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19 aprile 2024

Conegliano

Coronavirus, iniziati i controlli delle forze dell'ordine: "Tolleranza zero"

Lo annuncia il comandante della polizia locale Claudio Mallamace. Pronte a scattare le denunce

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

Coronavirus, iniziati i controlli delle forze dell'ordine:

CONEGLIANO - Iniziati i controlli a Conegliano (hinterland compreso), e viene annunciata la “tolleranza zero”. Lo ha spiegato oggi il comandante della Polizia Locale del Coneglianese, Claudio Mallamace: “Abbiamo iniziato i controlli nelle zone di maggior aggregazione, perché ci hanno segnalato dei casi in dei parchi, dove ci sono dei ragazzi che sono raggruppati. E questa non è una delle motivazioni di necessità”.

 

I motivi per i quali si può uscire sono tre: lavoro, salute e necessità primaria, che – ha ricordato Mallamace - “non è quella di incontrarsi e socializzare”.

 

Durante i controlli le persone verranno quindi fermate e, se il motivo dello spostamento addotto non sarà valido, verranno denunciate all’autorità giudiziaria. Le autocertificazioni per lavoro o motivi di salute verranno invece raccolte e poi esaminate negli uffici delle forze dell’ordine: verranno quindi contattati i datori di lavoro o verificati gli effettivi appuntamenti presi in ospedale o presso studi medici.

 

“L’invito che stiamo facendo noi forze dell’ordine è quello di stare il più possibile a casa e di non uscire – dichiara Mallamace -. Abbiamo visto che c’è un po’ di irresponsabilità da parte di alcune persone, per cui in accordo con tutte le forze dell’ordine abbiamo deciso di attuare tolleranza zero”. E intanto il centralino del comando di Piazzale San Martino viene letteralmente subissato di chiamate: una media di 11 telefonate al minuto. Si telefona anche da fuori provincia per avere delle informazioni.

 

“Non è vero che si possono fare due passi da una parte e da un’altra – ha commentato il sindaco Fabio Chies -. 15/20 giorni, o 30, o quelli necessari sono chiesti a tutti come sacrificio. Bisogna stare a casa per evitare che ci siano situazioni peggiori”.

 


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Roberto Silvestrin

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