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29 marzo 2024

Politica

Decreto sicurezza: bagarre al Senato. La Lega occupa banchi del governo

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Decreto sicurezza: bagarre al Senato. La Lega occupa banchi del governo

ROMA - Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà chiede il voto di fiducia sul Dl sicurezza e scoppia la bagarre in Aula al Senato. A far scaturire le proteste il fatto che il ministro avrebbe chiesto il voto prima dell'inizio della discussione generale. Poco prima aveva terminato il suo intervento il relatore di minoranza Simone Pillon. La seduta è stata sospesa dal vicepresidente Ignazio La Russa.

 

La presidente del Senato Elisabetta Casellati l'ha successivamente riaperta per qualche secondo per comunicare la convocazione della Conferenza dei capigruppo in seguito alla bagarre. I senatori della Lega hanno occupato i banchi del governo. "Abbiamo occupato perché il governo ha voluto a tutti i costi tagliare la discussione, siamo pronti a restare in Aula, qui in Senato, a oltranza" dice il capogruppo della Lega di palazzo Madama, Massimiliano Romeo. "Cercheremo - aggiunge - nell'occupazione di mantenere le distanze, nel rispetto delle norme anti contagio".

 

"D'Incà voleva tentare di porre la questione di fiducia, senza far neppure cominciare la discussione generale. Questo è fare strame, uno sfregio, del regolamento e soprattutto della democrazia" dice all'AdnKronos il senatore della Lega Pillon. "Il ministro ha preso la parola senza chiederla al presidente", aggiunge il leghista.

 

"La Lega occupa in Senato? Dobbiamo rientrare nell'alveo istituzionale, in questo momento nostro compito è dare l'esempio, sia nei provvedimenti, che nella discussione che può contenere le ragioni di tutti, ma dobbiamo avere il massimo rispetto, altrimenti il cittadino non capisce quello che succede nelle aule parlamentari" dice ai giornalisti, il ministro Federico D'Incà.

 

"Sdegno in Senato. Mentre il Ministro per i Rapporti col Parlamento stava annunciando la posizione della questione di fiducia sul decreto sicurezza e immigrazione i leghisti lo hanno assalito togliendogli di mano il microfono e impedendogli di parlare - dice il dem presidente della Commissione Affari Costituzionali in Senato, Dario Parrini - Un vile atto di squadrismo parlamentare tollerato (chissà perché trattandosi di squadrismo, ma a ben pensarci si può anche immaginare il perché) dal presidente di turno Ignazio La Russa. Sdegno generale. Una cosa gravissima"

 



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