Conegliano, polemica su mascherine e distanze alla manifestazione: "Identificazioni attraverso le immagini e multe a casa"
Lo spiega il comandante dei vigili di Conegliano Claudio Mallamace
CONEGLIANO - La manifestazione di Conegliano fa discutere. Centinaia di persone – mille secondo l’organizzatore Devis Bonaldo – hanno partecipato ieri all’iniziativa “In piazza per la libertà”.
Le polemiche sono scoppiate già ieri pomeriggio, dopo la pubblicazione delle immagini del raduno. “Assistere ad assembramenti con centinaia e centinaia di persone senza la minima protezione sanitaria è uno sfregio inaccettabile per chi ha rispettato e continua a rispettare le regole e per chi è stato vittima del Covid. A maggior ragione in un momento in cui si comincia ad intravedere la possibilità di uscire dal tunnel”, ha dichiarato questa mattina il capogruppo del Pd Veneto Giacomo Possamai.
La polemica riguarda soprattutto l’uso della mascherina e il distanziamento sociale. Ieri le forze dell’ordine hanno identificato alcune persone, ma ci potrebbero essere ulteriori sviluppi. “Altre persone verranno identificate dalla polizia scientifica attraverso le immagini – spiega il comandante della polizia locale Claudio Mallamace -. Le contestazioni verranno inviate a domicilio. Qualcuna arriverà, è impossibile identificare tutti quanti”.
La grande adesione all’iniziativa organizzata da Bonaldo in via Filzi ha posto la manifestazione sotto i riflettori, anche se – secondo le stime del comando della polizia locale di Conegliano – i partecipanti sarebbero stati al massimo 550. “Dopo un anno di pandemia è incredibile assistere ancora a scene simili”, commenta ancora Possamai.