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15 settembre 2024

Italia

De Gregorio: "Ho preso due milioni in nero. Ho commesso un reato"

| Carlo De Bastiani |

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| Carlo De Bastiani |

De Gregorio:

NAPOLI - "Me lo sono chiesto anch'io perché mi abbiano dato due milioni in nero. L'ho confessato: ho commesso un reato". Sono le parole del senatore Sergio De Gregorio al termine della sua audizione con i pm romani con riferimento all'inchiesta di Napoli."Se me li avessero dati in maniera trasparente li avrei dichiarati come avvenuto per il milione di euro alla Camera e sarei stato nella legge. Ho accettato un pagamento in nero, ho sbagliato e l'ho confessato al magistrato".

Rispondendo a una domanda e cioè che cosa abbia dato in cambio dei due milioni in nero De Gregorio ha detto "nulla". Poi, riferendosi alla vicenda Prodi, De Gregorio ha detto: "Il governo Prodi sarebbe caduto comunque. Magari lo abbiamo aiutato ad andare a casa. Non è stato un atto di arroganza politica, è stata la considerazione che il Paese era impantanato in una sopravvivenza legata all'esistenza in vita di una coalizione che non andava d'accordo su nulla. Io mi occupavo di sicurezza e difesa e su questi temi non andavamo d'accordo".

Il senatore Sergio De Gregorio è rimasto per due ore davanti al procuratore aggiunto Francesco Caporale e del sostituto Alberto Pioletti. Il suo interrogatorio ha sfiorato soltanto la vicenda che coinvolge Antonio Razzi e Domenico Scilipoti. Ai pubblici ministeri De Gregorio ha detto di non sapere nulla di quella vicenda perché "si tratta di altri fatti avvenuti in tempi diversi". Il senatore, che era accompagnato dall'avvocato Nicola Pisani in quanto indagato in un procedimento connesso, ha premesso durante il colloquio che la sua è una "operazione verita'". Poi ha aggiunto "di aver fatto una scelta processuale e di voler parlare delle cose che sapevo e delle quali ho già detto".

Parlando con i giornalisti all'uscita dagli uffici della Procura il senatore De Gregorio, con riferimento al recente esposto, presentato da Antonio Di Pietro sulla vicenda che riguarda il senatore dell'Idv Giuseppe Caforio il quale aveva sostenuto di essere stato invitato a sfiduciare il governo di Romano Prodi in cambio di cinque milioni di euro, ha affermato: "Di Pietro avrebbe fatto bene a conservare la cassetta con la registrazione, dove si parlava di quei fatti e avrebbe così saputo quello che io effettivamente avevo detto. Ma Di Pietro si è perso la cassetta... Si vede che non era importante. Magari qualcuno si inventerà che è stata rubata dai servizi segreti americani, però di fatto Di Pietro se l'è perduta".

Intanto la procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato per l'ex premier Silvio Berlusconi, il senatore Sergio De Gregorio e l'ex direttore dell'Avanti Valter Lavitola. I tre sono accusati di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta compravendita di senatori.

La richiesta di giudizio immediato è stata chiesta dai procuratori aggiunto Federico Cafiero de Raho e Francesco Greco e i pm Vincenzo Piscitelli, Alessandro Milita, Antonio D'Onofrio e John Henry Woodcock.

''Tutti i nodi vengono al pettine. Ora si comprende meglio come ha fatto Berlusconi a appropriarsi delle istituzioni: comprando il consenso parlamentare e compiendo un vero e proprio attentato alla Costituzione". A dirlo è il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro. ''Questa mattina, infatti - prosegue Di Pietro - abbiamo appreso che è stato chiesto il rinvio a giudizio di Berlusconi, De Gregorio e Lavitola, per aver commesso un atto di corruzione di parlamentari per poter far cadere il governo Prodi".

(Adnkronos)

 



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