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18 aprile 2024

Nord-Est

Covid: Veneto generoso o spilorcio con i suoi cittadini?

Gli stanziamenti del Veneto per sostenere cittadini e imprese nell’emergenza Covid potrebbero sembrare modesti se paragonati con quelli di altre Regioni

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Regione Veneto

FOTO Palazzo Ferro Fini a Venezia

VENETO – Di recente l’opposizione in consiglio regionale ha divulgato un raffronto tra quanto stanziato dal Veneto, rispetto alle altre regioni d’Italia, per aiutare cittadini ed imprese in difficoltà economica per l’emergenza Coronavirus. A destare il disappunto del Pd l’entità della manovra a sostegno dell’economia veneta colpita da Covid poiché su proposta della Giunta del presidente Luca Zaia si è stabilito di spendere 13 milioni di euro, vale a dire 2,6 euro per ciascun cittadino veneto. Il paragone con quanto viceversa messo a bilancio da regioni vicine per l’emergenza, infatti, è stridente visto che fin dai primi di aprile ad esempio in Emilia-Romagna sono stati stanziati ben 320 milioni. Inoltre, l’opposizione che riferendosi a quanto elargito dal Veneto ai cittadini, parla di “elemosina regionale” fa notare che a livello nazionale: "il Governo ha da subito predisposto aiuti per 25 miliardi (pari a circa 416 euro per ciascun cittadino italiano)".

Doveroso precisare che dopo queste considerazioni molto severe della minoranza, dalla Giunta Zaia arriva la notizia che: “Per tradurre anche in concreto la gratitudine al personale della sanità per i grandi sacrifici sostenuti nel combattere in prima fila l’emergenza coronavirus – si legge in una nota istituzionale -, la Regione Veneto mette sul piatto 61 milioni di euro, da erogare il prima possibile, dopo aver concordato criteri e modalità dell’intera operazione in successivi incontri”. Il Veneto quindi segue la strada dell’Emilia-Romagna che aveva già erogato 65 milioni fin dall’8 di aprile, per tutti i medici, infermieri, operatori sociosanitari (1.000 euro ciascuno). Intanto, però il 28 aprile sempre la regione Emilia-Romagna ha annunciato un piano d’investimenti finalizzato proprio al rilancio economico pari a 14 miliardi di euro per il triennio 2020-2022, di questi 6 miliardi saranno erogati quest’anno.

Tre miliardi per sostenere l’economia in crisi per l’emergenza Covid: più modesto ma altrettanto importante il pacchetto d’investimenti, in Lombardia dove il 4 maggio il Consiglio regionale ha dato l’ok definitivo alla manovra che sarà attuata fino al 2022. In realtà a Milano oltre ai 3 miliardi stabiliti per risollevare le sorti economiche del territorio sono stati decisi ulteriori finanziamenti fin dall’inizio dell’emergenza come i 15 milioni di euro del pacchetto a sostegno delle famiglie approvato il 2 aprile che prevede aiuti nel pagamento del mutuo della prima casa oltre che per acquistare computer, per la didattica online. Sempre in Lombardia il 9 aprile viene varata la “Misura Unica 2020” volta a contribuire in maniera significativa nel pagamento degli affitti per le famiglie in difficoltà ma l’elenco degli aiuti potrebbe continuare ancora.

Il Piemonte a sua volta ha varato un progetto ad hoc per rinvigorire l’economia e sostenere famiglie e aziende con il Piano RipartiPiemonte, approvato il 4 maggio per un valore complessivo di 800 milioni di euro. Tutti i comparti beneficeranno di questo importante progetto economico che contempla: 45 milioni per le famiglie e i giovani, 180,7 milioni per le imprese e i lavoratori autonomi, 78,7 milioni per il commercio, 62,6 milioni per l'artigianato, 68 milioni per l'edilizia, 55 milioni per la sanità, 40,2 milioni per l'agricoltura, 11 milioni per la Cultura, 34,1 milioni per il turismo, 7,5 milioni per lo sport, 8,7 milioni per la montagna, 44,4 milioni per l’ambiente, 23,6 per la cooperazione e 2 milioni per i disabili, 30,3 milioni andranno a ricerca e innovazione, e così via.

Quanto al Friuli-Venezia Giulia è stata la prima regione ad essersi mossa sottendano dall’Unione Europea l’ok per le deroghe agli aiuti dallo Stato, sbloccando così fin dal 21 aprile 50 milioni di euro per i settori dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca. Da Trieste non arriva ancora un piano complessivo ad hoc per risollevare il territorio dalla crisi ma sono diversi gli stanziamenti approvati tra i quali 7,5 milioni di euro a beneficio del comparto ricettivo, turistico e del commercio. Insomma, ovunque stanziamenti importanti e grandi progetti per risollevare le sorti dell’economia locale ma anche al fine di aiutare le famiglie messe in ginocchio dalla crisi economica conseguente all’emergenza Coronavirus. Se il Veneto sia stato più generoso o meno rispetto alle altre Regioni lo lasciamo decidere ai nostri lettori.

 


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