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18 aprile 2025

Castelfranco

Il Comune di Cavaso vuole chiudere la casa di riposo e l’opposizione insorge

Consiglio comunale incandescente: “Chiudete la casa di riposo ma poi spendete un milione di euro per un parcheggio!?!”

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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casa di riposo di Cavaso del Tomba

CAVASO DEL TOMBA – In uno scenario sociale in cui la popolazione invecchia ed è sempre più arduo trovare posto nelle strutture residenziali per la terza età a Cavaso del Tomba l’amministrazione comunale ha preso una decisione contro corrente, decidendo di chiudere la “Casa di soggiorno Giacomo e Alberto Binotto”. La struttura ospita attualmente 53 anziani, alcuni dei quali ultracentenari e è da sempre considerata una presenza importante ed efficiente, tant’è che anche di recente ha ricevuto un riconoscimento per la buona gestione. Viceversa l’immobile avrebbe bisogno di un intervento importante per essere più consono alle esigenze di chi ci vive, visto che quando piove in alcune stanze il personale è costretto a tamponare le infiltrazioni dal tetto con dei secchi.

Ieri sera in consiglio comunale prima è stata rigettata la proposta di project financing relativa alla Casa di soggiorno Binotto, da parte dell’attuale gestore che vorrebbe accollarsi il risanamento della struttura, e poi si è approvato la rettifica della convenzione, di fatto stabilendo la chiusura della residenza per anziani dal 31 dicembre 2025. In entrambi i casi la decisione è stata sostenuta solo dalla maggioranza mentre l’opposizione ha espresso voto contrario. In primis la capogruppo d’opposizione, Sonia Mondin, ha contestato la mancata intesa per il project financing, rimproverando alla maggioranza che non ci sia stata una trattativa vera e proprie ma soprattutto il fatto di non avere un “piano B”, per poter risanare l’immobile comunale. Ma le scintille più incandescenti si sono viste con il punto relativo al mancato rinnovo della convenzione per la gestione della residenza per anziani, che di fatto porterà alla chiusura entro fine anno, infatti, nel documento si legge: “Di incaricare gli uffici di procedere di conseguenza, coordinandosi e organizzandosi con il gestore uscente, al fine di ottenere il rilascio dell’immobile entro il 31.12.2025, garantendo adeguata assistenza e supporto agli ospiti attualmente presenti”.

Sonia Mondin ha quindi preso la parola: “Ma voi vivete sulla terra o siete già su Marte con Elon Musk. I sindaci si battono per ottenere posti letto per anziani, l’ULSS 2 ha circa 2.500 anziani in lista d’attesa, mentre voi chiudete una casa di riposo, perdendo 53 posti nei Piani di Zona e lasciando in decadenza una struttura che viene da un lascito con un vincolo ben preciso. Chissà cosa ne direbbe il professor Binotto? Senza contare la perdita della concessione dell’esercizio all'amministrazione. L'ULSS cosa dice in merito? In una società che invecchia, questa casa di riposo, fiore all’occhiello della Pedemontana, avrebbe potuto essere curata nella sua gestione straordinaria già con gli affitti, ma è stata forse consapevolmente trascurata… Ricordatevi che queste 53 persone non sono in vacanza, ma sono persone anziane e fragili, spesso sole, senza rete familiare e sociale che possano accoglierle, anzi alcuni sono veri e propri casi di emergenza sociale”.

La capogruppo dell’opposizione ha poi ricordato la ventina di persone che lavorano nella struttura definendo la scelta della Giunta del sindaco Gino Rugolo una “bomba sociale a scapito degli Ospiti, dei lavoratori e delle famiglie”. Mondin ha quindi rammentato l’interpellanza già fatta sulla questione e ha contestato la politica della maggioranza. “Con la delibera di Giunta del 28.02.2025 avete deliberato un importo di 1.230.000 euro destinato alla sistemazione dell’area Bocca di Serra, per interventi sulla mobilità lenta e i parcheggi (di cui 980.400 euro da fondi propri degli avanzi dell’amministrazione)”. Mondin ha poi ricordato che il project financing è stato rigettato proprio perché la maggioranza non voleva impegnare l’avanzo di bilancio, e ha quindi concluso: “Fatemi capire, volete spendere 1.000.000 di euro per un parcheggio… mentre lasciate in decadenza una struttura con una funzione sociale fondamentale? Se non vi ravvedete, spero sinceramente che, quando sarete anziani, vi portino in quel parcheggio a passare gli ultimi anni della vostra vita, anziché in una casa di riposo a Cavaso, che grazie a voi non ci sarà più”.

Ma chi ha gestito fino a ora la struttura, diventata nel tempo un importante punto di riferimento per il territorio, cosa dice? “La Direzione del Gruppo Prealpina rimane in attesa di conoscere nel dettaglio i termini della delibera approvata dalla maggioranza in consiglio comunale per valutare le azioni da intraprendere – si legge in una nota ufficiale -. Da parte della Direzione del Gruppo Prealpina sarà fatto tutto il possibile per tutelare in primis gli ospiti di Casa Binotto, molti dei quali in condizione di fragilità sociale, psicologica ed economica, oltre che a tutela del personale operante in struttura. Il Gruppo Prealpina, peraltro, gestisce Casa Binotto dal 2013, garantendo un servizio di assistenza di qualità e di alto valore sociale per tutto il territorio pedemontano e non solo”.


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