CONEGLIANO E VITTORIO SOTTO INCHIESTA
Derivati: E’attesa una perizia per definire rischi e responsabilità
Vittorio Veneto, Conegliano – Tra i dieci comuni della regione finiti sotto inchiesta per il ricorso a strumenti finanziari a rischio ci sono anche Vittorio Veneto e Conegliano. I due comuni sono oggetto di indagine della procura di Venezia per i “derivati” utilizzati dalle amministrazioni per gestire l’oscillazione dei tassi d’interesse sui mutui.
Nei prossimi giorni sarà disposta una prima perizia per delineare una valutazione dei rischi e chiarire eventuali responsabilità. Gli altri comuni coinvolti, oltre a Conegliano e Vittorio Veneto, sono Venezia, Verona, Cittadella, Fonzaso, Camposampiero, Malo e Santa Maria di Sala e Padova.
Questo il bilancio dell’ultimo anno di attività: 57 pubblici amministratori citati a giudizio per risarcire quasi 3 milioni di euro, a seguito di sprechi, procedure illegittime e comportamenti gravemente colposi di varia natura. In 12 mesi sono state emesse 29 sentenze e altri 38 fascicoli sono rimasti ancora da definire dalla Corte.
Il presidente della Corte dei conti del Veneto, Sergio Zambardi, nel corso della cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario svoltasi a palazzo dei Camerlenghi a Venezia sabato mattina, ha parlato di mancanza di regole precise e di un uso distorto degli strumenti finanziari, che appunto sono usati anche da enti di modeste dimensioni, sprovvisti professionalità idonee a valutare adeguatamente l’impatto di simili operazioni sulle finanze dell’ente. In questo modo si genera “un cospicuo e ingiustificato trasferimento di risorse pubbliche dagli enti locali al sistema bancario”.
Il presidente della Corte e il procuratore Scarano hanno quindi sollecitato interventi normativi che possano rimediare alla situazione, fornendo linee guida agli amministratori locali.