CORONARIE, DAL GIAPPONE LUMINARE PER DUE INTEREVENTI AL SAN GIACOMO
Il pioniere del trattamento delle ostruzioni coronariche cronico, professor Masahiko Ochiai, al lavoro col dottor Carlo Cernetti

Castelfranco - Trattare le ostruzioni coronariche croniche senza aprire il torace. Potrebbe sembrare un’utopia invece interventi simili sono possibili e saranno eseguiti in due pazienti mercoledì 14 aprile presso il Laboratorio di Emodinamica dell’Ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto.
Ad affiancare l’équipe del primario Carlo Cernetti nel corso dei due interventi ci sarà il professor Masahiko Ochiai, professore di Cardiologia presso la Showa University Northern di Yokohama (Giappone) uno dei maggiori esperti nel mondo nella ricanalizzazione percutanea di arterie coronarie occluse cronicamente cioè nella riapertura con angioplastica di arterie chiuse da molti anni.
Nato nel 1959 in Giappone il professor Ochiai arriva nel veneto dopo un tour di interventi in Inghilterra e sarà ospite ne prossimi giorni anche in un Ospedale dell’Emilia Romagna. Il dottor Ochiai ed il suo staff hanno affinato questa tecnica, che sostituisce il bypass orto-coronarico, spinti anche da una filosofia religiosa di origine orientale secondo cui l’aertura del torace, necessaria nel bypass, corrisponde alla perdita dell’anima.
Si è quindi sviluppata questa nuova tecnica trattamento delle ostruzioni coronariche croniche decisamente meno invasiva. Proseguono intanto i passi da gigante dell’Emodinamica dell’Ospedale castellano che, grazie anche all’investimento in risorse umane ed in apparecchiature, figura nel 2009 tra i primi centri veneti di Emodinamica grazie al grado di fiducia corrisposto dalla popolazione dell’Ulss 8 nel reparto e ad una nuova capacità di attrazione dell’Emodinamica castellana anche verso cittadini non residenti nell’Ulss 8. A confermarlo vi sono i numeri con 1355 sedute eseguite nel 2009 di cui 663 per angioplastica coronaria e 130 per trattamenti carotidei e periferici.