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20 aprile 2024

Conegliano

Conegliano, è finito il tempo di scherzare: "Situazione grave, dovete stare a casa"

L'appello del sindaco Chies a non muoversi di casa

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Conegliano, è finito il tempo di scherzare:

CONEGLIANO - “La situazione è grave, invitiamo i cittadini a non muoversi di casa, soprattutto se anziani”: il sindaco Fabio Chies ha diramato l’appello questa mattina, dopo il nuovo decreto contro il Coronavirus emanato dal Governo ieri. “La situazione è molto problematica – ha ribadito Chies -. Speriamo di non doverci confrontare con una situazione come quella lombarda”.

 

E poi è arrivato l’invito alla fascia di popolazione più in là con l’età: “Bisogna che gli anziani stiano a casa e che cerchino di non creare problemi al sistema sanitario”. L’inserimento della provincia di Treviso nella cosiddetta zona rossa ha complicato decisamente la situazione, a tutti i livelli.

 

E dopo sei riunioni, avvenute tutte nella giornata di ieri, sono arrivate anche le prime contromisure: una è l’attivazione di due numeri di telefono gestiti dalla Protezione Civile (0438 413543 e 0438 413545), grazie a cui gli anziani potranno chiedere informazioni (non sanitarie) per la gestione della propria vita quotidiana.

 

L’altra mossa riguarda le rette degli asili nido, che le famiglie non dovranno pagare, visto che non potranno mandare i propri figli nelle strutture. Aumentata anche l’assistenza a domicilio e implementata la consegna dei pasti a casa.

 

Mi dispiace che ci sia qualcuno che banalizza la questione”, ha detto rammaricato Chies, che nel corso della conferenza stampa di questa mattina ha ribadito più volte: “La gente deve stare a casa”. Questo nonostante i casi di ricovero a Conegliano non riguardino cittadini coneglianesi, ma persone che risiedono fuori città. “Il mondo non si ferma, è vero, ma non ha senso fare altri spostamenti che non siano quelli riconducibili al lavoro o a situazioni di necessità”, ha detto il sindaco.

 

E che si debbano limitare "al massimo gli spostamenti” lo ha spiegato anche Claudio Mallamace, comandante della polizia locale del coneglianese. Il che significa munirsi innanzitutto di autocertificazione che prova la necessità dello spostamento per lavoro.

 

La questione non riguarda più infatti solo gli spostamenti dalla zona rossa ad una zona fuori provincia, anzi: la raccomandazione è quella di non spostarsi anche all’interno dello stesso comune. Poi, ovviamente, dovrà prevalere il buonsenso: le passeggiate all’aria aperta sono ammesse, ma si sconsiglia di farle in luoghi affollati.

 


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Roberto Silvestrin

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