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11 dicembre 2024

Treviso

Controlli e corsi ai profughi: "Se ne occupino le coop"

Il leghista Conte: “E’ ridicolo che il Comune immagini di investire denaro pubblico in corsi di buone maniere"

| Redazione |

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TREVISO - “E’ ridicolo che il Comune di Treviso immagini di investire denaro pubblico in corsi di buone maniere per gli stranieri”. Queste le parole di Mario Conte, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, dopo l’annuncio dato dall’amministrazione comunale dell’avvio, a partire da settembre, di corsi per i richiedenti asilo all’interno dei centri di accoglienza per illustrare e spiegare loro le regole sul decoro degli spazi pubblici, le norme del codice della strada e le regole della raccolta differenziata.

“I percorsi di conoscenza del contesto sociale e culturale in cui vengono inseriti, la conoscenza delle legge, delle regole, degli usi e dei costumi di chi li ospita dovrebbe essere parte del lavoro svolto da chi gestisce, dietro a un compenso di alto livello, la presenza degli stranieri nei diversi centri di accoglienza. Altrimenti le cooperative, oltre a servire pasti e provvedere a mettere a disposizione dei letti, cosa altro fanno? -tuona Conte - Possiamo pagare gente solo per fare gli inservienti senza che i profughi ricevano, proprio nei punti di accoglienza, quel bagaglio di nozioni minimo per capire come si devono comportare?”.

“Inoltre - continua il capogruppo del Carroccio - credo sarebbe giusto chiedere agli imprenditori dell’accoglienza di sostenere, in proprio, i costi delle vigilanza. Siamo in una situazione paradossale e assurda: le forze dell’ordine, compresa la polizia municipale, vengono distratte dai loro compiti primari per controllare persone a zonzo per il centro cittadino e sempre più spesso, nelle ultime settimane, protagonisti di episodi che trasudano mancanza di rispetto per noi che li stiamo ospitando. Che siano le cooperative a occuparsi della sicurezza e dei controlli, a spese loro, senza che l’affare dell’accoglienza diventi un costo in più per i cittadini, in termini economici e anche di diminuzione della qualità delle attività di polizia, vigili urbani e carabinieri”. 

 


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