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25 aprile 2024

Treviso

DA TERAMO LA FILIERA DEL FALSO FINO A CASIER

Sequestrati dalla guardia di finanza 4 milioni di articoli contraffatti

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DA TERAMO LA FILIERA DEL FALSO FINO A CASIER

TERAMO/CASIER - Oltre 4 milioni di articoli contraffatti - soprattutto giocattoli ma anche prodotti di cancelleria, casalinghi ed articoli elettronici -, tutti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese con la marcatura CE contraffatta, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Giulianova nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Teramo.

L'operazione ha portato alla denuncia di sei persone coinvolte a vario titolo in quella che è risultata una filiera del falso che ha interessato tutto il territorio nazionale.

Il servizio è scaturito da un sequestro avvenuto nel marzo scorso ad opera di una pattuglia del Nucleo Mobile della Compagnia di Giulianova nei confronti di un trasportatore romeno in procinto di consegnare presso un noto centro commerciale della zona, circa 35.000 articoli non conformi ai requisiti di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea.

Le successive indagini hanno consentito la ricostruzione della filiera del falso che ha interessato un primo soggetto residente in provincia di Teramo, a Colonnella, ed altre persone di Poggiomarino (Napoli), Caserta, Albano Laziale (Roma) e Casier (Treviso) dove sono stati sequestrati ingenti quantitativi di merci destinate al mercato italiano.

MANZATO: DELINQUENZA RAMIFICATA DA SUD A NORD CHE VA DEBELLATA

“Brava la Guardia di Finanza, continuare così per debellare e tentare di sradicare un mercato della contraffazione che mette al palo e penalizza gli operatori onesti, inganna i consumatori giocando sulla loro sicurezza e sulla loro salute, alimenta un circuito economico oscuro e malavitoso”.

Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, saluta con soddisfazione l’operazione dalla Guardia di Finanza di Giulianova che ha portato al sequestro di oltre 4 milioni di articoli, tutti provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, con la marcatura CE contraffatta. Ma è anche preoccupato per le ramificazioni emerse nel corso dell’indagine, coordinata dalla Procura di Teramo: la ricostruzione della filiera distributiva ha infatti condotto gli inquirenti fino a Casier, dove sono stati sequestrati importanti quantitativi di merce da destinare al mercato nazionale.

“Ringrazio le forze dell’ordine, che operano intensamente sul nostro territorio e che finora in più occasioni hanno permesso di bloccare la messa in circolazione di prodotti spesso dannosi alla salute – ha precisato Manzato – ma occorre che tutti facciano di più e magari che siano inasprite e fatte scontare le pene, sia sotto il profilo patrimoniale sia per quanto riguarda le eventuali restrizioni personali. Siamo di fronte ad un reato che definisco sociale – ha concluso l’assessore – rispetto al quale serve anche un generale cambio di mentalità: non esiste convenienza nel falso ma solo un danno che, se e dove tollerato, allargherà i suoi effetti corrodendo e mettendo in difficoltà l’economia legale. Invito tutti a rifiutare e denunciare le offerte fuorilegge, così come faremo con Adiconsum lunedì prossimo, 30 luglio , a Jesolo, spiegando ai turisti rischi e comportamenti da tenere di fronte ai ‘vu cumprà’ e a chi commercia in nero, nell’ambito di un programma di informazione concordato con tutte le associazioni dei consumatori del Veneto”.

 


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