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28 marzo 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

"Da venerdì saremo in mezzo ad una strada"

Nipa lancia un appello per la sua famiglia dopo l'avviso di sfratto

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

PIEVE DI SOLIGO - Se non troveranno qualcuno che li ospiti, venerdì finiranno in mezzo ad una strada. E’ la triste storia di Nipa, Chan e dei loro tre figli, una famiglia originaria del Bangladesh arrivata nel 2005 a Pieve di Soligo. La lettera di sfratto è arrivata il mese scorso: potranno occupare la loro casa di via Refrontolo fino al 31 marzo.

 

Abbiamo fatto richiesta per le case popolari, ma ci hanno detto che non c’è posto” spiega Nipa, che ha deciso di lanciare un appello per trovare una sistemazione alla sua famiglia, i cui componenti sono tutti cittadini italiani. Suo marito, che ha 42 anni, ha perso il lavoro circa tre anni fa, dopo una serie di licenziamenti nella ditta di Farra di Soligo dove lavorava.

 

“Siamo entrambi senza lavoro – prosegue Nipa – non riusciamo a pagare l’affitto”. I figli sono giovanissimi: il più vecchio ha 14 anni, gli altri due 11 e 6.

 

“Cerco un posto come badante o come donna di servizio da qualcuno che ci possa ospitare” rende noto la 33enne. La famiglia si era rivolta anche all’amministrazione, che purtroppo non ha potuto fornire nessun aiuto: gli alloggi popolari sono infatti al completo, e gli Haque non hanno un posto dove andare.

 

Hanno infatti escluso anche il ritorno in patria: “Vogliamo far studiare qui i nostri figli, e loro stessi non vogliono tornare in Bangladesh” conclude una sconsolata Nipa.

 


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Roberto Silvestrin

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