COSTANTINI: «A VITTORIO NIENTE RIANIMAZIONE»
Per il consigliere di SEL il nosocomio di Costa rischia di diventare un ospedale per lungodegenti
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Secondo il consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà, Adriana Costantini, l'ipotesi di portare all'ospedale di Costa un reparto di rianimazione si starebbe facendo sempre più difficile.
«Non è una bella notizia se è vero che la nuova bozza di piano sanitario regionale prevede che in un ospedale articolato su più presidi basta che solo uno di essi abbia la terapia intensiva. Vuol dire - commenta Costantini - che la regione non ha nessuno intenzione di aprire a Vittorio la rianimazione».
Si accendono, dopo un periodo di silenzio, i riflettori sul nosocomio di via Forlanini: nei mesi scorsi l'allarme lanciato da più voci aveva messo in evidenza un possibile declassamento della struttura. In città era arrivato l'assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, a cercare di quietare le voci, ma la preocuppazione per il futuro della struttura ora si fa di nuovo sentire.
«Emerge sempre più evidente il progetto che sta sotto - afferma il consigliere comunale di SEL - Zaia e i suoi vogliono mantenere nell'Asl 7 un solo ospedale per acuti, quello di Conegliano, mentre Vittorio è destinato a diventare un'altra cosa, una struttura dove si fanno visite, esami o terapie in day hospital e dove si fanno interventi chirurgici programmati. Quindi può restare chiuso il sabato e la domenica, oppure può diventare una struttura per lungodegenti e per cronici, strutture che non hanno bisogno di rianimazione».
«Noi ci siamo espressi e abbiamo agito in tutte le sedi contro questo progetto. Il Sindaco - si chiede provocatoriamente Costantini - cosa è in grado di fare, a parte dare dichiarazioni decisioniste alla stampa e votare qualche ordine del giorno in consiglio comunale, di cui di fatto Zaia si fa un baffo?»