SOLIGHETTO - “Emporio Daverio”, la trasmissione condotta e ideata dal celebre critico d’arte Philippe Daverio, accenderà i riflettori di RAI 5, mercoledì 9 marzo, ore 22.00, sulle bellezze e le prelibatezze dell’Alta marca Trevigiana.

Al centro della puntata Conegliano, con il suo centro storico, la sala dei Battuti e la pala del Cima conservata in Duomo; San Pietro di Feletto, con l’antica Pieve; Castello Roganzuolo con SS Pietro e Paolo e San Fior di Sopra con il Polittico del Cima, senza trascurare ed il sacrario militare, e dall’altro il Piave da un lato, con il Montellole colline del prosecco, con Refrontolo e il Molinetto della Croda. Una caratteristica della trasmissione è l’abbinamento dei “luoghi da vedere” - che Daverio, contrariamente a quanto fa per Passepartout, ha scelto proprio in base alla loro accessibilità al pubblico - con le tradizioni culinarie che si incontrano cammin facendo.

Per il loro soggiorno, Daverio e la sua troupe hanno scelto la Locanda Da Lino a Solighetto, dove hanno potuto assaggiare e riprendere i piatti della tradizione, che saranno presentati nel corso della trasmissione "Emporio Daverio".

“Ho proposto loro piatti del menù tradizionale che trovano tutti i miei clienti – spiega Marco Toffolin - baccalà mantecato, sopressa nostrana di Guia e carciofi in tecia come antipasto; sopa coada con il piccione come primo; cappone, costicine di maiale allo spiedo, fegato e rognoni fatti ai ferri come secondo. Visto il periodo carnevalizio frittelle e crostoli per concludere, naturalmente il tutto innaffiato di prosecco. Piatti che sono stati molto apprezzati e che il critico ha potuto legare al contesto territoriale della puntata”.

Un incontro, quello tra Toffolin e Daverio, che è il linea con la tradizione della Locanda da Lino, dove da sempre si incontrano artisti e personaggi dello spettacolo. “Questo incontro tra cultura, arte e cucina tradizionale lega il sapore della scoperta e del convivio a quello della riscoperta di antichi piaceri del palato – conclude Marco Toffolin – l’esperienza con Daverio è stata piacevole e costruttiva, perchè mi stimola ad aprire il dialogo con altri mondi del sapere, come già avviene con il mondo del teatro, in linea con una tradizione che mio padre Lino ha aperto e che sono ben lieto di continuare ad interpretare in questo territorio”.