TREVISO – Annullare Vinitaly era qualcosa di inevitabile. Una botta per il mondo del vino, che ora guarda con preoccupazione a quello che sarà del settore della ristorazione, uno degli sbocchi principali per i produttori. Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso e titolare di Astoria (in foto), un vero e proprio colosso della produzione del prosecco, guarda avanti, al dopo emergenza, e pensa alle difficoltà del settore della ristorazione.

“La ripartenza sarà molto lenta, il mondo dell’Horeca è molto fragile, si sostiene col flusso di cassa e con le entrate che ci sono quotidianamente – afferma Polegato -. I ristoratori ed i titolari dei locali hanno dei costi molto significativi da affrontare, basti pensare solo agli affitti e al personale. Tenere chiuso per mesi provocherà dei grossissimi problemi di liquidità.

Per questo lo Stato dovrà mettere mano al portafogli e pensare a questo settore tra tutti, ne va della sopravvivenza anche del comparto vinicolo. La mia azienda può essere sana e stare in piedi, ma se ho un’azienda sana e nessuno mi compra il vino non ha senso nemmeno lavorare”.

Riguardo lo stop a Vinitaly non ci sono dubbi: la manifestazione andava annullata per quest’anno, ma la sua mancanza si farà sentire. “Era già nell’aria e davamo per scontato che non si sarebbe fatta – afferma ancora -. Di certo non avremmo avuto tutto il pubblico straniero anche se si fosse fatta tra due mesi: credo che sia stata una scelta obbligata ed intelligente.

Ma rinunciare a Vinitaly vorrà dire anche perdere tanti contatti che si sono sviluppati e che in quell’occasione si potevano alimentare incontrandosi di persone. E bisogna pensare poi a tutti quelli nuovi che ogni anno si creano con Vinitaly: queste fiere rappresentano degli strumenti indispensabili per il nostro settore”.