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23 gennaio 2025

Lavoro

Concorrenza sleale e dipendenti infedeli: le PMI italiane chiedono aiuto

Se non si effettuano le indagini necessarie, seguendo i parametri imposti dalla legge, il rischio per l’imprenditore è quello di ritrovarsi dalla parte del torto e rischiare una denuncia da parte del dipendente.

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Concorrenza sleale e dipendenti infedeli: le PMI italiane chiedono aiuto

LAVORO - In passato, parlare di concorrenza sleale o di dipendenti infedeli era un concetto relegato quasi unicamente all’ambiente delle grandi aziende e multinazionali. Al giorno d’oggi, invece, queste dinamiche non risparmiano neppure le piccole e medie imprese italiane, le quali manifestano la sempre maggiore necessità di tutelare il proprio lavoro. Anche quest’ultimo, infatti, può essere minacciato da dipendenti poco onesti o da concorrenti che violano le norme della lecita competizione.
Per questi motivi, sempre più imprenditori ricorrono all’aiuto di esperti del settore come l'agenzia investigativa INSIDE che opera sul mercato dal 2014 e offre servizi di indagine volti a smascherare illeciti commessi ai danni delle aziende.
Agenzie come INSIDE si impegnano a tutelare l’imprenditore agendo sempre nel rispetto della legalità e della privacy. Ciò è possibile raccogliendo in maniera rapida e inconfutabile prove certe e realizzando dei report trasparenti e dall’alto valore giuridico. Questi ultimi sono strumenti utili alle aziende perché fungono da supporto e difesa in sede giudiziale.


Indagini aziendali sui dipendenti infedeli


Quando il datore di lavoro sospetta che uno o più collaboratori all’interno dell’azienda stiano attuando comportamenti poco onesti, ha tutto il diritto di far eseguire delle indagini.

Ci sono numerosi motivi che rendono necessarie le indagini sui dipendenti, come nei casi di:
assenteismo ingiustificato che si sostanzia attraverso la finta malattia o infortunio, il prolungamento dei tempi di guarigione o la falsa attestazione di presenza (ad esempio facendo timbrare il badge da un collega);
abuso dei permessi 104 che avviene quando un dipendente abusa o utilizza impropriamente i permessi della Legge n. 104/1992, per fini diversi dalla cura e dall’assistenza nei riguardi del parente bisognoso;
doppio lavoro non autorizzato che pregiudica l’integrità aziendale esercitato, per esempio, attraverso comportamenti sleali come falsa malattia o l’abuso di permessi aziendali;
concorrenza sleale attuata dai dipendenti infedeli nel momento in cui compiono atti volti a sabotare l’azienda o qualora sottraggano beni e informazioni riservate.

Tutte le casistiche sopra viste consentono al datore di lavoro di licenziare per giusta causa.
Tuttavia, se non si effettuano le indagini necessarie, seguendo i parametri imposti dalla legge, il rischio per l’imprenditore è quello di ritrovarsi dalla parte del torto e rischiare una denuncia da parte del dipendente.


Proteggersi dalle minacce esterne di concorrenza sleale


La concorrenza sleale si può trovare all’interno dell’azienda, ma spesso proviene anche dall’esterno. Come nei tanti casi di competitor che attuano comportamenti che violano la sana concorrenza del mercato causando un danno all’azienda.
Con l’espressione concorrenza sleale, infatti, si fa riferimento all’utilizzo di qualsiasi mezzo diretto e indiretto non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’azienda altrui.
La normativa stabilisce che, perché un atto arrechi danno a un’azienda concorrente, è necessario che gli imprenditori operino nello stesso ambito, pertanto non si può parlare di concorrenza sleale tra due aziende che si rivolgono a settori e clienti diversi.

È il codice civile all’articolo 2598 a disciplinare tali atti, quali ad esempio:
● l’utilizzo di nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con quelli legittimamente usati da altri,
● l’imitazione dei prodotti di un concorrente,
● la diffusione di notizie che minano l’immagine di un’azienda.

La legge italiana ammette la possibilità di ricorrere ad agenzie investigative per difendersi da atti non conformi alla correttezza professionale (così come per difendersi da comportamenti perpetrati da dipendenti infedeli).

In un contesto normativo che tutela la privacy di tutte le parti coinvolte, ecco che il supporto di professionisti specializzati è l’unica via per tutelarsi a propria volta. Infatti, non sono rari i casi in cui un imprenditore leso passi dalla parte del torto subendo, oltre il danno, anche la beffa. È il caso, ad esempio, di un datore di lavoro citato in giudizio dal dipendente infedele per non aver rispettato tutti i parametri imposti dalla legge nel reperimento di informazioni che ne giustificano il licenziamento per giusta causa. Oppure, quando si dimostra la slealtà di un concorrente utilizzando mezzi non idonei.
In tutti questi casi, l’attività investigativa di un’agenzia specializzata può risalire ai soggetti colpevoli di comportamenti sleali nel pieno rispetto della legge e proteggendo la parte lesa.

 


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