CONEGLIANO - “Mi pare l’ennesima provocazione”: così il consigliere dei Popolari per Conegliano Stefano Dugone ha commentato la convocazione della consulta per il commercio, prevista un’ora prima di un consiglio comunale decisivo per il futuro della città. La consulta è stata infatti convocata per giovedì 5 novembre alle 18, tra l’altro in presenza, mentre il consiglio comunale è previsto per le 19 dello stesso giorno, ma in streaming.

Dugone, insieme al consigliere di Forza Italia Primo Longo, è tra i membri della consulta comunale per il commercio e le attività produttive: “O cambiano orario o cambiano giorno”, ha dichiarato. I consiglieri dovranno infatti scegliere – sempre che la consulta non si concluda nel giro di un’ora – se lasciare la seduta o ritardare l’accesso al consiglio in videoconferenza.

Dugone contesta la differenza tra le due convocazioni – una in presenza e una via web -, oltre che l’orario scelto per la consulta. Il consiglio comunale si annuncia teso, anzi, tesissimo. Sul piatto ci sono infatti la mozione sull’operato dell’assessore Claudia Brugioni, la proposta di revoca della carica del presidente del consiglio Giovanni Bernardelli e il voto su importanti variazioni di bilancio.

Dugone potrebbe essere un vero e proprio ago della bilancia, visto che i Popolari, insieme a gruppo misto e minoranze possono contare su 13 voti, contro i 12 della maggioranza (se si conta anche il voto del sindaco). Ecco perché la presenza di Dugone risulta fondamentale per l’esito del consiglio del 5 novembre. Nella scorsa seduta, infatti, i 13 consiglieri erano riusciti a non far passare nessuno dei punti all’ordine del giorno, tranne quello riguardante Asco Holding.