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19 aprile 2024

Treviso

Crisi di governo, Cna Treviso:"Lo stallo politico blocca i ristori"

Per la Cna il piano Next Generation UE rappresenta “un’occasione storica per la ripresa dell’Italia e il timore è che vada sprecata per incapacità"

| Isabella Loschi |

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Mattia Panazzolo direttore di Cna Treviso

TREVISO – “C’è molta preoccupazione nelle nostre imprese che alimenta la già elevata tensione sociale: gli imprenditori sono stanchi per la lunga crisi, preoccupati e sfiduciati. Questa crisi aumenta il distacco di politica e istituzioni con il Paese reale”. Queste le parole della Cna di Treviso, preoccupata per lo slittamento dell’approvazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e il via libera al decreto ristori a causa della crisi di governo. 

Per Cna il Next Generation UE rappresenta “un’occasione storica sia per l’Italia che per il processo di integrazione europeo, e il timore è che vada sprecata per incapacità della classe dirigente di esprimere un progetto di rilancio vero del nostro Paese”, mentre sul territorio i ristori devono arrivare quanto prima per tamponare situazioni di oggettiva difficoltà di molte imprese e famiglie.

“L’Unione Europea mette dei fondi, facendo debito comune, perché ritiene che tutti gli stati insieme possano raggiungere obiettivi che da soli non potrebbero raggiungere – spiega Mattia Panazzolo direttore di Cna Treviso -. L’obiettivo del Next Generation UE è rilanciare la domanda in tutti i paesi dell’Unione, superando le divergenze territoriali e impostando due traiettorie di sviluppo futuro: sostenibilità e digitalizzazione. Per fare ciò l’Europa chiede agli stati di definire azioni coerenti in linea con gli obiettivi green e digital. L’errore più grave che sta facendo il nostro Paese è trattare i fondi europei come se gli spettassero di diritto, come se fossero l’ennesimo fondo strutturale a disposizione di amministrazioni centrali o locali per finanziare progetti più o meno utili, in tempi più o meno rapidi in funzione della capacità amministrativa. È un atteggiamento distorto rispetto alle finalità del Next Generation UE che richiede invece garanzie sulla effettiva capacità di esecuzione e che venga assicurata la complementarietà tra riforme e investimenti”.

Per Cna le riforme sono l’abilitatore degli investimenti che può innescare un ciclo virtuoso per far uscire il l’Italia dalle paludi della bassa crescita economica, bassa produttività, bassa partecipazione al mercato del lavoro. “È la prima volta nella storia del nostro Paese che ci viene data l’opportunità di agganciare riforme e investimenti: sprecare un’occasione del genere significa impiccare le prossime generazioni al cappio dell’ingente debito pubblico”.

 


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