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29 marzo 2024

Treviso

Coronavirus, un centinaio di trevigiani in isolamento volontario

Benazzi: ”Nessun caso positivo nel trevigiano”, arrivano le tende della protezione civile negli ospedali di Conegliano, Castelfranco e Vittorio Veneto

| Isabella Loschi |

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Coronavirus, un centinaio di trevigiani in isolamento volontario

Francesco Benazzi in consgilio comunale a Treviso 

TREVISO - Sono un centinaio i trevigiani che attualmente si trovano in isolamento volontario in provincia di Treviso. Alcuni sono stati messi in isolamento dai medici di famiglia, seguendo il protocollo di emergenza per il coronavirus, altri hanno scelto di isolarsi volontariamente per senso di responsabilità nei confronti della comunità dopo essere stati esposti in situazioni a rischio o a contatto con qualcuno che arrivava dalle zone a rischio.

“Abbiamo due aziende che hanno deciso di chiusure per qualche giorno, ma per scelta loro - spiega il direttore generale dell’Usl2 Francesco Benazzi, intervenuto ieri sera in consiglio comunale a Treviso, svoltosi a porte chiuse, per fare il punto sull’emergenza coronavirus. “Io ringrazio gli imprenditori che lo fanno ma non c’è bisogno. Non c’è rischio assolutamente rischio di chiusura per le aziende. I casi isolati che si sono creati sono stati appunto isolati e con i medici di base insieme al nostro personale li stiamo monitorando, gestendoli a domicilio”. “Ribadisco che in provincia di Treviso ad oggi non ci sono casi di coronavirus. In Veneto siamo a 32 casi di contagio. La guarigione è per l’85 % dei casi”.

Benazzi ha poi spiegato le contromisure messe in atto dall’azienda sanitaria a partire dall’attivazione del numero verde diretto 0422 323888 con "professionisti che prendono in carico la telefonata e a seconda della sintomatologia forniscono le prime indicazioni da seguire”. Su questo anche al pronto soccorso del Cà Foncello sono state adottate delle misure: “I pazienti con tosse, febbre e difficoltà respiratorie che si presentano al pronto soccorso verranno dirottati in un’area diversa e faranno un percorso diverso rispetto agli altri pazienti proprio per evitare il contatto. Così anche a Oderzo e Montebelluna”.

Negli ospedali di Conegliano, Castelfranco e Vittorio Veneto l’intenzione è quella di installare le tende messe a disposizione della Protezione Civile adeguatamente attrezzate per ricevere e visitare i pazienti che presentato sintomi sospetti così da non intasare i pronto soccorso per le altre emergenze.

 


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