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19 aprile 2024

Treviso

COMUNE CONTESTATO SUL CASO DE LONGHI

Le minoranze criticano la decisione di Ca' Sugana di defilarsi dal processo: "Accondiscendenza verso un grande elettore"

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Treviso - Caso rogo De’ Longhi, se ne torna a parlare in consiglio comunale. Le minoranze ieri in consiglio comunale hanno chiesto spiegazioni sulla rinuncia del Comune a costituirsi parte civile per il rogo dell’azienda di elettrodomestici.

Antonella Tocchetto del Pd si è detta meravigliata del fatto che chi governa la città abbia rinunciato a partecipare a un giusto processo, limitandosi ad accettare solo 43 mila euro a titolo di risarcimento danni mentre i costi sopportati dal Comune risultano molto più alti.

L’altra obiezione è che se il Comune non ha voluto costituirsi parte civile perché l’Arpav aveva detto che non c’era stato danno ambientale, secondo il consigliere del Pd la relazione dell’Arpav non è assolutamente sufficiente.

Sossio Vitale fa notare che nel rogo c’è anche l’aspetto dell’incendio doloso, motivo in più per convincere il Comune che era giusto costituirsi parte civile. Il consigliere di Città Mia afferma che è invece prevalsa la linea della condiscendenza verso un grande elettore, visto le simpatie del patron dell’azienda di Fiera, Bepi De’ Longhi, per la Lega.

Nicola Atalmi, Comunisti italiani, ha chiesto al Comune di pensare di costruire sull’area degli stabilimenti andata a fuoco un parco onde evitare speculazioni da parte di chi ci vorrebbe dei palazzoni.

 


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