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28 marzo 2024

Lavoro

Dalle vacanze allo studio: richiesti 72 milioni di euro in prestito per le ferie e 71 per l’università

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Dalle vacanze allo studio: richiesti 72 milioni di euro in prestito per le ferie e 71 per  l’università

Agosto e settembre, due mesi densi e ricchi di avvenimenti importanti sotto diversi punti di vista. Se da un lato il primo è il classico periodo in cui concedersi le tanto sognate ferie estive, l’altro coincide con l’inizio delle scuole e delle università.

 

Il piacere e lo svago da una parte e il dovere e il duro lavoro dall’altra, ma un elemento accomuna entrambi questi aspetti. Stiamo parlando della spesa economica che gli italiani sono chiamati a sostenere e delle relative richieste di accesso al credito. Andiamo ad approfondire entrambi gli aspetti.

 

Quanto costano e dove vanno in vacanza gli italiani

 

72 milioni di euro richiesti in prestiti, questo è il dato che parla di quanto gli italiani siano disposti a spendere pur di godersi quella vacanza che sognavano da tutto l’anno.

 

Si tratta tra l’altro di un trend in netta crescita, visto che l’indagine condotta da Facile.it parla di un aumento del 30% di questo tipo di prestiti sul totale delle richieste rispetto all’anno precedente. L’importo medio richiesto è di circa 5.200 euro con la maggior parte degli utenti (70%) che ha ottenuto una cifra tra i 2.000 e i 5.000 euro. Gli italiani sembrano dunque aver acquisito ancora più familiarità con le richieste di credito, questo anche grazie a dei servizi finanziari come, ad esempio, il prestito personale Santander, che permette di consultare le clausole e le condizioni direttamente online.

 

Per quanto riguarda le abitudini e le destinazioni preferite dagli italiani ci ha pensato il Touring Club ad analizzare i dati: se il 90% degli intervistati ha affermato di esser andato in vacanza nel periodo giugno-settembre 2019, il 59% ha scelto una località italiana come destinazione, mentre all’estero quelle preferite sono state Grecia (13%) Francia (12%) e Spagna (10%).

 

Settembre, tempo di università: dai prestiti alle borse di studio

 

Come si dice solitamente, dopo le vacanze è tempo di rimettersi a lavoro. Questo è proprio quanto è accaduto a tantissimi ragazzi italiani che, rientrati dal periodo estivo, sono tornati sui banchi di scuola e delle università.

 

Proprio l’istruzione figura infatti tra le voci per cui i consumatori ricorrono frequentemente ad un finanziamento. Tra libri, tasse e spese varie, secondo l’analisi di Facile.it l’importo medio richiesto ha sfiorato gli 8 mila euro (+5% rispetto al 2018), con una richiesta su cinque arrivata da un under 25 e un’età media che è scesa a 38 anni.

 

Fortunatamente al contempo i dati dimostrano come siano cresciute anche le borse di studio, così da permettere a sempre più studenti di accedere alle facoltà di tutta Italia. Nel corso dell’anno accademico 2017/2018 sono state concesse 190.934 borse di studio, che hanno risposto al 97,5% delle richieste valutate come idonee. Una crescita importante e costante, visto che dal 2010 il numero di contributi allo studio è cresciuto del 36% e solo nell’ultimo anno sono state assegnate secondo i dati del MIUR ben 20mila borse di studio in più, con una spesa complessiva di circa 564 milioni di euro.

 



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