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25 aprile 2024

Treviso

CONTRIBUTO SOLIDARIETA', I "PAPAVERI" PROVINCIALI NON ARRIVANO A 6.500 EURO

Questo il calcolo del Sant'Artemio a fronte di un monte-stipendi (lordo), per 16 dirigenti, da oltre 1,5 milioni l'anno

| Mauro Favaro |

| Mauro Favaro |

CONTRIBUTO SOLIDARIETA', I

TREVISO – Non ci sono solo i costi della politica. Nel conto, infatti, bisogna mettere anche quelli dei dirigenti. In Provincia ce ne sono 16 e “pesano” sulle casse pubbliche oltre un milione e mezzo di euro all’anno. Tanto o poco? Dipende dai punti di vista. Quel che è certo, però, è che l’ormai famigerato "contributo di solidarietà" applicato a queste cifre suona più o meno come una beffa. Perché la solidarietà che uscirà dal Sant’Artemio, dopo mesi e mesi di discussioni nei palazzi romani, non supera i 6.500 euro. Spalmata su 12 mesi, per giunta.

E’ questa, infatti, la somma che i “papaveri” provinciali saranno costretti a mettere sul piatto, vedendosi decurtare le proprie buste paga, per contribuire a salvare l’Italia dal baratro economico. A dirlo sono le tabelle dei compensi dei 16 dirigenti, aggiornate recependo il via libera del Parlamento alla cosiddetta “manovra di Agosto”. Il “tesoretto” da 6.500 euro, certo non una fortuna, è il frutto della somma del “contributo di solidarietà”, tenuto in piedi per i dipendenti della pubblica amministrazione, che prevede una tassazione del 5 per cento sugli stipendi che superano i 90 mila euro all’anno e del 10 per cento su quelli superiori ai 150 mila euro all’anno (solo sulla parte eccedente tali soglie). Ecco i numeri nel dettaglio.

Lo sforzo più grosso verrà fatto dal segretario generale, Luigi De Martin, che dovrà lasciare allo Stato esattamente 1.501 euro e che, così, vedrà il suo stipendio annuo (tutto lordo, per carità) scendere da quota 120.025 euro a 118.524 euro. Giusto un euro in meno dovrà lasciare il direttore generale, Carlo Rapicavoli. La busta paga del braccio destro del presidente passerà da 120 mila euro tondi tondi a 118.500 euro.

Subito dopo c’è Gianluigi Masullo, responsabile dell’area economica, che si vede certificare un contributo di solidarietà di 1.484 euro e che, di conseguenza, vedrà il suo stipendio calare da 119.688 a 118.204 euro all’anno. Poi c’è Diana Melocco, dirigente del settore sociale, che lascerà allo Stato 1.031 euro e che vedrà la sua paga ridimensionata a 109.598 euro all’anno. Infine, Lucio Bottan, dirigente dell’area urbanistica, che con un contributo di solidarietà pari a 944 euro vedrà scendere il suo stipendio da 108.88 euro a 107.944 euro all’anno. Per un monte totale di solidarietà che, fatte le dovute addizioni, arriva a quota 6.460 euro.

 


| modificato il:

Mauro Favaro

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