Conegliano, l'insegnante 20enne: "Io, asmatica e pluriallergica, ancora in attesa della seconda dose di vaccino"
L'Ulss 2 chiarisce: in fase di organizzazione una seduta vaccinale in ambiente protetto. La ragazza dovrebbe essere convocata a giorni
CONEGLIANO - La campagna vaccinale è finalmente entrata a regime, ma i “casi particolari” continuano inevitabilmente a presentarsi. L.M., 20enne coneglianese, ha ricevuto la prima dose del vaccino il 18 marzo 2021, al Centro Anziani di Treviso.
Lei, asmatica e poliallergica, ha avuto una reazione allergica, che le ha causato prurito, orticaria e gonfiore. “Mi hanno tenuto in osservazione per due ore e mi hanno offerto le cure adatte”, racconta la giovane insegnante.
“Il 12 aprile mi è arrivato l’invito per la seconda dose da fare presso l’ospedale di Treviso, per garantire la mia sicurezza dopo il vaccino – continua la 20enne -. Arrivata al punto anamnesi, sono stata però rimandata a casa, perché, per una persona pluriallergica e asmatica come me, il punto vaccinazione non era considerato un ambiente protetto”.
“Lo stesso giorno mi è stato garantito che sarei stata contattata direttamente entro la fine della settimana per poter ricevere la dose in un centro protetto a Conegliano, in presenza di un anestesista. Ad oggi, 27 aprile (data della mail inviata al direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, ndr), 40 giorni dopo l’esecuzione della prima dose, non mi è pervenuto l’invito per completare la mia vaccinazione”, racconta ancora la ragazza.
Oggi sono arrivate le rassicurazioni dell’azienda sanitaria, e il “caso” di L.M. dovrebbe risolversi la prossima settimana. Come ha anticipato l’Ulss 2, la ragazza verrà convocata a brevissimo: è in fase di definizione e di organizzazione, infatti, una seduta vaccinale ad hoc in ambiente protetto.
La seduta prevede anche la presenza di un rianimatore. L’azienda ha deciso di raggruppare un certo numero di persone da convocare per questo particolare tipo di seduta, che dovrebbe svolgersi all’inizio della prossima settimana.
L.M. dovrebbe essere quindi convocata a giorni. Non ci dovrebbero essere, inoltre, problemi relativi alle tempistiche del richiamo: l’intervallo tra la prima e la seconda dose del vaccino inoculato alla 20enne, infatti, è stato già esteso a 42 giorni.