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28 marzo 2024

Treviso

Dad, quarantene e lavoro: "Tutto sulle spalle delle mamme imprenditrici"

Valentina Cremona di Terziario Donna: "Donne in prima fila senza sostegni. Dopo due anni servono aiuti concreti"

| Isabella Loschi |

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smart working

TREVISO - Sono centinaia le famiglie della Marca che stanno vivendo settimane di follia per conciliare lavoro, figli in quarantena, didattica a distanza e lunghe attese ai Covid point per i tamponi e comunicazioni del Sisp che tardano ad arrivare.

Spesso la gestione di tutto questo, casa, figli, scuola e Dad ricade sulle donne lavoratrici che si vedono costrette a chiedere continui permessi a lavoro o sospendere l’attività se libere professioniste e passare allo smart working per seguire i bambini piccoli a casa, senza aiuti concreti. “Con la Dad, le quarantene e i figli a casa molte di noi si sono trovate a dover chiudere i negozi e a sospendere le attività libero - professionali o a dover lavorare in smart anche con sintomi non lievi per rispettare impegni, pagamenti e scadenze e senza sostengo”, dice Valentina Cremona, presidente di Terziario Donna che rappresenta 22.646 imprenditrici donne pari al 32% su un totale di 70.761 imprenditori terziari in provincia di Treviso.

“In questi due anni abbiamo sofferto molto e stiamo soffrendo tuttora. Sappiamo bene ormai tutti cosa è una quarantena, un isolamento a volte in case non adeguate, quante sono le incombenze delle imprenditrici con figli piccoli, intere classi in Dad, nonni bloccati o fragili e aiuti che non ci sono. All’emergenza sanitaria va aggiunta l’emergenza famigliare che nelle donne autonome e nelle ditte individuali si sta facendo sentire pesantemente”.

Nonostante questo le imprese al femminile resistono: “Grazie a microsistemi di welfare, capacità di relazione, aiuti fai da te, e alla forza di volontà, l’ultimo trimestre ci dice che una piccolissima fetta ha anche scelto di aprire in pieno Covid. In particolare crescono i servizi di mediazioni immobiliari e finanziarie”. Tutti segnali di speranza ma oggi le imprenditrici alzano la voce e chiedono risposte concrete per far crescere la componente femminile sia nel lavoro dipendente che nell’imprenditoria.

“Porteremo queste istanze in Commissione regionale Pari Opportunità e a tutti tavoli di competenza - conclude Cremona - Mai come ora il Manifesto di Terziario Donna, siglato in epoca pre Covid in ben 18 punti contiene gli elementi per uscire dalla crisi e dall’emergenza. Occorre interpretare il cambiamento in atto ed interpretarlo con coerenza ed impegno”.

 


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Isabella Loschi

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