Coronavirus, occhio alle truffe: l'Ulss non manda personale a domicilio per effettuare visite e test
| Isabella Loschi |
TREVISO - Oltre all’emergenza virus, immancabile, arrivano anche gli scacalli che approfittano della situazione per fare leva sulle paure della gente. Vittime preferite ancora una volta gli anziani.
Sono infatti stati segnalati e denunciati, anche in Veneto, casi di tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari della Croce Rossa, che si presentano a casa dicendo di essere inviati dell’Ulss per fare i test. Oppure telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il tampone. Sono truffe. Nessuna Ulss della regione ha attivato questo servizio. I truffatori professionisti, veri e propri mascalzoni, le inventano tutte e adattano la loro modalità di agire in casi come questi.
“Come Anap, l’Associazione dei Pensionati di Confartigianato che conta solo in Veneto oltre 26 mila soci -afferma Fiorenzo Pastro Presidente provinciale e regionale -, siamo impegnati da anni a fianco delle forze dell’ordine per prevenire truffe e furti a danni degli anziani. Ed è proprio sulla scorta della nostra esperienza maturata con la Campagna Più sicuri insieme, promossa da Anap, assieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, che ci sentiamo di raccomandare, anche in questo caso straordinario, alcune semplici indicazioni: le aziende Ulss non inviano personale a domicilio per effettuare visite e test per il coronavirus. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti”.
Quindi l’associazione pensionati invita tutti a non aprire la porta di casa a persone sconosciute; non dare ascolto ad eventuali sconosciuti che si spacciano per operatori dell’Ulss; avvisare subito le forze dell’ordine.
“Se ti senti minacciato o sei vittima di un reato, o per qualsiasi dubbio o per segnalare comportamenti sospetti, telefona subito al 113, 112 o 117 o alla Polizia Locale”. “E’ possibile vivere in maniera sicura in casa propria: il nostro vicino, un amico che può aiutarci nella gestione del quotidiano e le persone di nostra fiducia sono parte integrante della nostra vita, sono loro che dobbiamo tenere in considerazione. Anche nei momenti di difficoltà, se siamo in pericolo o se abbiamo subito una truffa”.
Anap invita tutti i soci e i pensionati “a evitare allarmismi ed attenersi con il massimo della responsabilità civica alle disposizioni che verranno date dalle autorità competenti”.