Covid-19, in Veneto c'è il problema del virus dei vacanzieri
Zaia: "Abbiamo virus che arrivano dall’estero e vengono veicolati da chi va in vacanza”
Quello che entra o ritorna in Veneto è il virus dei vacanzieri. Lo ha ribadito anche oggi il presidente della Regione, Luca Zaia, ricordando che “la maggior parte dei contagi registrati in Veneto sono di virus importati”. È arrivata l’estate e – di conseguenza – la voglia di viaggiare, soprattutto dopo i mesi difficili del lockdown e delle aperture risicate.
Ma questo ha creato un ulteriore problema: “Abbiamo virus – dice Zaia – che arrivano dall’estero e vengono veicolati da chi va in vacanza”. Emblematico il caso di un gruppo di ragazzi andati in ferie in Croazia: in sette sono tornati in Italia positivi, e sono finiti in quarantena insieme a familiari e contatti stretti.
E allora si corre ai ripari, a colpi di ordinanze. "Stiamo predisponendo di attivarci nei punti di arrivo come porti e aeroporti con tamponi rapidi per chi rientra da Malta, Spagna, Grecia e Croazia", ha spiegato il governatore, annunciando la nuova ordinanza firmata dalla Regione fino al 6 settembre.
Le regioni hanno infatti uniformato le ordinanze per scongiurare una possibile seconda ondata e per risolvere il nodo dei contagi provenienti dall’estero. Intanto in Veneto si registrano due decessi e 84 nuovi positivi, secondo i dati diramati da Zaia, che però non dà segni di preoccupazione. “La situazione è assolutamente sotto controllo”, ha detto.