Conegliano, il gestore contro l’obbligo del green pass: “Causerà nervosismo, erode il rapporto di fiducia con il cliente”
Il punto di vista di Fabrizio Brescacin, gestore della birreria “Zero Fronzoli” di via XX Settembre
CONEGLIANO - Tanti esercenti si schierano contro l’obbligo del green pass. Secondo Fabrizio Brescacin, gestore della birreria “Zero Fronzoli” di via XX Settembre, il “lasciapassare” sarà “un’altra mazzata” e “impedirà il normale svolgimento del nostro lavoro”.
“Se devo controllare tutti i clienti che entrano nel mio locale, devo mettere una persona fissa alla porta – dichiara il proprietario della birreria aperta nel 2017 a due passi da Piazza Cima -. Il green pass erode il rapporto di fiducia tra gestore e cliente, causerà nervosismo”. Il 6 agosto il green pass diventerà obbligatorio: servirà per accedere a piscine, palestre, ristoranti (al chiuso), spettacoli.
Gli esercenti attendono, ovviamente, anche le direttive riguardanti i controlli. Chi li farà? Tanti esercenti non vogliono accollarsi quest’incombenza. “Diventerei una specie di pubblico ufficiale”, sostiene Brescacin. “Il green pass non è un metodo scientifico per ridurre i contagi – aggiunge il gestore -. Questo provvedimento, inoltre, incide sulla libertà di circolazione delle persone. Io sono un fautore della libertà, anche di quella vaccinale”.
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