa rossa che faceva da staffetta.

PS: terribilmente caustica ma sicuramente incomprensibile per un londinese...

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I Bianchi d'Inghilterra li abbiam fatti neri, col Balo (telli) !

Che han fatto i tanti connazionali Macaroni, a London, per festeggiare?

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Qui nell'estrema periferia est non è volata una mosca dopo la sconfitta. Mi informerò tra i "macarons" più giovincelli e poi le faccio sapere.

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Ho trascorso la serata in un pub Londinese a vedere la partita e devo dire che ero in compagnia di pochi italiani, uno dei quali smaccatamente preso da ogni rimbalzo di palla a favore degli azzurri.
Beh che dire . anche se gli Inglesi hanno intonato qualche coro della serie "canta che ti passa" e alla fine dell'incontro non potevano nascondere una certa delusione devo dire che era possibile scambiare qualche parola con loro, l'educazione non è certo un loro punto debole.
Cosa hanno fatto gli Italiani per festeggiare? mah! direi che li ho visto ben poco dato che il calcio non penso che sia altro che uno dei tanti intrattenimenti, che appunto accomuna tutti

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Confesso una certa perplessità. Dopo aver scoperto la Fragilità del mio critico preferito che deve pur dare un senso alla sua vita, come se la vita avesse un senso, dedicarsi alla devozione, adesso scopro anche il suo amore per il calcio. Azienda specializzata nel riciclo di denaro "sporco", cioè armi e droga. L'ottimo portiere della nostra nazionale su una vicenda oscura di scommesse ha detto che lui "i suoi soldi li spende come vuole". E bravo il portiere (di calcio). Incassa soldi di morte, e morti, e li ripulisce in Casinò. E così i suoi amici ciclicamente coinvolti.

Panem et circenses, con la complicità di noi italiani.

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Caro Mario, casomai tu alludessi a me (ma perché non parli in chiaro?) ti chiarifico che non amo per nulla il calcio, né come sport né soprattutto in senso lato, inteso come "mondo del calcio". Pratico da sempre sport di tutt'altro genere e questo, per inciso, sarebbe un bell'argomento da approfondire.
Seguo esclusivamente la Nazionale del pallone, nelle grandi competizioni, in quanto emblema della nostra Amata Nazione Italia. Ed è uno dei settori nei quali raccogliamo tradizionalmente grandi risultati ed ammirazione universale.

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Jogging sulla "bretella" e innalzamento di bandiera su pennone Monte Altare

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