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23 novembre 2024

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Corsa in montagna / L'opitergina Silvia Serafini seconda alla Transpelmo

Freddo, vento e neve in quota per la decima edizione dell’evento delle Dolomiti bellunesi. Ben 670 i concorrenti

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Silvia Serafini sul traguardo del TransPelmo

VAL DI ZOLDO (Belluno) – L'opitergina Silvia Serafini (nella foto) ancora protagonista. E con lei anche Luca Cagnati. Il bellunese azzurro di corsa in montagna, dopo essersi imposto lo scorso anno, si è ripetuto domenica 3 settembre nell’ evento della corsa in montagna proposto dalla Pro Loco Zoldo Alto.

Il tracciato, con partenza e arrivo a Palafavera (Val di Zoldo, Belluno) prevedeva 18 chilometri di sviluppo, per 1.300 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo, con il tratto più impegnativo tra rifugio Venezia a Forcella Val d’Arcia: 550 metri di dislivello in poco più di 2 chilometri di sviluppo. Cagnati ha fatto gara solitaria fin dai primi metri, arrivando sul traguardo di Palafavera con il tempo di 1h44.43”.

Alle sue spalle l’altoatesino di Ortisei Alex Oberbacher, staccato di 2’52”, e il trentino di Predazzo Dnaiele Felicetti (4’33” il ritardo).

Tra le donne la vittoria è andata alla friulana Anna Finizio (2h20’55”) che ha preceduto la trevigiana Silvia Serafini (2h22’57” per la vincitrice 2016) e la bellunese di La Valle Agordina Anna De Nardin (2’26”38).

A questa decima edizione della Transpelmo hanno dato vita 670 concorrenti (700 gli iscritti). Tutti messi a dura prova non solo dalle difficoltà altimetriche e tecniche ma anche dalle condizioni meteo: a Forcella Val d’Arcia (2.476 metri di altitudine) la temperatura era attorno agli zero gradi e la neve sul terreno, caduta durante la sera della vigilia, misurava una quindicina di centimetri.

LE INTERVISTELuca Cagnati, vincitore: «Oggi sono davvero contento di aver vinto perché non avevo una gran giornata. Fino al rifugio Venezia ho patito tanto, poi sulla salita per arrivare alla forcella Val d’Arcia mi sono sbloccato. Ho corso bene in discesa, nonostante la neve. Proprio a fine discesa ho fatto un capitombolo ma nulla di grave. Devo dire che questa gara anche con la neve ha il suo perché, anzi di più».

Alex Oberbacher, secondo classificato: «Gara bellissima, con tanti cambi di ritmo. In salita Cagnati era a vista, poi in discesa è diventato imprendibile: troppo più forte».

Daniele Felicetti, terzo classificato: «Sono contento di questo mio terzo posto, ottenuto dietro a due atleti fortissimi. Credo di essermi gestito bene. Il tratto più impegnativo è stato la discesa della Val d’Arcia: discesa resa ancora più tecnica dalla neve, occorreva essere lucidi».

Anna Finizio, vincitrice gara femminile: «Ho fatto una gara n recupero. Sulla prima salita dura ho aumentato il passo e sono rimasta sola. Bella la discesa, tecnica e divertente, con la neve: qualche scivolone ma niente di grave».

Silvia Serafini, seconda classificata: «Sono rimasta prima fino al rifugio Venezia, poi Anna mi ha superata. Lei in discesa è fortissima e le posizioni sono rimaste invariate. Peccato non avere bissato il successo dello scorso anno ma sono soddisfatta lo stesso. Correre qui è sempre bellissimo».

Anna De Nardin, terza classificata: «Sono partita piano, ero undicesima. Poi ho recuperato fino a salire sul podio. Bellissima gara».

IL BILANCIO DELL’ ORGANIZZAZIONE

«Abbiamo fatto il pieno di iscrizioni, 700, e questo è il primo dato confortante per questa decima edizione. Nonostante il freddo, sono partiti 670 concorrenti, una risposta ottima» commentano Eris Costa e Andrea Cero, del comitato organizzatore.

«Il secondo dato positivo è che, nonostante le condizioni difficili con freddo e vento e in quota, la neve, tutto è andato bene. Abbiamo effettuato dei sopralluoghi nella serata di sabato e poi nella mattinata di domenica per garantire sicurezza e regolarità».

JUNIOR RACE – Quest’anno la Transpelmo ha proposto una novità dedicata ai più piccoli, la Transpelmo Junior Race, manifestazione promozionale dedicata agli Under 15 che si articolava su un tracciato di 600 metri da ripetere più volte a seconda della categoria. Quattro le categoria in gara, per un totale di una settantina di piccoli podisti: Pitùs (pulcini) da 0 a 6 anni; Skiràte (scoiattoli) da 7 a 9 anni; Liòre (lepri) da 10 a 12 anni); Camòrz (camosci) dai 13 ai 15 anni. A vincere sono stati Giordano Mazzoni Degli Esposti e Elisabetta Ballan (Pitùs); Luca Preverin e Iris Conchetto (Skiràte); Jacopo Costantin e Lucia Arnoldo (Liòre); Filippo Votta e Sara Calchera (Camòrz).

 



Gianandrea Rorato

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