Conegliano, "Il sit in del 1 maggio era apolitico e apartitico"
A parlare Patrizia Loberto, commerciante presidente dell’Associazione Conegliano in Cima
| Gloria Girardini |
CONEGLIANO - "Il sit in del 1 maggio era apolitico apartitico" ha dichiarato Patrizia Loberto, commerciante presidente dell’Associazione Conegliano in Cima che venerdì durante la manifestazione di protesta contro la crisi ha simbolicamente consegnato le chiavi delle attività coneglianesi al sindaco Fabio Chies. "I commercianti, esercenti, artigiani e partite iva volevano essere davanti al proprio negozio o alla porta d'ingresso del loro ufficio in silenzio per 15 minuti- ha proseguito Loberto -Guardarci negli occhi e sapere che non eravamo soli. Come presidente dell' Associazione Conegliano in Cima ho mandato l'invito al sindaco Fabio Chies come rappresentante dell' amministrazione comunale, per potergli consegnare simbolicamente le chiavi delle attività". Una manifestazione quella dei commercianti che non ha alcun colore politico, l'unico chiaro scopo era quello di far sentire la propria voce durante la situazione drammatica che il commercio sta vivendo.
"Trovo di cattivo gusto manipolare o cercare di distorcere la verità sul senso del sit in -ha proseguito Loberto per mettere a tacere chi ha insinuato che le distanze e la sicurezza non siano state rispettate - tutti noi abbiamo messo la faccia con nomi e cognomi, ognuno di noi era dotato di mascherina e le distanze sono state rispettate, se sono state viste persone vicine si trattava di un commercinate con un congiunto".