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Vittorio Veneto

Consiglio comunale interminabile: è polemica

Contestazioni su modalità e i tempi di svolgimento del consiglio comunale

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Consiglio comunale 30 dicembre 2020

VITTORIO VENETOScintille in aula per le modalità e i tempi di svolgimento del consiglio comunale di ieri sera, mercoledì. All’inizio la discussione ha tenuto banco fino alle 17.50, poi a mezzanotte, quando il consiglio è proseguito fino a quasi all’una per chiudere il quinto punto all’ordine del giorno dei 14, non sono mancate le sollevazioni, tanto che il consigliere Alessandro De Bastiani (Rinascita Civica) ha abbandonato l’aula.



La questione sollevata dalle minoranze, Pd e Rinascita Civica, era legata alle misure di sicurezza vista la pandemia in atto.



In apertura il consigliere Pd Roberto Tonon ha presentato una mozione d’ordine «per una questione di sicurezza, di rispetto, di coerenza e di correttezza». Tonon ha evidenziato ciò che la normativa regionale prevede per attività commerciali – una persona ogni 20 metri quadrati – o per le palestre – una persona ogni 12 metri quadrati – e fatto una parallelo con la sala consiliare: «In questa stanza siamo 25, 25 persone per 20 metri quadrati fanno 500 metri quadrati, e qui i metri quadrati sono circa 150, ciò significa che in questa stanza potrebbero stare 7-8 persone. E noi ci fermiamo qui 7 ore senza un adeguato ricambio d’aria. La Regione chiede ai cittadini di rispettare delle regole di buon senso e il consiglio comunale si riunisce palesemente in barba ai criteri stabiliti dalla Regione. L’attività amministrativa non è al di sopra delle regole».



«Se qualcuno stasera verrà contagiato perché le misure di sicurezza non sono state rispettate, chi si assumerà la responsabilità?» ha chiesto il capogruppo Pd Marco Dus. Giulio De Antoni (civica Dus) ha chiesto di chiudere alle 22, anziché alle 24 indicate come “termine massimo” nella convocazione della seduta, proposta che è stata messa ai voti e che è stata cassata.



E giunti alle 24, quando era in discussione il quinto punto all’ordine del giorno – dup, bilancio di previsione 2021 e piano opere pubbliche -, il consiglio è proseguito fino alla votazione del punto arrivando quasi all’una. «Fin dall’inizio della seduta è mancato il buon senso» ha commentato la consigliera Mirella Balliana (Rinascita Civica), mentre il collega De Bastiani ha abbandonato l’aula sostenendo che il regolamento non fosse correttamente applicato. Per le minoranze il consiglio doveva essere sospeso alle 24. Di altro avviso la maggioranza: «Avete fatto ostruzionismo tutta la sera» ha detto il leghista Gianantonio Da Re rivolgendosi alle minoranze.



Il consiglio prosegue quindi stamane, giovedì, alle 10.


 


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