Dad, quarantene e lavoro: "Tutto sulle spalle delle mamme imprenditrici"
Valentina Cremona di Terziario Donna: "Donne in prima fila senza sostegni. Dopo due anni servono aiuti concreti"
| Isabella Loschi |
TREVISO - Sono centinaia le famiglie della Marca che stanno vivendo settimane di follia per conciliare lavoro, figli in quarantena, didattica a distanza e lunghe attese ai Covid point per i tamponi e comunicazioni del Sisp che tardano ad arrivare.
Spesso la gestione di tutto questo, casa, figli, scuola e Dad ricade sulle donne lavoratrici che si vedono costrette a chiedere continui permessi a lavoro o sospendere l’attività se libere professioniste e passare allo smart working per seguire i bambini piccoli a casa, senza aiuti concreti. “Con la Dad, le quarantene e i figli a casa molte di noi si sono trovate a dover chiudere i negozi e a sospendere le attività libero - professionali o a dover lavorare in smart anche con sintomi non lievi per rispettare impegni, pagamenti e scadenze e senza sostengo”, dice Valentina Cremona, presidente di Terziario Donna che rappresenta 22.646 imprenditrici donne pari al 32% su un totale di 70.761 imprenditori terziari in provincia di Treviso.
“In questi due anni abbiamo sofferto molto e stiamo soffrendo tuttora. Sappiamo bene ormai tutti cosa è una quarantena, un isolamento a volte in case non adeguate, quante sono le incombenze delle imprenditrici con figli piccoli, intere classi in Dad, nonni bloccati o fragili e aiuti che non ci sono. All’emergenza sanitaria va aggiunta l’emergenza famigliare che nelle donne autonome e nelle ditte individuali si sta facendo sentire pesantemente”.
Nonostante questo le imprese al femminile resistono: “Grazie a microsistemi di welfare, capacità di relazione, aiuti fai da te, e alla forza di volontà, l’ultimo trimestre ci dice che una piccolissima fetta ha anche scelto di aprire in pieno Covid. In particolare crescono i servizi di mediazioni immobiliari e finanziarie”. Tutti segnali di speranza ma oggi le imprenditrici alzano la voce e chiedono risposte concrete per far crescere la componente femminile sia nel lavoro dipendente che nell’imprenditoria.
“Porteremo queste istanze in Commissione regionale Pari Opportunità e a tutti tavoli di competenza - conclude Cremona - Mai come ora il Manifesto di Terziario Donna, siglato in epoca pre Covid in ben 18 punti contiene gli elementi per uscire dalla crisi e dall’emergenza. Occorre interpretare il cambiamento in atto ed interpretarlo con coerenza ed impegno”.