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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

I Consigli di quartiere ce li facciamo noi

L’Associazione Quartieri per VV divorzia dal comune e propone il Fai da te

| Emanuela Da Ros |

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| Emanuela Da Ros |

VITTORIO VENETO - Dire che sono stanchi di essere presi per i fondelli è un eufemismo. I sostenitori dei Consigli di Quartiere di Vittorio Veneto sono più che arrabbiati. Sono determinati, anzi autodeterminati a costituirsi in associazione. Che al Comune piaccia o no. Perché – sembrano dire con la voce grossa – chi fa da sé fa per tre. O meglio: fa quello che il sindaco Tonon non fa.

 

“In questi giorni – scrive a nome di tutti Gioi Tami (in foto) – si è conosciuta la decisione dell'amministrazione di non procedere con le elezioni dei nuovi Consigli di Quartiere come promesso nel programma elettorale.”Prima, spiega Tami, il comune ha limitato la possibilità di intervento dei consigli di quartiere con un regolamento restrittivo, poi ha detto stop. E quindi?

“A questo punto – aggiunge Tami, a nome dell’associazione dei Consigli di Quartiere – visto che la giunta non vuole la nostra partecipazione effettiva daremo vita a dei consigli auto organizzati in forma di associazione. E ci daremo un regolamento rispettoso di quello comunale e di ogni legge emanata. Un regolamento che però ci consenta di accedere agli atti e documenti del comune e degli enti a esso collegati, come può fare qualunque cittadino. Inviteremo pertanto tutti i partiti, le liste, le associazioni e quanti sono interessati, a un incontro in cui valutare come procedere per dar vita, secondo gli impegni, le promesse, le aspettative, a questo importante strumento di democrazia e partecipazione”.

 

Considerato che la proposta di Tami è appena stata presentata ai vittoriesi, vedremo quale sarà nei prossimi giorni la risposta del sindaco Tonon. Nel frattempo, chissà perché, la decisione dei Consigli di Quartiere (in pectore) ricorda un po’ – ma solo un po’, è chiaro - la mossa dei rappresentanti del Terzo Stato contro Clero e Nobiltà, ovverosia contro l’Ancien Regime alla vigilia della Rivoluzione francese. Ma a Vittorio Veneto (vado a memoria) non mi pare non ci sia una sala adatta al Giuramento della Pallacorda.

 



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Emanuela Da Ros

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