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25 aprile 2024

Vittorio Veneto

Il Comune paga il parcheggio dei privati. Per sempre

Incredibile delibera di Tonon (copia-incolla di quella di Da Re) denunciata – e documentata – dall’ex consigliere Adriana Costantini

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

Il Comune paga il parcheggio dei privati. Per sempre

VITTORIO VENETO – Aiuto! Che si tratti di una svista o di un clamoroso errore, in città siamo di fronte a una delibera che non ha precedenti (anzi, sì: ne ha uno, ma ci torniamo a breve) e che non ha uguali in nessun altro comune.

 

La delibera. Nella delibera 4/2015 su Piazza Marinai d’Italia, facendo un (maldestro: ci si è scordati di aggiornare il nome del segretario comunale!) copia-incolla di una delibera identica, firmata dal sindaco Da Re nel 2013, l’attuale sindaco Tonon si impegna a sistemare il parcheggio di Piazza Marinai d’Italia (è alla fine di Viale della Vittoria, vicino al Terme, per intenderci) con la modica cifra di 80 mila euro e a ristrutturare il garage sottostante il parcheggio che è tutto privato.

La denuncia. La denuncia viene dall’ex consigliere Adriana Costantini che in una lettera aperta a Tonon chiarisce la questione, riproponendo in maniera documentata la genesi e la storia del parcheggio, “nato” nel 1968.

La storia. “La costruzione del parcheggio – spiega Costantini - viene autorizzata nel 1968, con l’obbligo per l’impresa di fare per i garage un solettone di copertura “atto a sopportare tutti i carichi civili previsti dalle vigenti leggi” e di mettere la “segnaletica indicante i carichi massimi ammessi”. E’ quanto viene prescritto dall’autorizzazione alla variante del 7/6/1968, che reca la firma del sindaco dell’epoca, Aldo Toffoli, il quale nella stessa definisce esplicitamente “pubblico” il parcheggio. Per 45 anni funziona come struttura privata aperta al pubblico, quindi con manutenzione straordinaria e ordinaria a carico dei proprietari, obbligo assunto dall’Impresa e trasferito agli acquirenti. Per decenni non pare esserci nessun problema. I proprietari non avanzano alcuna protesta quando nel 1993 l’ordinanza del Sindaco Botteon attiva il parcheggio a pagamento”.

I guai. “Solo a partire dal 2000 – prosegue Costantini -, dopo 30 anni di mancata manutenzione da parte di loro stessi, i condomini lamentano infiltrazioni nel garage interrato e minacciano causa al Comune per danni, con la motivazione che sopra il garage c’è un parcheggio pubblico (previsto dalla sopra citata autorizzazione del ’68) e che il Comune non ha collocato la segnaletica indicante i carichi massimi ammessi (che avrebbero dovuto mettere loro, come sopra riportato).”

 

L’interpretazione dell’ex sindaco Da Re. “Ignorando la perizia del proprio tecnico ing. De Vido, che attribuisce i danni segnalati alla “totale mancanza di manutenzione dei manufatti” e al “ non rifacimento della guaina a protezione del solaio-soletta di copertura” – sono ancora parole di Adriana Costantini - che “deve essere rifatta ogni 10 anni come viene consigliato dal manuale dei fabbricatori di guaine”, nel 2013 l’allora Sindaco Da Re si rende disponibile a:

- contribuire subito con 80.000 euro più Iva per sistemare il parcheggio e ristrutturare il garage interrato che è TUTTO privato;

- assumere i costi degli allacciamenti e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto di illuminazione;

- installare l’apposita segnaletica con i limiti e i divieti di accesso;

- sostenere in futuro per intero la manutenzione ordinaria e straordinaria del parcheggio e la quota stabilita dal codice civile per la manutenzione straordinaria della copertura e del sottostante garage interamente privato, caricando spese non quantificabili sui bilanci futuri”.

 

Problemini amministrativi. Siccome non può finanziare una struttura non comunale, a inizio 2013 Da Re porta in Consiglio una delibera per la “costituzione della servitù ad uso pubblico del parcheggio”. “A questo punto – insiste Adriana Costantini - ci troviamo di fronte a un sindaco che rinuncia all’uso di un parcheggio senza oneri per il Comune, prescritto all’impresa al momento della costruzione e consolidato da 45 anni di pubblico accesso, e decide di gravare subito il bilancio comunale con decine di migliaia di euro di denaro pubblico (più una spesa futura non quantificata), a vantaggio di privati e senza essere obbligato dalla legge”.

 

La “svolta” di Tonon. Accogliendo una richiesta di Costantini, due anni fa Da Re si trova costretto a rinviare la delibera a data da destinarsi. E quella data risale ai giorni scorsi, quando Tonon approva la stessa delibera, le stesse spese e la stessa convenzione proposte dalla giunta leghista (nel documento, ci si scorda di sostituire il nome di Traina con quello dell’attuale segretario).

La “preghiera” di Costantini. Ormai fuori dall’arenile amministrativo vittoriese, l’ex consigliera Costantini non ci sta però a fare la figura dell’indifferente. Nella lettera a cui abbiamo accennato e di cui abbiamo riportato alcuni passi, Costantini prega il sindaco “di sospendere l’esecuzione della delibera e di ripensarci, sia perché la spesa a carico del bilancio comunale potrebbe essere non giustificata, con rischio di danno erariale, sia perché potrebbe venirsi a creare per situazioni analoghe un precedente difficilmente gestibile. Inoltre mi dispiacerebbe che qualcuno potesse dire che Lei, egregio Signor Sindaco, afferma di non avere i soldi per ridurre la TASI ai cittadini più poveri, però poi li trova per supportare qualche privato per spese non dovute dal Comune, né imposte allo stesso da nessuna legge.”

 


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Emanuela Da Ros

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