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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Decine di volontari si preparano all'annuale salvataggio dei rospi

Revine, a Colmaggiore/Tarzo e a Soller sono zone tra le più importanti d’Italia per presenza di rospi

| Tiziana Benincà |

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| Tiziana Benincà |

campagna salva rospi e rane

REVINE LAGO - Parte in questi giorni la campagna di salvataggio dei rospi al loro risveglio dal letargo, pronti per depositare le uova nei corsi d’acqua. Purtroppo per raggiungerli molte volte devono attraversare strade molto trafficate e considerando la loro importanza contro invertebrati parassiti di orti e la presenza di ben 13 diverse specie di anfibi, è importante salvarli da morte certa. Con questo proposito Adriano De Stefano cerca e coordina i volontari nelle zone dei laghi di Revine, a Colmaggiore/Tarzo e a Soller. Un lavoro di volontariato iniziato nel 2003 che ogni giorno gli richiede una quarantina di chilometri in auto.

I volontari noi li chiamiamo rospisti. Si tratta di una vocazione, rara, ma c’è. Iniziamo a metà febbraio, mezz’ora dopo il calar del sole, quando i rospi escono e lavoriamo per tre/quattro ore. Si tratta di raccoglierli in un secchio e riversarli dall’altra parte della strada dopo averli contati. È impegnativo perché si tratta di tutte le sere; a volte terminiamo a marzo, altre volte ad aprile, l’anno scorso siamo rimasti fino agli inizi di maggio”. Nel 2003 sono partiti con 4.000 salvataggi per arrivare a ben 23.000 esemplari nel 2006, il record fino ad oggi. Ogni anno il numero oscilla anche di 10.000 unità, l’importante è che i recuperi vadano a buon fine.

La zona che coordino è uno dei siti più importanti d’Italia per presenza di rospi, peccato che non ci siano volontari locali, veniamo tutti da fuori. In media siamo sui 20/30 volontari, molti di più nei fine settimana specie perché soprattutto ad inizio stagione molti sono ancora al lavoro” continua il signor Adriano. Chi desiderasse dare il proprio contributo, può contattare il signor De Stefano al numero 347 5931683 che darà ragguagli anche in merito all’abbigliamento consigliato. Come si legge nel volantino “Buon senso, esperienza, attrezzatura adeguata e colpo d’occhio sono le principali doti del volontario che si accinge al salvataggio degli anfibi”.

 


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Tiziana Benincà

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