16/02/2025poco nuvoloso

17/02/2025poco nuvoloso

18/02/2025nubi sparse

16 febbraio 2025

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Confraternita di Valdobbiadene, nominati i nuovi cavalieri

Protagonisti due giovani enologi, Edoardo Buso e Michele Zanardo. Bortolomiol ha espresso preoccupazione per l’abbandono delle Rive: “Coincide con la possibile perdita di identità territoriale”

| Isabella Loschi |

immagine dell'autore

| Isabella Loschi |

Confraternita di Valdobbiadene

VALDOBBIADENE - È uno degli appuntamenti più attesi per la Confraternita di Valdobbiadene. La “Festa delle Nozze di Canaan” e l’Assemblea d’Inverno sono infatti l’occasione per accogliere i nuovi confratelli, per tracciare un bilancio dell’anno appena passato, per programmare le attività future e per fare una riflessione sul presente. Sabato 1° febbraio all’interno della suggestiva cella vinaria presso la storica sede di San Pietro di Barbozza si sono radunati i cavalieri di Valdobbiadene per un appuntamento che è utile per rinsaldare il senso di appartenenza e per riaffermare gli ideali condivisi che fanno della Confraternita di Valdobbiadene un attore autorevole e attivo sul territorio.

Ad aprire i lavori dell’Assemblea d’Inverno, il Gran Maestro Enrico Bortolomiol che nella sua relazione morale ha come sempre voluto lasciare spazio ad una riflessione sul comparto vitivinicolo: “Guardo con preoccupazione al futuro delle Rive e al loro continuo abbandono. Parliamo delle stesse Rive per cui ci siamo guadagnati il riconoscimento Unesco. Un fatto grave perché coincide con la possibile perdita di identità territoriale. Un ‘eventualità, tutt’altro che remota, che ci suggerisce di insistere sulla necessità di sovrapporre prodotto e territorio tramite un nome unico e chiaro; che ci impone di sottolineare il valore del nostro prodotto attraverso gli indici di qualità che ci contraddistinguono, dalle fasi di produzione a quelle della trasformazione; che ci spinge a lavorare per consolidare il rapporto con il consumatore. Insomma è necessario, e direi a questo punto, imperativo, porci degli obiettivi che prescindano dal ritorno economico e che siano cementificati da una visione comune e condivisa. Il futuro delle nostre aziende e del nostro territorio dipendono da questo. Sicuramente la situazione economica e commerciale in cui versa il settore non ci aiutano e sconsigliano di affrontare queste problematiche con animo leggero. Tuttavia sono fiducioso, ma dobbiamo renderci conto che la strada è una e va percorsa insieme con determinazione e con la caparbietà che ha contraddistinto prima di noi i nostri padri e i nostri nonni”.

La “Festa delle Nozze di Canaan” ha vissuto il suo momento più emozionante con la cerimonia di investitura dei nuovi Cavalieri di Valdobbiadene; protagonisti due giovani enologi, Edoardo Buso e Michele Zanardo. Dopo la formale presentazione all’assemblea - tutti i confratelli in abito da cerimonia e con le insegne dell’ordine - il Gran Maestro ha poggiato sulla spalla di entrambi i neofiti la spada cerimoniale in tralcio di vite, ripetendo un gesto che affonda le sue radici nel lontano 1946, anno di fondazione della Confraternita di Valdobbiadene, la più antica d’Italia, fatta eccezione per quelle a carattere religioso. Un momento solenne e fortemente rappresentativo. La scelta dei nuovi cavalieri segue una attenta valutazione che tiene conto del lavoro di ogni singolo candidato e dell’impegno dimostrato nella tutela del Valdobbiadene Docg, in linea con le finalità dello Statuto e con lo spirito dei fondatori, per i quali riveste fondamentale importanza il rispetto della tradizione e la salvaguardia dell’identità territoriale.


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 



foto dell'autore

Isabella Loschi

Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo
Leggi altre notizie di Valdobbiadene Pieve di Soligo

Dello stesso argomento

Nord-Est
dall'Italia
dal Mondo
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×