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28 marzo 2024

Conegliano

I comuni della Marca battono lo Stato, storica sentenza del Tar

Fondo di solidarietà illegittimo, buone speranze di riavere i soldi dell'Imu

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

I comuni della Marca battono lo Stato, storica sentenza del Tar

TREVISO - Associazione dei Comuni della Marca Trevigiana 1, Stato 0. E’ stato infatti accolto, dal Tar del Lazio, il ricorso presentato da 44 comuni della provincia per riavere i soldi dell’Imu che erano stati versati nel fondo di solidarietà nel 2015. I criteri di ripartizione del fondo premiavano infatti i comuni meno virtuosi a scapito di quelli che lo erano molto di più: per fare un esempio, ricevevano più soldi dal fondo i comuni che impiegavano più personale, che erano più lenti nei pagamenti dei fornitori e che erogavano meno servizi.

 

I comuni ricorrenti si vedevano quindi “prelevare” milioni di euro, a fronte di un ritorno di qualche centinaio di migliaia di euro. Emblematico in questo senso il caso di Conegliano, che aveva versato quasi 4 milioni di euro e ne aveva ricevuti solo 170mila. Ma ce ne sono tantissimi altri, come Montebelluna (che ha fatto registrare una differenza negativa tra uscita ed entrata di 2 milioni e mezzo), Castelfranco (circa tre milioni), Oderzo (1 milione e mezzo).

 

Una sentenza valida per tutti i comuni d’Italia - la prima in assoluto a dichiarare illegittimo il fondo di solidarietà - che corona il percorso portato avanti dall’associazione Comune della Marca Trevigiana, presieduta dal sindaco di Cappella Maggiore Mariarosa Barazza. Il giudice amministrativo, nello specifico, ha stabilito che è stata lesa dallo Stato l’autonomia finanziaria dei comuni (sancita dall’articolo 119 della Costituzione che richiama il principio di certezza delle risorse disponibili).

 

Il fondo infatti è stato ripartito solo a novembre 2016, quando invece questa operazione – per legge – avrebbe dovuto essere fatta a dicembre 2015. Questo ha causato ben 9 mesi mesi di ritardo nel bilancio di previsione, visto che i Comuni non erano a conoscenza delle entrate su cui avrebbero potuto contare. L’accoglimento del ricorso implica però anche la bocciatura del meccanismo di ripartizione delle risorse tra i comuni italiani, motivo per cui gli enti locali possono ben sperare di riavere parte dell’ammanco che sopra è stato riportato.

 

E’ possibile, come ha spiegato il costituzionalista Luca Antonini, che il Governo faccia ricorso in Consiglio di Stato: sul piatto infatti ci sono ben 6 miliardi di debito nei confronti dei comuni in tutta Italia. L’associazione della Marca ha comunque fatto in modo che il tempo per presentare il ricorso sia di soli 60 giorni. “Una vittoria storica” l’ha definita Antonini, che ha mostrato fiducia in una sentenza coerente – da parte del Consiglio – con quella emessa dal Tar.

 

“Speriamo che quest’iniziativa si allarghi a macchia d’olio” ha commentato il sindaco di Montebelluna Marzio Favero, ricordando come questa vittoria non sia stata riportata dall’Anci, ma da una piccola associazione indipendente di comuni. Intanto per il comune di Conegliano, dopo questa vittoria, rimane aperto anche un altro fronte, ovvero quello della causa che la città del Cima ha fatto allo Stato per il fondo di solidarietà del 2013.

 

(Qui sotto, tra gli allegati, è possibile vedere la lista completa dei 44 comuni che hanno fatto ricorso)

 


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Roberto Silvestrin

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