CROLLO DELLA GRU SULLA PROVINCIA, SI FARÀ IL PROCESSO
L’accusa parla di controlli inadeguati sul terreno. La difesa sostiene l’imprevedibilità dell’incidente
Treviso – Per il crollo della gru sul palazzo della Provincia (in foto) la notte tra il 21 e il 22 maggio del 2007, il gup Valeria Castagna ha decisi per due rinvii a giudizio per crollo colposo nei confronti del 62enne Corrado Tiziano, legale rappresentante dell’omonima ditta costruttrice e di Francesco Zorzi, bolognese, 72 anni, progettista della «berlinese», la struttura in micropali vicina alla gru. Il processo sarà il prossimo 12 ottobre.
Il pm Iuri De Biasi ha formulato per i due diverse accuse: Tiziano, avrebbe autorizzato la collocazione della gru su un basamento dalle caratteristiche geologiche non idonee che non erano state verificate. Un verifica che l’accusa ritiene fondamentali, visto che la gru era piazzata in zona densamente popolato e con molta acqua. Questi controlli, peraltro, erano prescritti dal piano di sicurezza e coordinamento.
L’imprenditore avrebbe anche autorizzato la collocazione della gru su basamenti in cemento di molto inferiori a quanto richiesto dal manuale d’uso. Zorzi viene accusato di aver progettato come opera di impermeabilizzazione, sostegno e contenimento relativa all’area dello scavo prospicente la gru, una palizzata di micropali che per le caratteristiche geologiche dei terreni in cui andava impiantata non offriva sufficienti garanzie di impermeabilità.
La difesa contesta gli addebiti il legale di Tiziano dice di essere sereno, visto che sostiene la tesi che si sia trattato di un evento imprevedibile, anche perché i consulenti avrebbero dimostrato che l’infiltrazione d’acqua è avvenuto dopo il crollo della gru e non prima.
Foto Balanza